Roma, 8 gennaio 2025 – Cecilia Sala è tornata in Italia. È raggiante la premier Giorgia Meloni che nel pomeriggio di mercoledì 8 gennaio ha accolto a Ciampino la giornalista arrestata in Iran il 19 dicembre e liberata dopo 21 giorni di carcere.
Meloni: “Cecilia libera, un bel gioco di squadra”
"Voglio ringraziare di cuore per questo risultato i servizi di intelligence, la nostra diplomazia, i funzionari, i servitori dello Stato che in questi giorni hanno lavorato con discrezione e professionalità per raggiungere questo importante obiettivo – la parole al Tg1 della presidente del Consiglio –. È stato un bel gioco di squadra che ci ha regalato la grande emozione di vedere Cecilia Sala riabbracciare ancora i suoi genitori”.
Tajani: “La situazione si è sbloccata nella notte”
La situazione di Cecilia Sala si è sbloccata "definitivamente questa notte e poi il direttore dell'Aise, il generale Giovanni Caravelli, è andato a Teheran per l'ultimo colloquio e poi a riprendere Cecilia Sala e accompagnarla a casa. È stato un grande lavoro dal giorno dal suo fermo del ministero degli Esteri, dell'intelligence, della presidenza del Consiglio con un intervento diretto di Giorgia Meloni che ha partecipato alle riunioni per cercare, attraverso una difficile operazione diplomatica e di intelligence, di riportare in Italia Cecila Sala. Ci siamo riusciti, così come riuscimmo con Alessia Piperno: operazioni molto difficili, ma alla fine quando si lavora con discrezione e in silenzio, come abbiamo fatto, i risultati si ottengono", ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a 5 minuti, su Rai 1.
La visita di Giorgia Meloni a Mar a Lago dal presidente eletto Usa Donald Trump "ha avuto un effetto politico molto importante far capire che l'Italia parlava con gli Stati Uniti, ma non una conseguenza diretta sulla liberazione della nostra connazionale. Però è un messaggio chiaro di presenza e di ruolo di prestigio dell'Italia, anche nell'area del Medio Oriente, perché nonostante le posizioni diverse da quelle dell'Iran e di altri Paesi, l'Italia ha una credibilità e ha la capacità di interloquire con tutti i Paesi dell'area", ha spiegato il ministro degli Esteri.