Roma, 8 maggio 2023 - Michela Murgia rasata. La scrittrice, protagonista pochi giorni fa dell'annuncio choc nel quale ha reso pubblico di avere un tumore e che le restano ormai pochi mesi di vita, ha pubblicato su Instagram un video nel quale le vengono tagliati i capelli. Nella clip postata sul social, la Murgia è in compagnia di amici e del figlio. “Stamattina la sardità dei miei capelli ha ceduto ed è caduto il primo ciuffo - ha scritto Murgia nel messaggio allegato al video -. Con l’ultimo barlume del taglio abbiamo girato i lanci social di “Tre ciotole”. Poi abbiamo fatto questo. Sembra una festa, lo so, ma con gli amici, mio figlio e il sole di fuori, che cos’altro poteva essere?”.
La storia di Michela Murgia
Sabato scorso, in un'intervista pubblicata sul Corriere della Sera, Michela Murgia ha comunicato a tutto il mondo di avere un tumore al quarto stadio, non operabile perché ha già metastasi alle ossa, ai polmoni e al cervello. La scrittrice sarà in libreria dal prossimo 16 maggio con il suo nuovo libro 'Tre ciotole', dove all'inizio annuncia il suo male. Le tre ciotole sono quelle in cui lei mangia, rigorosamente da sola, un pugno di riso, qualche pezzetto di pesce o di pollo e qualche verdura. “Mi hanno tolto cinque litri d'acqua dal polmone. Stavolta il cancro era partito dal rene. Ma a causa del Covid avevo trascurato i controlli”, ha detto. La scrittrice si sta curando con un'immunoterapia a base di biofarmaci. “Non attacca la malattia; stimola la risposta del sistema immunitario. L'obiettivo non è sradicare il male, è tardi, ma guadagnare tempo”.
Alla Murgia restano pochi mesi. E ha deciso di raccontarlo: “Non importa se non avrò più molto tempo: l'importante per me ora è non morire fascista", ha dichiarato la scrittrice. Non ha paura della morte Murgia che ha detto di sperare “solo di morire quando Giorgia Meloni non sarà più presidente del Consiglio”, “perché il suo è un governo fascista”. Proprio su questo aspetto la premier le ha risposto: “Apprendo da una sua lunga intervista che la scrittrice Michela Murgia è affetta da un bruttissimo male – ha detto Meloni -. Non l'ho mai conosciuta e non ho mai condiviso le sue idee, ma voglio mandarle un abbraccio e dirle che tifiamo per lei. E io spero davvero che lei riesca a vedere il giorno in cui non sarò più Presidente del Consiglio, come auspica, perché io punto a rimanere a fare il mio lavoro ancora per molto tempo”.
La carriera da scrittrice
Michela Murgia ha esordito come scrittrice nel 2006 con Il mondo deve sapere. Tra le sue opere, tradotte in più di trenta paesi, ricordiamo Accabadora (Premio Campiello 2010), Ave Mary (2011), Chirù (2015), Istruzioni per diventare fascisti (2018), Stai zitta (2021) e God Save the Queer. Catechismo femminista (2022).