Mercoledì 17 Luglio 2024

Michelle Causo, il 17enne al gip: “Voleva i soldi dell’hashish e io ho preso il coltello”

“Era venuta a casa mia perché mi aveva dato del fumo”. Fermo convalidato. L’autopsia ha escluso la violenza sessuale. I funerali si svolgeranno il 5 luglio a Primavalle. Lo sfogo del padre

Roma, 1 luglio 2023 – È durato 4 ore l’interrogatorio di convalida del fermo del 17enne accusato dell’omicidio della coetanea Michelle Maria Causo, trovata senza vita mercoledì in un carrello della spesa sul ciglio di una strada di Primavalle, periferia nord-ovest di Roma. Il colloquio con i magistrati, alla presenza del suo avvocato difensore, è avvenuto nel centro di prima accoglienza di via Agnelli. Il gip ha disposto la custodia cautelare in carcere per il giovane, che è stato trasferito nel carcere minorile di Casal del Marmo.

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Il 17enne al gip: “Voleva i soldi e ho preso il coltello”

Il 17enne avrebbe accoltellato Michelle al termine di una lite nata da un debito pregresso per droga. E’ questa la tesi data dal giovane al gip del tribunale dei Minorenni. Il ragazzo avrebbe affermato di essere stato aggredito dalla coetanea prima verbalmente e poi fisicamente e, a quel punto, l'avrebbe accoltellata. 

"Mi aveva dato dell'hashish, un paio di canne, e per questo era venuta a casa: voleva 20-30 euro. La discussione è diventata sempre più accesa e io ho poi ho preso il coltello”, sono le parole choc che emergono dall’interrogatorio del 17enne, che avrebbe confermato oggi davanti al Gip – secondo quanto si apprende – la versione già resa agli investigatori subito dopo l’arresto. 

I funerali e lo sfogo del padre: “Lo Stato deve fare giustizia”

Si svolgeranno mercoledì 5 luglio, alle 11 nella chiesa del quartiere capitolino di Primavalle, in via di Torrevecchia, periferia nord-ovest di Roma, i funerali della giovane. “Lo Stato deve fare giustizia, altrimenti c'è la giustizia della strada… Perdono? Non esiste perdono per una roba del genere, lo considererei solo se mi portassero indietro mia figlia. Certe cose non passano, io non vivo più”, sono le parole strazianti del padre di Michelle.  

Il fidanzato di Michelle Causo (a destra) durante la fiaccolata organizzata da amici e parenti di Michelle Causo - Foto Ansa
Il fidanzato di Michelle Causo (a destra) durante la fiaccolata organizzata da amici e parenti di Michelle Causo - Foto Ansa

Lucarelli: “Periferia abbandonata”

“Il caso di Primavalle è l'emblema di una periferia per troppo tempo abbandonata”. È l’incredibile presa di posizione di Monica Lucarelli, l'assessora capitolina alle Politiche della Sicurezza e Pari Opportunità. “Ora è necessario che noi istituzioni unite lavoriamo sulla rieducazione e sulla creazione di un nuovo sistema valoriale delle nostre periferie – continua l’assessora – creando opportunità e dando a questi ragazzi la possibilità di scegliere. Siamo già al lavoro per identificare dei progetti utilizzando i fondi per la sicurezza del Ministero dell'Interno: piani di rigenerazione urbana in zone come Corviale o Tor Bella Monaca ma non bastano, servono altre linee di finanziamento per riportare il decoro in quei luoghi”.

Disagio giovanile: come intervenire?

“Servono fondi strutturali per progetti a scuola – dice Lucarelli – ma che accompagnino i ragazzi anche dopo, creando opportunità di lavoro, insegnando il rispetto per gli altri. Se vogliamo un cambiamento reale dobbiamo ridare dignità a territori degradati, dobbiamo creare alternative alle droghe altrimenti in questa corsa contro il tempo saremo sempre perdenti, vittime di un'inclusione solo a parole”. Ma non solo. “Apriamo una riflessione sulle nostre periferie perché dalle nostre scelte dipende il futuro di quei ragazzi e della nostra città . È il momento che maggioranza e opposizione siano unite per immaginare soluzioni – sottolinea l’assessora Lucarelli – ed essere presenti non solo dopo una tragedia, ma nel lavorare per prevenire situazioni così orribili”.

L’autopsia 

Il 17enne è accusato di avere ucciso la ragazza a coltellate in un’abitazione di via Giuseppe Dusmet, e di averla poi messa in un sacco dentro un carrello della spesa per disfarsene. L’autopsia ha rilevato almeno sei fendenti sul corpo della vittima, di cui alcune al collo, all’addome e sulla parte posteriore del busto. Sulle mani di Michelle, stando ad una prima analisi del patologo che ha eseguito l’autopsia nelle ultime ore, non sarebbero state individuate ferite evidenti da arma da taglio. Segno che la ragazza potrebbe essere stata colta di sorpresa dal suo aggressore. Un'azione violenta messa in atto con un coltello da cucina al termine di una lite. I vicini, infatti, hanno sentito delle grida prima del tragico epilogo. L’esame sul corpo della giovane non ha riscontrato segni di violenza sessuale.