Venerdì 21 Febbraio 2025
REDAZIONE CRONACA

Migranti, la Ocean Viking ne salva 162. Ricollocati i profughi della Gregoretti

Il Viminale: "Partito volo per la Germania". Papa Francesco: "Il Mediterraneo è un cimitero per troppi, sono simbolo degli scartati dalla società"

La Ocean Viking (Ansa)

Tunisi, 21 dicembre 2019 - Due salvataggi in mare in poche ore. Ieri sono stati ripescati 112 profughi che erano a bordo di un gommone ad una trentina di miglia dalle coste della Libia, e oggi i volontari delle Ong hanno salvato altri 50 migranti. Lo comunicano via Twitter  Sos Mediterranee e Medici Senza Frontiere, le due ong che gestiscono la nave: "La Ocean Viking ha eseguito un secondo difficile salvataggio, dopo 8 ore di ricerca. Cinquanta persone, tra cui 10 bambini e un neonato, erano su una barca di legno sovraffollata in condizioni meteorologiche avverse nella zona di ricerca e salvataggio maltese. Ora tutti sono al sicuro a bordo". A bordo della nave ci sono ora 162 persone.

Ricollocati i migranti della Gregoretti

Intanto ieri è partito da Roma un volo diretto in Germania con 132 richiedenti asilo già accettati da Berlino nell'ambito delle procedure di ricollocamento avviate dalla Commissione Europea su richiesta dell'Italia. Il Viminale comunica: "Con questo volo e con quello partito da Roma per Parigi il 18 dicembre con 64 richiedenti asilo a bordo, sale a 392 il numero dei migranti redistribuiti in Europa da settembre ad oggi".  Si tratta di "un concreto risultato legato alla più fattiva solidarietà europea consolidata anche per effetto del preaccordo della Valletta sottoscritto a settembre da Germania, Francia, Italia e Malta: 98 trasferiti al mese rispetto alla media di 11 nei precedenti otto mesi dell'anno in corso". Sul volo diretto in Germania erano presenti migranti sbarcati dalle navi Cigala Fulgosi il 10 maggio, Sea Watch il 29 giugno, Gregoretti il 31 luglio, Open Arms il 21 agosto, Eleonore il 2 settembre, Ocean Viking il 19 e il 24 settembre.

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Papa Francesco: mare cimitero per troppi

"I migranti forzati rappresentano in questo momento un grido nel deserto della nostra umanità. La Chiesa è chiamata a ricordare a tutti che non si tratta solo di questioni sociali o migratorie ma di persone umane, di fratelli e sorelle che oggi sono il simbolo di tutti gli scartati della società globalizzata. È chiamata a testimoniare che per Dio nessuno è 'straniero' o 'escluso'. È chiamata a svegliare le coscienze assopite nell`indifferenza dinanzi alla realtà del Mar Mediterraneo divenuto per molti, troppi, un cimitero". Lo ha detto Papa Francesco ricevendo in udienza i Cardinali e i Superiori della Curia Romana per gli auguri natalizi.  "Radicata nella sua tradizione di fede e richiamandosi, negli ultimi decenni, al magistero del Concilio Vaticano II - ha continuato il Papa - la Chiesa ha sempre affermato la grandezza della vocazione di tutti gli esseri umani, che Dio ha creato a sua immagine e somiglianza perché formassero una sola famiglia; e al tempo stesso ha cercato di abbracciare l`umano in tutte le sue dimensioni".