Ragusa, 26 giugno 2018 - E' finita l'odissea dei 108 migranti a bordo della portacontainer danese Alexander Maersk, attraccata nella notte a Pozzallo (Ragusa), mentre i 230 della Lifeline sbarcheranno a Malta e l'Italia ne accoglierà una quota. Intanto il presidente francese Emmanuel Macron oggi si è recato in visita dal Papa. Al centro del colloquio privato con il pontefice in Vaticano proprio la questione migranti che sta spaccando l'Europa.
VIDEO Aquarius a Marsiglia, Sos Mediterranée: in Italia clima difficile
CASO LIFELINE - Dopo giorni di rimpalli e liti sembra essere giunta a una soluzione la vicenda della nave Lifeline, bloccata da giorni in mare. L'imbarcazione dell'onomina ong approderà a Malta secondo quanto ha annunciato il premier Giuseppe Conte. "Con il premier maltese abbiamo concordato che l'imbarcazione sarà sottoposta a indagine per accertarne l'effettiva nazionalità e il rispetto delle regole del diritto internazionale da parte dell'equipaggio - ha detto il presidente del Consiglio italiano -. Coerentemente con il principio cardine della nostra proposta sull'immigrazione - secondo cui chi sbarca sulle coste italiane, spagnole, greche o maltesi, sbarca in Europa -, l'Italia farà la sua parte e accoglierà una quota dei migranti che sono a bordo della Lifeline, con l'auspicio che anche gli altri Paesi europei facciano lo stesso come in parte già preannunciato".
FOCUS Le navi delle Ong nel Mediterraneo
AQUARIUS - E sempre Malta ha rifiutato un porto alla nave Aquarius della ong francese Sos Mediterranée, secondo quanto la stessa ong afferma su Twitter. "Alla nave #Aquarius è stato negato l'accesso nelle acque territoriali maltesi e nel porto di #LaValletta per il semplice cambio equipaggio e il rifornimento. Nessuna spiegazione. Quanto accaduto ci lascia confusi. Ora facciamo rotta a nord in cerca di una soluzione".
TONINELLI - Sulla questione Lifeline è intervenuto anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli. Per l'esponente pentastellato se la nave venisse in Italia sarebbe "scontato che debba essere sequestrata", ricordando che il governo olandese in una nota ufficiale ha disconosciuto nei registri navali la registrazione della ong. " Se poi ci sarà un magistrato che deciderà di fare ulteriori indagini penali per reati più gravi non compete a me - ha aggiunto intervenendo a Radio Anch'io su Radio1 Rai -. Ma se dovesse arrivare in Italia noi sbarcheremo i migranti, li salveremo come abbiamo sempre fatto ma la nave non si potrà più muovere. Il problema vero è quello di una Ong che si mette a meno di 30 miglia dalle coste libiche, richiama gli scafisti e poi si dirige verso noi e lo fanno violando le regole non solo marittime, perché è una nave da diporto che può caricare solo 50 persone".
Quanto all'intervento della Guardia costiera, Toninelli ha specificato che "opera in autonomia tecnico giuridica", ma "secondo noi, in continuità con il governo precedente che ha giustamente rafforzato la guardia costiera libica, se uno dei gommoni ci chiama ma è in zona libica rispondiamo che non possiamo intervenire perché è in un'area a responsabilità giuridica non nostra". "Non faremo, come non abbiamo mai fatto, morire nessuna vita umana. Se non ci sono altre autorità competenti nel mare e responsabili di quell'area marittima, la Guardia Costiera Italiana continuerà a intervenire - ha proseguito -. "La vera battaglia in Europa è che deve essere scisso il salvataggio in mare, che l'Italia continua a fare, dalla gestione delle richieste di asilo che non può fare sempre e solo l'Italia", ha concluso.
FACT CHECKING Hotspot migranti, cosa è vero e cosa è falso - di L. BOLOGNINI
MACRON - Mentre resta alta la tensione tra Parigi e Roma, oggi il presidente francese Macron è giunto in visita ufficiale dal Papa accompagnato dalla moglie Brigitte. Il pontefice ha regalato al capo dell'Eliseo, tra l'altro, una medaglia realizzata da un artista romano del secolo scorso che ritrae San Martino a "sottolineare la vocazione dei governanti in aiuto dei poveri". Prima, a palazzo Farnese, ha incontrato una delegazione della Comunità di Sant'Egidio. "Abbiamo parlato con lui dei corridoi umanitari che noi stiamo perseguendo ormai da molti anni", hanno detto il presidente del movimento, Marco Impagliazzo, e il fondatore Andrea Riccardi sottolineando come il presidente Macron li abbia indicati come "un modello della politica di immigrazione legale, soprattutto per le persone che hanno bisogno di protezione umanitaria".
SBARCO A POZZALLO - Poco dopo la mezzanotte la nave Maersk è attraccata nel porto di Pozzallo davanti alle cui coste sostava da venerdì scorso. Subito dopo sono cominciate le operazioni di sbarco delle 108 persone a bordo, che sono stati trasferiti nell'hotspot della cittadina siciliana per l'identificazione. Le loro condizioni di salute sono buone. Lo sbarco ha permesso anche il ricongiungimento di una famiglia sudanese che si era dovuta separare sabato mattina, quando si era resa necessaria l'evacuazione di una bambina di 8 anni fortemente disidratata ricoverata in ospedale per una gastroenterite. Insieme a lei erano scese dalla nave la madre e la sorellina di due anni mentre a bordo erano rimasti il padre e un fratello di 4 anni.
Anche in forza di questo caso umanitario e delle cattive condizioni meteo, con un violento temporale che si era abbattuto lungo la costa ragusana, il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, si era appellato ieri mattina al ministro dell'Interno Matteo Salvini affinché autorizzasse lo sbarco dei migranti a bordo della Maersk. Una posizione condivisa anche dal Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, Mauro Palma. Appelli che alla fine hanno fatto breccia, tanto che in serata è arrivato il via libera all'ingresso in porto della Alexander Maersk da parte del ministero dell'Interno. Un annuncio fatto dallo stesso sindaco di Pozzallo che ha ringraziato Salvini "per avere accettato la richiesta umanitaria". "Noi abbiamo il cuore buono a differenza di Macron", ha commentato lo stesso Salvini spiegando il via libera allo sbarco. "Il cargo aveva persone da soccorrere su indicazione della guardia costiera, che è lo Stato italiano. Le ong straniere non toccheranno piu' porti italiani", ha aggiunto.
L'APPELLO DI MATTARELLA - Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in visita oggi a San Patrignano, ha lanciato un messaggio che fa pensare alla situazione attuale e in particolare al tema dei migranti: "A volte di fronte alle difficoltà della vita, della convivenza, anche di fronte a mutamenti profondi e tumultuosi del nostro tempo si rischia di pensare che chiudersi in se stessi e scivolare nella solitudine possa essere un rifugio. È debole e triste". E ha aggiunto: "Le preoccupazioni vanno comprese, nessuno ha il diritto di ignorarle, ma non ci si può arrendere alla paura".