Mercoledì 17 Luglio 2024

Messina Denaro: è caccia a un altro covo. Perquisizioni a Mazara del Vallo

La Procura distrettuale di Palermo, nell’ambito dell’indagine volta a chiarire i diversi aspetti della latitanza del boss mafioso, ha disposto una serie di perquisizioni in un complesso residenziale del paese della provincia di Trapani, al fine di individuare il covo dell’ex boss mafioso

Matteo Messina Denaro è stato arrestato a gennaio 2023 dopo 30 anni di latitanza

Matteo Messina Denaro è stato arrestato a gennaio 2023 dopo 30 anni di latitanza

Palermo, 17 luglio 2024 – La Procura distrettuale di Palermo, nell’ambito dell’indagine volta a chiarire i diversi aspetti della latitanza di Matteo Messina Denaro, ha disposto una serie di perquisizioni in un complesso residenziale di Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, al fine di individuare il covo dell’ex boss mafioso. Le attività, fa sapere in una nota la stessa procura, sono condotte da investigatori della Polizia di Stato e dell'Arma dei Carabinieri.

Il provvedimento scaturisce dagli esiti di recenti approfondimenti investigativi svolti da investigatori dello Sco della polizia, e integrati da accertamenti eseguiti dal Ros dell'Arma dei Carabinieri, che, nel quadro della ricostruzione dei movimenti di Messina Denaro, hanno consentito di individuare un'area delimitata di Mazara del Vallo frequentata dall'ex latitante nei mesi precedenti l'arresto; in particolare è stato individuato un complesso residenziale dove si ritiene che Messina Denaro abbia avuto la disponibilità di una unità immobiliare tuttora non individuata.

Le forze dell’ordine hanno avviato la perquisizione di tutti i garage pertinenti allo stesso complesso abitativo, in via Castelvetrano 45/c, ispezionando i luoghi tesa per accertare la possibile apertura di appartamenti o garage della struttura attraverso alcune chiavi, tuttora in sequestro, a suo tempo trovate nella disponibilità dell'ex latitante e di alcuni favoreggiatori. 

Dopo l'arresto del capomafia e dopo aver individuato l'Alfa con cui il boss ricercato si spostava, gli investigatori hanno ripassato al setaccio le riprese e analizzato le celle agganciate dal suo cellulare scoprendo che in una occasione il capomafia e la sua amante, Lorena Lanceri, attualmente detenuta e condannata a 13 anni per mafia, si erano dati appuntamento in un luogo vicino Mazara. Nelle immagini si vedono le loro auto attraversare la visuale di una videocamera e comparire sotto un altro occhio elettronico un'ora dopo. Un elemento che ha spinto gli investigatori a pensare che i due si fossero dati appuntamento in un luogo tra le due telecamere. Sono così scattati gli accertamenti. La polizia, che aveva sequestrato le chiavi trovate al boss, ha scoperto inoltre che una apriva il cancello del residence di via Castelvetrano. Dalla cattura del boss gli inquirenti hanno sempre avuto il sospetto che Messina Denaro avesse uno o più covi segreti, ancora mai rintracciati, in cui nascondeva documenti e computer. L'obiettivo dell'attività di oggi è proprio quello di individuarli.

 Matteo Messina Denaro è stato catturato dalle forze dell’ordine nel gennaio 2023, nei pressi di una clinica privata di Palermo, in cui stava affrontando un percorso di cure per un cancro al colon. Gli inquirenti sono riusciti pian piano a risalire alla fitta rete di fiancheggiatori che avevano supportato il boss durante i 30 anni di latitanza. Il primo covo di Messina Denaro è stato scoperto a Campobello di Mazara. Il boss è stato subito internato nel carcere di massima sicurezza dell’Aquila, dove è morto a causa delle complicazioni dovute alla malattia il 25 settembre 2023.