Lunedì 3 Febbraio 2025
REDAZIONE CRONACA

Medico star dei social dice basta: "Il lavoro mi faceva stare peggio del tumore"

La giovane dottoressa Ilaria Rossiello si dimette da medico di base a Montecosaro. Un grido d'allarme lanciato attraverso un video sui social, dove era diventata popolare per la sua attività di divulgazione

Montecosaro (Macerata), 3 febbraio 2025 - Stress, burnout e mancanza di rispetto: la giovane dottoressa Ilaria Rossiello lascia la professione di medico di base. Un grido d'allarme lanciato attraverso un video sui social, dove la Rossiello era diventata popolare per la sua attività di divulgazione.

Ilaria Rossiello, medico di famiglia a Montecosaro (Macerata), nelle Marche, ha annunciato le sue dimissioni con un video diventato virale. "Sono molto portata per fare il medico di medicina generale. Non sono portata a fare la martire, a sacrificare la mia salute per il lavoro", ha dichiarato, spiegando come il lavoro l'avesse portata a un livello di stress insostenibile, superiore persino all'angoscia provata durante la sua recente battaglia contro un tumore.

Ilaria Rossiello, giovane medico di famiglia a Montecosaro, un comune delle Marche, ha annunciato di aver dato le dimissioni (frame da video Instagram)
Ilaria Rossiello, giovane medico di famiglia a Montecosaro, un comune delle Marche, ha annunciato di aver dato le dimissioni (frame da video Instagram)

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"Non dormivo per l’ansia del lavoro”

"Mi sento libera perché questo lavoro mi faceva stare male, non dormire la notte per l'ansia di andare al lavoro”, prosegue nel suo video. “Stavo psicologicamente più male per quello che per la patologia che ho avuto e che - ormai avete capito - era tumorale. Quindi, se il lavoro ti crea più angoscia di un tumore forse è il caso di cambiare lavoro”.

La dottoressa Rossiello denuncia la mancanza di rispetto e considerazione ricevuta durante la malattia, unita a un carico di lavoro eccessivo e alla costante pressione da parte di pazienti, telefono e visite a domicilio.

"Siamo abbandonati”

"Da anni mi prendo cura della salute di migliaia di persone, ma quando è toccato a me stare male sono stata aggredita, maltrattata, trattata senza nessun riguardo”. In realtà, la giovane dottoressa da tempo aveva cominciato a soffrire per la sua professione: “sono in burnout”, ammette. “Decine di pazienti in ambulatorio, visite a domicilio, il telefono che squilla a tutte le ore. Siamo abbandonati dalla politica, dai sindacati, dai cittadini”.

Solidarietà dai colleghi

Un grido di dolore che ha risuonato tra i colleghi, molti dei quali hanno espresso solidarietà e condiviso esperienze simili. "Molti medici di medicina generale che hanno fatto in passato la mia stessa scelta mi dicono che si sentono rinati”, afferma. “Altri, invece, confessano che sono esattamente nelle mie condizioni. Stanno sopportando con tutte le loro forze una professione che non vorrebbero più fare ma che non possono lasciare perché per i medici di famiglia non esiste un piano B: con la nostra specializzazione non puoi fare nessun altro lavoro”.

La storia di Ilaria Rossiello solleva interrogativi cruciali sul burnout tra i medici di base, la carenza di supporto e la difficoltà di conciliare la professione con il benessere personale.