Roma, 28 luglio 2020 - Resta critica la situazione sull'isola di Lampedusa. Almeno altri tre sbarchi nella notte con l'approdo complessivamente di 128 migranti soccorsi in tre distinti interventi. Nell'hotspot sono presenti oltre 870 persone, quasi dieci volte la capienza limite. A Porto Empedocle, dopo la giornata di ieri caratterizzata dalla fuga dei migranti, la situazione nella tensostruttura è tornata alla calma. Sono 320 i migranti che, stanotte sono partiti alla volta di centri d'accoglienza del Lazio. In mattinata, secondo il piano di trasferimenti varato dalla Prefettura di Agrigento, sono partiti gli altri: poco meno di 200 per il Piemonte. La tensostruttura della Protezione civile dovrebbe dunque temporaneamente restare vuota. Dalla struttura, ieri, c'era stata la fuga di poco meno di un centinaio di migranti. All'alba, dopo un'intera notte di ricerche e perlustrazioni da parte di polizia, carabinieri e Guardia di Finanza, erano state rintracciate poco più di una cinquantina di persone. Alcuni migranti in fuga sono tornati indietro spontaneamente: sono stati avvisati, al cellulare, da connazionali rimasti nella tensostruttura che era stato pianificato il loro trasferimento.
Sempre a Porto Empedocle sono stati trasferiti 43 migranti proprio da Lampedusa. Il gruppo è già in viaggio per una struttura d'accoglienza di Palermo. La Prefettura di Agrigento, provando ad alleggerire le presenze nell'hotspot ha pianificato per la tarda mattinata il trasferimento, sempre con la motonave di linea, di altre 200 persone che una volta arrivate, in serata, a Porto Empedocle verranno caricate su dei pullman con destinazione alcuni centri d'accoglienza del Molise.
"No alla nave quarantena da 1.000 posti ancorata davanti a Porto Empedocle. Venga messa al largo di Lampedusa così si evita il trasbordo con i traghetti di linea che mette in pericolo i viaggiatori e recano danno sia al turismo che agli operatori del mercato del pesce che sono costretti a ritardare l'accesso nei mercati ittici". Lo ha affermato il sindaco di Porto Empedocle (Ag), Ida Carmina (M5S), in merito a quanto annunciato ieri dal ministro dell'Interno Luciana Lamorgese. "Per smistamenti e trasferimenti, i migranti vengano poi diretti verso le zone dove c'è disponibilità di posti per l'accoglienza - ha aggiunto -. Vorrei sapere dei 12.000 arrivati sino ad ora in Italia quanti ne siano passati dal nostro porto e quanti negli altri porti italiani? Ci vuole una equa ripartizione degli sbarchi. Io sono per i ponti aerei da Lampedusa e per una missione militare di pace che gestisca adeguatamente il fenomeno migratorio garantendo la sicurezza sanitaria".
I migranti positivi al Covid
Intanto cresce il numero dei positivi tra i migranti sbarcati sabato sera nel porto di Pozzallo dalla nave mercantile 'Cosmo'. Ai due di domenica mattina, ora se ne sono aggiunti altri 8. I contagiati sono stati isolati dal resto del gruppo e posti in quarantena. Inoltre sono state rafforzate le misure di sicurezza nell'hotspot e nel centro di accoglienza 'Don Pietro' in contrada Cifali, tra Comiso e Ragusa, per impedire possibili fughe di migranti.
E risultano positivi al Coronavirus anche tre degli otto migranti sbarcati durante la notte nella spiaggia di Porto Pino, nel Comune di Sant'Anna Arresi nel Sulcis Iglesiente. Il gruppetto è approdato in spiaggia intorno alle 2 ed è stato subito bloccato dai carabinieri. Trasferiti al centro di prima accoglienza di Monastir, dove si trovavano già altri 45 algerini, sono stati identificati e visitati. Proprio dalle analisi e dai tamponi eseguiti è emersa la loro positività. I tre sono stati subito isolati all'interno della struttura stessa, mentre gli altri si trovano in un'altra area del centro di accoglienza in quarantena.
FOCUS A Lampedusa lo sbarco dei migranti con il barboncino
"Seri problemi di ordine pubblico"
I flussi migratori provenienti in questi giorni dalla Tunisia "creano seri problemi di ordine pubblico", "aggravati dalla pandemia in atto, che mettono a dura prova le forze dell'ordine". Per arginare questo flusso servirebbero "degli accordi politici internazionali bilaterali ovvero multilaterali con Tunisi". A parlare è il Procuratore capo di Agrigento Luigi Patronaggio, che in questi giorni sta indagando sul nuovo flusso migratorio proveniente dal Maghreb. Sono migliaia i tunisini sbarcati solo a Lampedusa affollando l'hotspot che può ospitare solo 95 persone. Secondo Patronaggio "i tunisini" a differenza di altri migranti provenienti dall'Africa subsahariana "non fuggono da situazioni di persecuzione politica o razziale ma che cercano in Italia solamente migliori condizioni di vita".
