Mercoledì 8 Gennaio 2025
REDAZIONE CRONACA

Meloni-Musk: cos’è Iris², il sistema satellitare Ue anti-Starlink, e perché l’Europa ha paura di SpaceX

Il tema della sicurezza dell’Italia e dell’Unione europea nel campo della difesa e delle telecomunicazioni si intreccia con gli equilibri geopolitici internazionali

Roma, 7 gennaio 2025 – Sicurezza nazionale ed europea. Equilibri politici mondiali. Il ruolo di Elon Musk (vicinissimo a Donald Trump) nella gestione dei sistemi di comunicazione e la sua influenza anche attraverso X (ex Twitter) sull’esito delle elezioni politiche in Europa e nel mondo. Il ruolo di Giorgia Meloni nei rapporti fra America ed Europa.

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Meloni-Musk: cos’è Iris², il sistema satellitare Ue anti-Starlink, e perché l’Europa ha paura di SpaceX

Sono solo alcuni dei temi che si intrecciano nella vicenda di un’intesa fra l’Italia (smentita dal governo) e SpaceX, la società di Musk, che gestiste il sistema Starlink: un mini esercito di satelliti per la sicurezza delle telecomunicazioni. Un sistema “americano” che preoccupa l’Europa e non da oggi. Tanto che la Ue da diversi anni ha investito risorse in un sistema di protezione satellitare alternativo.

Il sistema di geo-navigazione Galileo, la rete di osservazione della Terra Copernicus, la costellazione per l'internet satellitare Iris². Sono queste le tre punte di diamante delle infrastrutture europee di alto rilievo strategico nell'ambito delle tecnologie satellitari.

Ed è proprio Iris², considerata la risposta europea a Starlink di Elon Musk, l'ultimo tassello dell'architettura satellitare messa in piedi dall'Ue. Insieme a Galileo e Copernicus, Iris² è il terzo programma di punta dell'Ue ad essere progettato per affrontare le sfide urgenti a lungo termine in materia di sicurezza.

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Nella guerra satellitare dominata da SpaceX, l'Ue aveva provato a battere un colpo nel febbraio 2022. Quando già soffiavano forte i venti di guerra in Ucraina, invasa da lì a pochi giorni dalla Russia, la Commissione europea aveva messo sul tavolo una proposta per garantire connessioni sicure a governi, cittadini, società. Si tratta di Iris², acronimo di infrastruttura per la resilienza, l'interconnettività e la sicurezza via satellite, la nuova costellazione di satelliti Internet che nelle intenzioni di Bruxelles punta ad essere la alternativa europea a Starlink, la rete da oltre 7mila satelliti messi in orbita da Space X – tutto fatto in casa, insomma – per portare internet ai 4 angoli del globo.

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A volerla fortemente, era stato l'acerrimo nemico del patron di Tesla, l'allora commissario europeo al Mercato Interno, Thierry Breton che aveva fatto dell'autonomia strategica, in particolare della sovranità tecnologica dell'Europa, il suo mantra: una sfida ambiziosa per l'Ue in un mercato, quello della connettività spaziale ad alta velocità, sempre più competitivo. Dopo qualche incertezza, la Commissione è ripartita il mese scorso da dove si era fermata, siglando un contratto di concessione da dodici anni e un bilancio da 10,6 miliardi di euro con il consorzio SpaceRise per la realizzazione di Iris² che nell'intenzione di Bruxelles dovrebbe essere pienamente operativo nel 2030.

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Il sistema, che prevede una rete da 290 satelliti multiorbitali, fornirà servizi di connettività sicura anche in caso di interruzione delle reti di comunicazioni terrestri causate da guerre, attacchi informatici o eventi climatici estremi, garantendo inoltre la copertura in zone remote e prive di connettività. L'anti-Starlink si affianca come detto al sistema statunitense di geo-navigazione da 10 miliardi di euro nato nel 2016 per trovare la sovranità, anche lì, ed evitare di dover dipendere dal Gps Usa (uno dei suoi centri operativi si trova peraltro a Fucino, in Italia). Un sistema al quale l’Italia contribuirebbe con circa 750 milioni di euro (la metà dei 1,5 miliardi che verrebbero destinati a Starlink). Con una differenza. Starlink è già praticamente operativo mentre per Iris2 bisognerà attendere ancora diversi anni.

