Martedì 23 Luglio 2024

Medjugorje, sì di Papa Francesco ai pellegrinaggi

Ma la Santa sede precisa: "Le apparizioni non sono riconosciute"

Pellegrini davanti alla statua della Vergine Maria di Medjugorje (Ansa)

Pellegrini davanti alla statua della Vergine Maria di Medjugorje (Ansa)

Città del Vaticano, 13 maggio 2019 - Papa Francesco dà il via libera ufficiale ai pellegrinaggi a Medjugorje. Sono stati ieri il nunzio apostolico in Bosnia-Erzegovina, mons. Luigi Pezzuto, e l’arcivescovo emerito di Varsavia-Praga, il polacco mons. Henryk Hoser, da oltre due anni inviato speciale prima e poi visitatore apostolico della Santa Sede per gli aspetti pastorali nel luogo meta di milioni di fedeli, a rendere noto durante la messa nella chiesa di Medjugorje che il Pontefice ha disposto sia possibile organizzare i pellegrinaggi. L’autorizzazione concessa dal Papa fa sì che da ora in poi essi potranno essere regolarmente organizzati dalle diocesi e dalle parrocchie e non avverranno più soltanto in forma 'privata', come accaduto finora. Il direttore ad interim della Sala Stampa vaticana, Alessandro Gisotti, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha precisato comunque che al via libera papale va accompagnata la "cura di evitare che questi pellegrinaggi siano interpretati come una autenticazione dei noti avvenimenti, che richiedono ancora un esame da parte della Chiesa".

Secondo il portavoce della Santa Sede, "va evitato dunque che tali pellegrinaggi creino confusione o ambiguità sotto l’aspetto dottrinale. Ciò riguarda anche i pastori di ogni ordine e grado che intendono recarsi a Medjugorje e lì celebrare o concelebrare anche in modo solenne". "Considerati il notevole flusso di persone che si recano a Medjugorje e gli abbondanti frutti di grazia che ne sono scaturiti – ha aggiunto Gisotti – tale disposizione rientra nella peculiare attenzione pastorale che il Santo Padre ha inteso dare a quella realtà, rivolta a favorire e promuovere i frutti di bene".

Le apparizioni non riconosciute 

La decisione del Papa sarà accolta sicuramente con soddisfazione da pellegrini e adepti del ‘fenomeno’ Medjugorje, la località bosniaca dove ormai da quasi 40 anni, a partire dal giugno 1981, si ripeterebbero le apparizioni mariane a sei veggenti, vicenda non ancora conclusa e anche per questo mai giudicata in modo definitivo dalla Chiesa cattolica per quanto riguarda la sua veridicità. Francesco non ha mai nascosto il suo scetticismo sulle visioni mariane ‘a scadenza fissa’, perché, come ha detto più volte, "la Madonna non è un postino".

La stessa commissione d’inchiesta guidata dal cardinale Camillo Ruini (2010-2014) espresse un parere positivo sulle prime fasi delle presunte apparizioni, meno sulle successive. In ogni caso, l’annuncio odierno non entra nelle questioni dottrinali sull’autenticità del racconto dei sei veggenti.

Di essi, all’epoca bambini o ragazzi, tre assicurano di avere ancora oggi l’apparizione quotidiana della «Regina della pace», sempre alla stessa ora del pomeriggio e in qualunque luogo essi si trovino: sono Vicka (che abita a Medjugorje), Marija (che vive a Monza) e Ivan (che risiede negli Stati Uniti, ma torna spesso in patria). Una quarta veggente, Mirjana, racconta di ricevere un’apparizione ogni mese, il giorno 2, mentre per gli ultimi due ex ragazzi di Medjugorje, Ivanka e Jakov, questo accade una volta all’anno.