Arriva un’altra fotografia impietosa sulla crisi del turismo italiano massacrato dalla pandemia: il 2020 chiude con 53 miliardi di euro in meno rispetto al 2019, contrazione dovuta principalmente alla riduzione di turisti internazionali in tutto l’arco dell’anno e che nei mesi estivi ha superato il 60%. Ma non basta: l’analisi predittiva dei primi tre mesi del 2021, basata su scenari Covid a forte restrizione sociale, indica una perdita stimata di 7,9 miliardi con una riduzione del 60% dei flussi italiani e dell’85% di quelli stranieri. I dati sono stati forniti al webinar "Turismo prossimo venturo: il rilancio riparte dai territori" in cui è stato presentato il nuovo Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di commercio, a cui ha partecipato anche il ministro Dario Franceschini e il presidente dell’Enit Giorgio Palmucci. "Abbiamo il dovere di sostenere tutte le spese del settore ad attraversare questo tempo complicato e questo deserto - ha detto Franceschini - ma dobbiamo prepararci a governare la crescita impetuosa che il turismo italiano tornerà ad avere appena l’emergenza sanitaria sarà finita. Negli altri settori la crescita sarà più lenta ma nel turismo, sarà veloce".
CronacaMazzata Covid: persi 53 miliardi