Roma, 24 settembre 2023 - Nel sonno senza risveglio in cu è precipitato, Matteo Messina Denaro trascina con sé la botola con cui chiude la stagione della mafia più sanguinaria. È solo, il capo dei capi, in quel letto dell'ospedale San Salvatore, all'Aquila. Accanto a lui è terminata ogni attività, i medici hanno alzato bandiera bianca: coma irreversibile, si attende solo che il cuore smetta di tenere in vita quel corpo che è in stato vegetativo da venerdì scorso. Ultime ore in solitudine per un uomo che aveva fatto della solitudine una ragione di vita.
"L’isolamento non mi disturba affatto, anzi mi dà un senso di sicurezza", aveva detto subito dopo essere stato messo al 41 bis. Ora quella quarantena è l’anticamera della fine, se ne sono resi conto i familiari arrivati a L’Aquila, anche se non hanno la possibilità di vederlo nei suoi ultimi istanti di vita. Tranne la nipote, Lorenza Guttadauro, che è il suo avvocato, nessuno può stare al suo capezzale perché il boss è al 41 bis, regime in cui c’è il divieto di ricevere visite.
All’ospedale sono arrivate la figlia Lorenza che, dopo anni di incomprensioni e rifiuti, ha deciso di prendere il suo cognome. Ci sono la sorella Giovanna e la nipote avvocato. La madre ottantaduenne Lorenza Santangelo, da anni gravemente ammalata, non può muoversi da Castelvetrano. Sono loro che stanno seguendo le ultime ore di vita di Matteo Messina Denaro e, con molta probabilità, accompagneranno il trasferimento del feretro al cimitero di Castelvetrano, dove verrà tumulato nella tomba di famiglia. La stessa dove è seppellito il padre Francesco Messina Denaro, "don Ciccio, il boss campiere", morto da latitante e la cui salma fu fatta trovare nelle campagne di Castelvetrano già vestita con il doppiopetto nero.
Le ultime volontà di Matteo Messina Denaro sono contenute in un pizzino, scritto qualche anno fa, e pure firmato: "Rifiuto ogni celebrazione religiosa perché fatta di uomini immondi che vivono nell’odio e nel peccato". Niente cerimonia religiosa, quindi. "Non sono coloro che si proclamano i soldati di Dio a poter decidere e giustiziare il mio corpo esanime — scriveva il padrino quando ancora non aveva scoperto la malattia — non saranno questi a rifiutare le mie esequie".
C’è allora da chiedersi chi sarà presente al suo addio in terra siciliana. Di certo saranno pochi, perché la gran parte dei familiari stretti è dietro le sbarre. Pochi quelli ancora a piede libero. Matteo Messina Denaro ha un fratello maggiore e quattro sorelle. Salvatore Messina Denaro, fratello più grande, è stato appena scarcerato dopo dieci anni di prigione e vive a Campobello. Anna Patrizia Messina Denaro, la sorella più piccola è in galera dal 2018, Rosalia è dietro le sbarre dal marzo 2023. A piede libero sono solo Bice Maria e Giovanna. Cognati e nipoti del boss, sui quali, secondo gli inquirenti, Matteo Messina Denaro ha potuto contare, sia nel corso della sua ascesa al potere che durante la latitanza, sono stati decimati dalle forze dell’ordine. Tutti dentro una prigione.
Dietro le sbarre il cognato Filippo Guttadauro (padre di Lorenza, l’avvocato), il nipote Francesco Guttadauro, il suo pupillo, quello che il boss considerava il suo erede. Gaspare Como, marito di Bice sconta una pena al 41 bis di 16 anni, Rosario Allegra, marito di Giovanna, è morto in cella nel 2019, Vincenzo Panicola, consorte di Anna Patrizia sconta una pena di 14 anni. Per questo motivo, il suo funerale sarà un affare per pochi e per donne.