Sabato 21 Dicembre 2024
RICCARDO JANNELLO
Cronaca

Maxi furto nella gioielleria Bulgari. Raid notturno dei ladri dalle fogne. In fuga con mezzo milione di bottino

I banditi (almeno tre) si sono introdotti nella boutique di via Condotti attraverso un foro nel pavimento. Hanno sfruttato anche i sotterranei di un palazzo vicino. Guanti e volto coperto, colpo da professionisti.

Maxi furto nella gioielleria Bulgari. Raid notturno dei ladri dalle fogne. In fuga con mezzo milione di bottino

Un bottino importante – i primi calcoli parlano di un valore in gioielli di 500mila euro –, ma che probabilmente poteva essere ben maggiore se l’allarme quasi subito scattato non avesse fatto arrivare di corsa le volanti della Mobile davanti al negozio di Bulgari, in via dei Condotti 10, la strada per eccellenza dello shopping di lusso nella capitale. Ma come erano arrivati, dai sotterranei, gli uomini d’oro se l’erano già svignata lasciando un buco nel pavimento di un locale di servizio della gioielleria. Fuga nei cunicoli e forse nelle fogne che finora ha portato fortuna ai malviventi.

I fatti verso la mezzanotte fra sabato e domenica in una Roma piena di turisti a passeggio per il caldo nonostante l’ora, ma nessuno da fuori dell’elegante palazzo all’incrocio con via Mario de’ Fiori si è accorto di nulla. L’allarme è scattato quando i ladri hanno spaccato le bacheche con i gioielli e forse si sono "impauriti" e hanno arraffato le prime cose che capitavano a tiro per poi fuggire in sicurezza. In men che non si dica in via Condotti è arrivata la polizia fra la curiosità delle persone. Ma all’interno non c’era più nessuno. La via di fuga era stata la stessa con la quale i malviventi – tre o cinque secondo varie fonti – si sono introdotti da Bulgari: un foro nel pavimento che portava nei sotterranei del palazzo adiacente e da qui probabilmente nelle fogne. Per questo, dopo avere recuperato i video delle telecamere interne di sorveglianza, sono stati predisposti accertamenti in un vasto raggio del centro di Roma, ma da quel che risulta movimenti sospetti per il momento non se ne sono visti e quindi la banda è ancora latitante. Il colpo avrebbe potuto essere più cospicuo visti gli oggetti di valore custoditi nel negozio di via Condotti, di fronte al quale ieri mattina alle 11 c’era molta gente in attesa dell’apertura festiva, romani e turisti che hanno chiesto come mai la boutique non fosse ancora aperta. Le saracinesche sono state poi alzate un attimo per permettere al personale della squadra mobile e a quello della Scientifica di continuare i rilievi che, con personale specializzato, sono proseguiti anche nei cunicoli e nelle fogne alla ricerca di tracce dei sospetti. Che hanno agito da veri professionisti del crimine: passamontagna infilato, vestiti scuri e guanti per non lasciare impronte. Ovvio che ora si cercherà anche di indagare nel mondo dei ricettatori per capire quando qualcuno metterà in commercio le cose rubate, di cui è stato fatto un inventario.

"Abbiamo visto arrivare gli agenti a sirene spiegate – racconta una donna che era in via Condotti verso la mezzanotte di sabato –, ma non abbiamo visto nulla dal di fuori". Alcune settimane fa il negozio era stato bersaglio degli ambientalisti che avevano lanciato contro le vetrine della vernice in una delle loro proteste anticapitaliste. Il negozio era stato oggetto nel 2006 di un attacco con un bulldozer in pieno giorno, ma il tentativo di rapina andò a vuoto.