Castelvetrano (Trapani), 26 settembre 2023 – Matteo Messina Denaro sarà tumulato entro le 7 di domani mattina a Castelvetrano (Trapani). Nessun funerale religioso per il boss della mafia, morto il 25 settembre a 62 anni all’ospedale dell’Aquila. E non tanto per le sue ultime volontà, ma perché è stato il questore di Trapani a vietarli, come accade con tutti i boss mafiosi.
Messina Denaro: nessun funerale
Messina Denaro, in un vecchio pizzino ritrovato dai carabinieri del Ros nel covo di Campobello di Mazara, aveva criticato duramente la Chiesa annunciando di volere rifiutare "ogni celebrazione religiosa perché fatta di uomini immondi che vivono nell’odio e nel peccato". E ancora: "Non sono coloro che si proclamano i soldati di Dio a poter decidere e giustiziare il mio corpo esanime. Non saranno questi a rifiutare le mie esequie… Rifiuto tutto ciò perché ritengo che il mio rapporto con la fede è puro, spirituale e autentico, non contaminato e politicizzato. Dio sarà la mia giustizia".
Rigide misure di sicurezza
In serata, dopo l’autopsia, la salma di Messina Denaro è partita dall’Aquila alla volta di Castelvetrano, dove è attesa dopo un viaggio di 11 ore. Un viaggio blindato, come sono stati e saranno tutti gli altri passaggi.
Quando misero le microspie nella cappella di famiglia
Nella cappella di famiglia, nel cimitero di Castelvetrano, in cui verrà tumulato e in cui è sepolto il padre del capomafia, don Ciccio Messina Denaro, anni fa gli inquirenti piazzarono delle microspie, poi scoperte dalla famiglia del boss. Gli inquirenti, che allora davano la caccia al padrino trapanese arrestato il 16 gennaio scorso, avevano nascosto le cimici dietro una lapide. Per aggirare le mille precauzioni dei familiari del latitante, che evitavano di parlare in casa temendo di essere intercettati, gli inquirenti avevano messo gli apparecchi elettronici al camposanto sperando che, sentendosi al sicuro, i parenti di Messina Denaro avrebbero parlato al cimitero dando loro indicazioni utili sul nascondiglio del capomafia.
E invece, pare a seguito di un violento temporale, la lapide, che evidentemente non era stata rimessa perfettamente al suo posto, attirò l’attenzione dei familiari del boss i quali notarono una serie di fili pendere da dietro. Furono loro stessi a denunciare la cosa alla polizia.
I segreti del boss (e le parole di Piera Maggio)
Dopo la morte di Matteo Messina Denaro si è tornati a parlare molto dei ‘segreti’ che il boss si sarebbe portato nella tomba. Subito dopo il suo arresto, era intervenuta con un appello drammatico Piera Maggio, la mamma di Denise Pipitone, scomparsa il 1 settembre 2004 da Mazara del Vallo (Trapani) : “Messina Denaro mi dica cosa è successo a mia figlia Denise”. Nel giorno della morte del boss, la mamma ha scritto sui social: “E’ morto colui che si è portato dietro tanti segreti, anche quello sul sequestro di Denise”.