Roma, 17 giugno 2020 - Il grande giorno è arrivato: alle 8,30 si è tornati in classe dopo tre mesi: è cominciato infatti l'esame di maturità per 500 mila studenti italiani. Un esame dalle modalità inedite per l'emergenza Coronavirus che ha sconvolto anche la scuola italiana. I maturandi sosterranno solamente la prova orale che durerà un'ora. Sono 13mila le commissioni, composte da sei membri interni e il presidente. La ministra all'Istruzione, Lucia Azzolina è andata a Bergamo all'Istituto Its Giacomo Quarenghi: "Sono molto emozionata. Oggi è una giornata importante, questo è uno dei territori che hanno sofferto di più e la presenza dello Stato era doverosa, fare gli esami in presenza non era scontato, non è stata una passeggiata. Sono felice di rivedere le scuole aperte, doverle chiudere è stata una ferita che mi porterò dietro". La ministra poi ha annunciato: "Abbiamo fatto una proposta alle regioni per (riaprire le scuole, ndr) il 14 settembre, se intendiamo il riportare tutti gli studenti in aula. Ma già dal primo settembre tutte le scuole saranno aperte per recuperare tutte le attività di apprendimento per gli studenti".
Caustico il leader della Lega, Matteo Salvini: "Sulla scuola no a studenti di serie A e B. Folli plexiglass o didattica a distanza. Il cubetto di plexiglass lo monti il ministro a casa sua". Il premier Giuseppe Conte ha raccontato la sua maturità: "La notte prima? Ho dormito anche se ho fatto tardi perché ho studiato fino all'ultimo".
Per i ragazzi oggi è stata "un'emozione surreale". Ma si sono trovati complessivamente bene: "E' andata meglio del previsto".
Qui Roma
Un applauso di amici e genitori ha accolto la prima maturanda uscita dai cancelli del liceo Mamiani di Roma dopo aver terminato l'esame. "E andata bene. I prof sono stati disponibili. Mi hanno aiutata. Anche la presidente è stata carina, non mi ha chiesto nulla e mi ha messo a mio agio", racconta Carlotta che appena uscita ha abbracciato la mamma e il papà. Un aggettivo per definire l'esame: "traumatico".
Qui Milano
Si sono ritrovati solo in due fuori dal liceo, con due amici a loro volta studenti ma non maturandì, in una situazione di "emozione surreale". E questo l'impatto che si offre, stamani, fuori dal liceo scientifico Volta di Milano, uno dei più noti del capoluogo lombardo. I capannelli tra studenti, genitori e amici fuori dalla scuola sembrano lontani anni luce. «E' proprio brutto - dice Laura, 19 anni, visibilmente tesa - ma pazienza l'importante è lasciarmelo alle spalle".
Perugia: Erika ed Eleonora, maturità da gemelle
Qui Torino
«E' stato strano tornare a essere interrogati in carne ed ossa, dopo le interrogazioni al pc. Passare tra i primi è sempre particolare». Rebecca Amatucci ha appena finito l'esame di maturità al liceo scientifico Galileo Ferraris di Torino. Fa parte della squadra di matematica dell'istituto, si è presentata con il massimo dei voti e il prossimo anno punta a iscriversi a Medicina. "Per parlare non ho tenuto la mascherina ma per girare nei corridoi è obbligatoria - spiega - Così come l'autocertificazione. L'esame è durato poco più di un'ora ma avrei parlato anche di più".
Qui Palermo
Nessuna folla di ragazzi. Solo qualche genitore, qualche amico e i candidati. E un primo giorno di maturità decisamente diverso quello di stamattina davanti al liceo scientifico Einstein di Palermo dove i primi tre maturandi hanno appena finito il loro esame. Gabriele Virdone racconta il suo esame col sorriso sulle labbra: "E andata meglio di come mi aspettassi. I professori mi hanno subito messo a mio agio".