Le reazioni: Di Maio
"Abbiamo un problema di salute pubblica, se chi arriva deve stare in quarantena in un Cara e poi scappa, non è un problema di nazionalita'", ha commentato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. "Deve fare passi avanti anche l'Ue, che deve riprendere le redistribuzioni che si sono fermate con la pandemia, riattivando l'accordo sottoscritto a Malta nel settembre scorso. Dobbiamo riattivare subito i meccanismi di rimpatrio verso la Tunisia perché deve essere chiaro che per noi la Tunisia è un paese sicuro, quindi chi arriva qui viene rimpatriato e non c'è un motivo per concedere diritto di asilo e riuscire a permettere a queste persone di restare in Italia", ha proseguito Di Maio.
Le reazioni: Salvini
"Il Viminale si accorge solo ora di dover fermare i flussi dalla Tunisia, con centinaia di immigrati in fuga dai centri di accoglienza e silenzio totale sulla redistribuzione degli immigrati all'estero. Mentre i clandestini arrivano a frotte, anche con barboncini evidentemente scampati ai lager libici, giovedì il Senato deciderà se devo essere processato per aver difeso i confini. Orgoglioso di aver protetto l'Italia e gli italiani: la rifarei e lo rifarò". Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini.
Arrestati 5 scafisti tunisini
Intanto cinque scafisti sono stati arrestati dalla polizia in relazione alla cattura, lo scorso 20 luglio, da parte della Guardia di finanza e della Guardia costiera, di un peschereccio tunisino che aveva sbarcato migranti sull'isola di Lampione. Dopo aver ricevuto una segnalazione da personale in servizio all'Area Marina protetta Isole Pelagie, la Capitaneria di porto di Lampedusa aveva allertato il dispositivo di vigilanza marittima, nel quale operano le unità navali delle fiamme gialle, della Guardia costiera ed assetti di Frontex. Una vedetta della Sezione operativa navale di Lampedusa aveva intercettato in acque territoriali il peschereccio segnalato, impedendone la fuga e riconducendolo in porto, mentre una motovedetta della locale Guardia costiera ha recuperato i migranti abbandonati sull'isola di Lampione. Gli accertamenti effettuati sotto la direzione della procura di Agrigento, hanno confermato che era effettivamente la barca utilizzata per trasportare illegalmente i migranti. I cinque tunisini, componenti l'equipaggio, sono stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria, convalidato dal gip e condotti in carcere ad Agrigento con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, mentre il peschereccio e' stato sequestrato.
Caltanissetta
Mancano ancora all'appello 44 migranti dei 184 fuggiti domenica pomeriggio dal Cara di Pian del Lago di Caltanissetta, tutti di nazionalità tunisina. Le forze dell'ordine sono ancora impegnate nelle ricerche. Il sindaco della città Roberto Gambino ha inviato una lettera con richiesta di aiuto al ministro dell'Interno Luciana Lamorgese: "Il centro di accoglienza non è adeguatamente protetto dalle forze dell'ordine - scrive Gambino nella lettera -. Noi sindaci diventiamo ogni giorno di più bersaglio di invettive da parte dei cittadini che dovrebbero sentirsi protetti e sicuri. Una sicurezza che invece nella mia città non si percepisce più. Dando spazio a derive intolleranti e razziste".
"Caltanissetta ospita il centro di accoglienza per i migranti Cara, dal quale sono scappati più di 184 ospiti in quarantena in una sola notte - dice ancora Gambino nella lettera -. Raggiungendo in poche ore numerose zone residenziali vicine alla città. Comportando un enorme lavoro di ricerca da parte delle forze dell'ordine e la condizione di panico nella quale sono piombati i cittadini. Le chiedo pertanto di disporre immediatamente il blocco di ogni trasferimento dei migranti a Caltanissetta. L'obiettivo primario deve essere la sicurezza e la tranquillità dei cittadini".
Sardegna
Non si arrestano gli sbarchi di migranti dall'Algeria sulle coste sud-occidentali della Sardegna, dove dalle 19 di ieri alle 8.30 di stamattina guardia di finanza e carabinieri hanno intercettato in tutto 49 persone, fra le quali una donna, due adolescenti e due sedicenti tunisini. Di fronte a probabili nuovi sbarchi notturni, seppure non usuali, il guardacoste della guardia di finanza, che era rientrato alle 23 dopo 12 ore ininterrotte di pattugliamento, è uscito di nuovo in mare alle 3 per raggiungere attorno alle 6 un barchino con 11 migranti a bordo, fra i quali due minorenni. Alle 8 i nuovi arrivati sono stati fatti sbarcare nel porto di Sant'Antioco e mezz'ora piu' tardi e' arrivata la segnalazione di un altro gruppo di algerini: 21 uomini trovati sull'isola di Sant'Antioco dai carabinieri della stazione di San Giovanni Suergiu. Non si escludono nuovo sbarchi nell'arco della giornata, soprattutto da stasera, considerate le condizioni meteomarine che favoriscono la breve traversata (meno di 14 ore) fra l'Algeria e il Sud Sardegna.