Mercoledì 22 Gennaio 2025
MARTA OTTAVIANI
Cronaca

Melania e quel cappello da Maga. Il saluto romano di Musk crea il caos

La First Lady in abito ’nazionalista’ stile "Make America Great Again". Milano, il fantoccio di Elon appeso a Piazzale Loreto

La First Lady in abito ’nazionalista’ stile "Make America Great Again". Milano, il fantoccio di Elon appeso a Piazzale Loreto

La First Lady in abito ’nazionalista’ stile "Make America Great Again". Milano, il fantoccio di Elon appeso a Piazzale Loreto

Meme, satira, polemiche e iniziative di pessimo gusto. Dopo il presidente Trump, tutta l’attenzione dell’opinione pubblica è stata per la consorte Melania e per Elon Musk, il multimiliardario con incarichi governativi, che non perde occasione per finire sulle pagine dei giornali a causa del suo comportamento originale ai limiti del controverso.

La First Lady ha stupito tutti con il suo look, firmato da due stilisti rigorosamente americani. Il cappotto a doppio petto in lana blu, da cui spunta un colletto in avorio è firmato da Adam Lippes, allievo dell’iconico Oscar de la Renta. Lo stilista in passato ha vestito anche Michelle Obama, Jill Biden e Kamala Harris. Ma il pezzo forte è stato il cappello. A realizzarlo è stato Eric Javits, che per la sua confezione ha seguito scrupolosamente le indicazioni di Herve Pierre, lo stylist che dal 2017 aiuta Melania Trump a scegliere i suoi outfit.

Questa volta, però, sembra scivolati su una buccia di banana. Il cappello, che richiama i colori del cappotto, quindi blu navy e color avorio, era caratterizzato da una tesa larga, che ha sostanzialmente coperto gli occhi della consorte presidenziale. Segno quasi di isolamento e desiderio di protezione, ma anche volontà di tenere tutti a distanza, incluso il marito che, proprio a causa del copricapo, non è riuscito a baciare la guancia della moglie dopo il giuramento. I commenti sul cappello si sprecano. La povera Melania è stata paragonata a Mary Poppins a un gondoliere e a un prete. Va, però, detto che l’outfit scelto le conferiva un’aurea di ieraticità molto consona al suo ruolo.

Sarebbe proprio con questo profilo, sobrio e riservato, che la First Lady vorrebbe condurre la sua seconda esperienza come donna più importante d’America. Del resto, anche durante la campagna elettorale, la signora Trump non è mai intervenuta. Segno che, forse, meno si fa vedere di fianco al marito, più e contenta. In molti, infatti, hanno notato che, se da una parte gli occhi di Melania si sono visti poco, dall’altra sono mancati anche i sorrisi.

Meno male che c’era Elon Musk a compensare. Durante la cerimonia di insediamento, le telecamere hanno immortalato il multimiliardario mentre faceva diverse smorfie, quasi un tic, che hanno alimentato l’ironia sui social e ricordato il suo utilizzo molto disinvolto di ketamina, che lo porterebbe ad avere certi ‘scatti’. Ma lo scatto che è diventato virale è stato il saluto romano che Elon Musk ha fatto due volte alla fine del suo discorso nell’incontro con gli elettori dopo la cerimonia. Così energico nell’esecuzione, da farlo sembrare in tutto e per tutto un saluto nazista. Il suo referente in Italia, Andrea Stroppa, ha dichiarato: "Elon è autistico, si esprime così". Peccato che nella mattinata lui per primo avesse postato su X un commento con chiari riferimenti all’Impero Romano, cancellato poi perché, come scritto dallo stesso Stroppa, riferito a chi o ha attaccato: "Ho cancellato il post non appena mi sono reso conto che, mentre io vedo Roma, voi vedete il ventennio". Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, dal Forum di Davos, ha tuonato contro Musk: "Non possiamo accettare che sostenga posizioni di estrema destra".

Un gruppo di studenti, con un gesto di pessimo gusto, ha postato la foto di un fantoccio con la faccia di Musk, appeso a testa in giù da un cancello in Piazzale Loreto, chiaro riferimento al cadavere di Mussolini, commentando con la frase "C’è sempre posto a piazzale Loreto, Elon...".