Roma, 10 agosto 2023 – A 51 anni è morta la scrittrice Michela Murgia. Malata da tempo di cancro, nei mesi scorsi aveva rivelato la sua malattia, un carcinoma renale al quarto stadio. Proprio ai temi della malattia e della "sopravvivenza emotiva" a questo personalissimo dramma è dedicata l'ultima opera scritta dalla Murgia, 'Tre ciotole. Rituali per un anni di crisi’, pubblicata dalla casa editrice Mondadori che l’ha ricordata così in tweet: "Perdiamo una voce potente nel dibattito pubblico, creativa nella scrittura e una persona libera e coraggiosa. Riposa in pace Michela Murgia".
Qualche settimana fa Michela Murgia aveva sposato in seconde nozze Lorenzo Terenzi in un matrimonio che la scrittrice aveva voluto per far sì che fossero garantiti i diritti al compagno e a quella che lei definiva la 'famiglia queer'.
Chi era Michela Murgia: vita, carriera e opere
Nata a Cabras in Sardegna, Michela Murgia nella sua vita è stata tante cose. Prima della notorietà come scrittrice, Murgia si era impegnata in tutt'altri ruoli estranei al mondo della cultura letteraria: insegnante di religione, poi portiera di notte e venditrice di multiproprietà, consulente fiscale e dirigente in una centrale termoelettrica. Durante il periodo della malattia, Murgia ha raccontato sui social i momenti privati, celebrando la sua famiglia queer, ma anche continuando le sue battaglie da attivista per i diritti.
Il suo primo libro è stato 'Il mondo deve sapere', un'opera che inizialmente era stata concepita come un blog. Nel libro viene raccontato, in chiave satirica, il lavoro degli operatori di telemarketing e di tutte le persone che prestano servizio nei call center, descrivendone lo sfruttamento economico e la manipolazione psicologica. A 'Il mondo deve sapere' è ispirata anche la commedia 'Tutta la vinta davanti', film di Paolo Virzì.
Le opere successive di Michela Murgia sono 'Cartas de logu: scrittori sardi allo specchio' e 'Viaggio in Sardegna', una guida letteraria nei luoghi meno visitati e nascosti dell'isola che le ha dato la vita. Nel 2009 ottiene un grandissimo successo con il romanzo 'Accabadora': i temi di questa storia ambientata in Sardegna sono quelli dell'eutanasia e dell'adozione. 'Accabadora' ha vinto la sezione narrativa del Premio Dessì nel 2009.
Negli anni successivi pubblica altri libri: nel 2011 è la volta di 'Ave Mary. E la chiesa inventò la donna', mentre nel 2012 viene stampato 'L'incontro'. Oltre a Einaudi, anche altre case editrici come Caracò Editore e Laterza iniziano a pubblicare i suoi scritti. Arrivano così 'Piciocas. Storia di ex bambine dell'Isola che c'è', 'L'aragosta' e il pamphlet contro il femminicidio scritto insieme a Loredana Lipperini 'L'ho uccisa perché l'amavo: falso'.
Altre opere di Murgia sono
'Chirù ' (20015), 'Futuro Interiore' (2016), 'L'inferno è una buona memoria' (2018), 'Istruzioni per diventare fascisti' (2018) e 'Noi siamo tempesta' (2019) con cui vince il Premio Morante e il Premio Andersen.Nel 2018 debutta come attrice interpretando Grazia Deledda nello spettacolo teatrale 'Quasi Grazia'. Notevole anche l'impegno diretto alla televisione, per i programmi 'Le Invasioni Barbariche' su La7 e 'Quante Storie' su Rai3.
Tra le opere più recenti: 'Stai zitta'; 'God save the queer. Catechismo femminista'; 'Tre ciotole'. Il 6 maggio di quest'anno, in un'intervista al Corriere della Sera, aveva rivelato di essere malata di cancro ai reni con estese metastasi e che le restavano pochi mesi da vivere.