
Il professor Locatelli, del Centro Antiveleni della Maugeri di Pavia (Torres)
Roma, 3 novembre 2017 - Tra i tanti dubbi sulla morte della bambina di 9 anni di Matera deceduta il 12 ottobre al Bambin Gesù di Roma, oggi emerge almeno una certezza: a uccidere la piccola non è stata un'intossicazione da metanolo.
Lo precisa in una nota Carlo Locatelli, direttore del Centro Antiveleni - Centro Nazionale di Informazione Tossicologica della Maugeri (Irccs Pavia), che ha eseguito le analisi sulla bimba. "Il Centro ha fornito consulenza clinica e analitica per la piccola - spiega - I dati clinici e i test analitici non hanno consentito di porre diagnosi di intossicazione da metanolo. Accertamenti sono stati disposti dall'Autorità Giudiziaria".
Riguardo all'allarme circolato da giorni sullo Slime fatto in casa, Locatelli specifica: "L'intossicazione da metanolo avviene per ingestione, e non può essere causata da inalazioni, durante preparazione e/o manipolazione 'artigianale' di Slime o giochi simili. Il metanolo, inoltre, non è normalmente presente nei prodotti cosmetici e nei prodotti per uso domestico. Secondo il Centro Antiveleni, invece, la produzione a casa di Slime può esporre a rischio di intossicazione da boro quando preparati a base di questo elemento (acido borico) ma si tratta di intossicazioni lievi".