Roma, 7 settembre 2018 - Sono 75 i migranti sbarcati dalla Diciotti che si sono allontanati dalle strutture di cui erano ospiti. Lo fanno sapre fonti del Viminale, mentre sono in corso le ricerche. Alcuni di loro, sedici eritrei, sono stati "rintracciati a Roma", come conferma lo stesso Matteo Salvini. "Rifiutano l'aiuto e pretendono di circolare senza documenti e senza rendere conto di nulla", dice il ministro dell'Interno mentre i volontari dell'associazione Baobab denunciano l'intervento della polizia nel presidio di Piazzale Maslax, nei pressi della stazione Tiburtina. "Così, abbiamo la conferma che la storia degli 'scheletrini' che scappano dalla guerra è una farsa - attacca ancora Salvini -. Mentre è pura fantasia l'ipotesi che io li abbia sequestrati: gli unici sequestrati sono gli italiani, vittime dell'immigrazione clandestina. Immigrazione che continueremo a combattere". Dopo essere stati fotosegnalati, i 16 eritrei sono stati rilasciati.
Aggiornamento: Nave Diciotti, Salvini indagato per sequestro di persona
LA MAPPA
L'OPERAZIONE - Questa mattina gli agenti sono entrati in azione nel presidio capitolino, individuando e accompagnando all'Ufficio immigrazione di Roma per essere identificati 17 profughi. La notizia è stata diffusa dagli stessi volontari di Baobab che su Facebook raccontano come "la polizia ha confermato di essere alla ricerca dei migranti sbarcati dalla nave Diciotti".
BAOBAB - "Agenti in tenuta antisommossa hanno caricato di forza i ragazzi sul bus mentre questi erano in fila per essere visitati dallo staff sanitario di Medici Senza Frontiere - prosegue il post di Baobab -. La polizia ha confermato di essere alla ricerca dei migranti sbarcati dalla nave Diciotti". I volontari raccontano che "donne, uomini, bambini e minori non accompagnati migranti della nave Diciotti sono passati in questi giorni dal campo informale di Baobab Experience: non abbiamo niente da nascondere e, come ci ricorda la Caritas, non stiamo parlando né di fuggitivi né di ricercati".
''Non abbiamo ritenuto rendere pubblica la loro sosta al nostro campo per proteggerli - spiegano i volontari di Baobab - Proteggerli dalle dittature dalle quali fuggono, proteggerli dai media e dalla narrazione tossica con la quale spesso viene rappresentata la migrazione, proteggerli dal razzismo e dalla xenofobia dilaganti alimentate ad arte da chi vuole costruire consenso su una ingiustificata paura e proteggerli per garantire loro quello di cui ogni essere umano dovrebbe poter godere: la libertà di movimento''.
Msf: "Inaccettabile violazione del diritto alle cure mediche"
A stretto giro arriva la denuncia di Medici Senza Frontiere: "È una inaccettabile violazione del diritto alle cure mediche", scrive la onlus su Twitter a proposito dell'intervento della polizia nel presidio. Proprio ieri l'Unione Europea aveva sollecitato l'Italia chiedendo di usare anche la detenzione come "mezzo di accoglienza", al fine di evitare fughe come quelle avvenute a Rocca di Papa.
Poco fa al @BaobabExp poliziotti hanno portato via persone di nazionalità eritrea in fila per consultazioni mediche alla clinica mobile #MSF. È una inaccettabile violazione del diritto alle cure mediche. L´operazione ha anche violato confidenzialità medica. Seguono aggiornamenti pic.twitter.com/UDDvWfcQ4W
— MediciSenzaFrontiere (@MSF_ITALIA) September 7, 2018
IRREPERIBILI - Ad oggi sono 75 i migranti sbarcati dalla Diciotti che si sono allontanati dalle strutture di cui erano ospiti. Quelli trasferiti nell'hotspot di Catania - spiegano fonti del Viminale - erano 143, di cui 125 eritrei, 8 bengalesi, un egiziano e 9 originari delle isole Gomore: 100 sono stati condotti in pullman nel centro accoglienza Caritas a Rocca di Papa, 43 nell'hotspot di Messina. Dei 100 di Rocca di Papa, si sono dileguati in 65 (in 35 sono ancora nel centro o nelle diocesi di destinazione); da Messina sono andati via in 10, in parte nelle ultime ore. Nell'hotspot - considerato che 4 sono stati arrestati in quanto ritenuti scafisti e 4 erano minori - restano attualmente in 25.