Lampedusa, 10 aprile 2024 – Sale a nove il numero delle vittime dell'ultimo naufragio avvenuto in acque Sar maltesi. Un altro migrante, fra i 23 superstiti raccolti dalla Guardia Costiera, è morto nel poliambulatorio di Lampedusa dove era giunto agonizzante. Tra le vittime c’è anche una bambina.
Sei naufraghi restano al momento ricoverati nella struttura sanitaria, mentre gli altri 16, man mano che si sono ripresi, sono stati già accompagnati all'hotspot di contrada Imbriacola.
Le condizioni dei 6 ricoverati sono considerate critiche. Dalle prime testimonianze che la polizia è riuscita a raccogliere, sul barchino viaggiavano 46 migranti, originari di Guinea, Burkina Faso, Mali e Costa d'Avorio, partiti domenica sera da Sfax in Tunisia. Secondo questa ricostruzione vi sarebbero, dunque, 15 dispersi, tra cui 3 minori.
Le testimonianze sono molto confuse e non è chiaro quanto persone manchino all'appello; di sicuro diversi superstiti continuano a chiedere notizie di familiari o conoscenti che non risultano tra i superstiti. Dopo le prime testimonianze raccolte dai militari della guardia costiera, i naufraghi adesso verranno sentiti dalla squadra mobile della questura di Agrigento.
La prefettura sta cercando di provvedere, con le imprese funebri locali, anche alla sistemazione delle salme, in attesa che la Procura di Agrigento disponga cosa fare. "Ancora una tragedia del mare e della disperazione scuote la nostra isola. È ormai diventata una conta senza fin”» commenta con amarezza il sindaco delle Pelagie. “Le condizioni del mare sono pessime e i trafficanti continuano a far partire questi poveri disperati su barchini che neanche stanno a galla. È sempre la stessa storia, tanti, tantissimi, pagano per morire in mare”.