Copernicus, invece, fa parte del programma spaziale dell'Ue e punta al monitoraggio della terra per scopi scientifici. Allo stesso tempo, però, viene utilizzato anche nel caso di grandi catastrofi – come terremoti e alluvioni – per fornire assistenza alle protezioni civili europee. Oltre ai 27 Stati membri dell'Unione Europea, il programma Copernicus consente la partecipazione a vari livelli di paesi terzi, attraverso accordi con l'Ue.

P.Chigi, nessun contratto nè accordi con SpaceX
Nessun contratto firmato tra il Governo italiano e SpaceX per Starlink. Smentita anche la discussione con Donald Trump.

In questo quadro si capisce come mai l’Europa sia preoccupata della possibilità di una “fuga in avanti” dell’Italia e di un eventuale accordo con Musk. Un’intesa rivelata da Bloomberg e smentita dal governo italiano che è saltata fuori proprio l’indomani della visita di Giorgia Meloni a Trump, presidente Usa eletto che entrerà ufficialmente in carica il 20 gennaio.

Secondo una ricostruzione de La Stampa proprio alla vigilia del viaggio di Meloni in Usa, la premier italiana aveva parlato telefonicamente con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen (bloccata a casa da una polmonite). Se infatti Giorgia Meloni può rappresentare un ponte verso gli Usa (leader di destra “gradita” a Trump ma nel contempo fra i più moderati in Europa) in funzione di una moderazione dei dazi e dell’agevolazione di forniture di gas Usa, c’è tuttavia il timore di un suo avvicinamento eccessivo alla nuova amministrazione americana.

Ciò si intreccia con i timori che Musk possa essere una sorta di “cavallo di Troia” in direzione di una internazionale sovranista e che con il suo potere mediatico possa influenzare (diversi allarmi sono stati lanciati in Germania in vista delle prossime elezioni). Il presidente francese Macron lo ha pubblicamente accusato di voler realizzare una “internazionale reazionaria” in Ue (in questo caso con lo scopo di spaccare l’unione a favore di altri equilibri geopolitici). Giovedì pripio Elon Musk su X trasmetterà in diretta una “conversazione” col Alice Weidel, leader dell’ultradestra Afd in Germania.

Un eventuale accordo tra l'Italia e la società SpaceX per l'uso del sistema di comunicazioni satellitari Starlink è compatibile con la partecipazione al progetto Iris², la costellazione per l'internet satellitare dell'Unione Europea. Lo spiega all'ANSA un portavoce della Commissione Europea interpellato sulla questione. "Un regolamento dell'Ue istituisce il sistema Iris² ed è quindi applicabile in tutta l'Ue. L'Italia, in quanto Stato sovrano - sottolinea - ha il pieno potere discrezionale di procedere con decisioni e azioni sovrane”.

"La Commissione non commenta in linea di principio discussioni di questo tipo. L'Italia è uno Stato sovrano che prende decisioni sovrane” ribadisce il portavoce, evidenziando d'altra parte il ruolo di primo piano di Roma nella realizzazione della costellazione multiorbitale per offrire internet dallo spazio ai Paesi dell'Ue. “L'Italia – ricorda – è pronta ad ospitare uno dei tre centri di controllo di Iris². I servizi governativi completi di Iris² saranno forniti a partire dal 2030, preceduti da servizi governativi precursori a partire dal 2025 attraverso Govsatcom, ossia attraverso la messa in comune e la condivisione della capacità satellitare esistente, di proprietà degli Stati membri, compresa l'Italia”.