Torino, 31 agosto 2023 – Quello strano segno lo aveva colpito, tanto da farci un post sul suo profilo TikTok. Michael Zanera, uno dei cinque operai uccisi stanotte da un treno in corsa sulla linea Torino-Milano, poche ore prima dell’incidente pubblicava una foto. “E’ la prima volta che mentre saldo mi è uscito il crocifisso”. Nell’immagine si vede una fessura nell’acciaio che ricorda una croce. Per l’operaio di Vercelli, 34 anni, non era comparsa per caso. “Dio mi vuole dire qualcosa – scrive –. Lo richiamo tutti i giorni, perché per me non è un bel periodo”. Alla luce della tragedia a molti è suonato come un sinistro presentimento.
Michael è stato falciato proprio sulle rotaie sulla linea Milano-Torino, alla stazione di Brandizzo, mentre lavorava sui binari insieme a quattro colleghi, tra i 22 e i 54 anni, dipendenti della stessa ditta appaltatrice di Borgo Vercelli. Di lui, come degli altri operai, non restano che brandelli lungo la ferrovia. “Un collega del 118 mi ha detto di aver visto una scena da brividi”, racconta il sindaco di Brandizzo Paolo Bodoni, che è medico. Tra i familiari arrivati sul luogo dell’incidente c’è anche lo zio di Michael, Marco Faraci: “Era un ragazzo in gamba, volenteroso. Gli piaceva tanto il suo lavoro, a volte faceva anche il doppio turno”.
Il treno che li ha travolti, ieri sera poco dopo la mezzanotte, era un convoglio tecnico che non trasportava passeggeri ma stava compiendo un trasferimento di vagoni da Torino a Milano. Viaggiava a 160 chilometri orari.
“Le prime informazioni che mi sono arrivate riferiscono di una mancata comunicazione tra la squadra e chi doveva segnalare il passaggio del treno, ma bisogna vedere che cosa veramente è successo – spiega il sindaco – C'è anche la questione della velocità del treno su cui si dovranno compiere verifiche”. La procura di Ivrea ha aperto un fascicolo per disastro ferroviario colposo e omicidio colposo plurimo.