Qui Venezia
Al Liceo delle scienze Umane "Niccolo' Tommaseo" di Venezia i circa 250 ragazzi che devono sostenere l'esame sono convocati con un orario ben preciso e possono accedere all'edificio non più di 10 minuti prima della prova orale. Ad attenderli nelle cinque classi messe a disposizione c'è un box in plexiglas di circa un metro per due con un banco per scrivere e una Lim (la Lavagna Interattiva Multimediale) e da lì, senza poter mai uscire o muoversi all'esterno della postazione, devono rispondere alle domande della commissione (a sua volta "inscatolata" in box di plexiglas).
Qui Avelllino
Notte prima degli esami: decine e decine di maturandi di Avellino e di molti comuni irpini si sono dati appuntamento nelle strade della movida dove ci sono i locali preferiti per trascorrere la serata. Ma ieri era martedì, un giorno insolito per vedere quelle strade così affollate di ragazzi, spesso senza mascherina, troppo chiassosi e troppo vicini, quando le norme anticontagio non sono state ancora abrogate. E' scattato quindi il blitz delle forze dell'ordine.
Come sarà il colloquio
Ogni studente discuterà, in apertura di colloquio, un elaborato sulle discipline di indirizzo, trattando un argomento già concordato nelle scorse settimane con i docenti della classe. Seguirà la discussione di un breve testo studiato durante l'ultimo anno nell'ambito dell'insegnamento di lingua e letteratura italiana. Saranno poi analizzati materiali assegnati dalla commissione. In chiusura, saranno esposte le esperienze svolte nell'ambito dei Percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento e accertate le conoscenze relative a "Cittadinanza e Costituzione".
I crediti: come sono calcolati
I crediti e il voto finale si baseranno sul percorso realmente fatto dagli studenti. Per dare il giusto peso al percorso scolastico, il credito del triennio finale è stato rivisto: potrà valere fino a 60 punti, anziché 40, come prima dell'emergenza. Al colloquio orale si potranno conseguire fino a 40 punti. Il voto massimo finale possibile resta, infatti, 100/100. Si potrà ottenere la lode.
Le regole di sicurezza
I ragazzi devono presentarsi a scuola 15 minuti prima dell'orario di convocazione e lasciare immediatamente l'edificio scolastico subito dopo aver terminato la prova. Molte scuole hanno scelto di far svolgere gli esami in locali grandi o all'aperto come palestre, aule magne, sale professori o gazebo se c'è spazio o ci sono aree esterne per allestirli. Il candidato può chiedere alla scuola il rilascio di un documento che attesti la convocazione per l'esame e che gli dia, in caso di assembramento, precedenza di accesso ai mezzi pubblici per arrivare a scuola.
L'arrivo a scuola
Una volta arrivato, lo studente e il suo accompagnatore devono lavare le mani usando il dispenser con il gel - non sono necessari i guanti - e devono presentare all'accoglienza i moduli che attestino assenza di sintomatologia respiratoria, di non essere stati in quarantena o isolamento domiciliare negli ultimi 14 giorni, di non essere stati a contatto con persone positive. Lo studente può essere accompagnato soltanto da una persona. Il maturando deve portare da casa la mascherina che può togliere soltanto durante il colloquio e comunque deve mantenere la distanza di 2 metri dai commissari.
I ragazzi disabili
Per favorire lo svolgimento dell'esame agli studenti con disabilità certificata sarà consentita la presenza di eventuali assistenti; in tal caso per queste figure, non essendo possibile garantire il distanziamento dallo studente, è previsto l'utilizzo di guanti oltre la mascherina. Inoltre per gli studenti con disabilità certificata il Consiglio di classe ha la facoltà di esonerare lo studente dall'effettuare la prova di esame in presenza, stabilendo la modalità in video conferenza come alternativa.
I commissari
Presentazione di moduli di autodichiarazione, mascherine e percorsi dedicati attendono anche i commissari d'esame e i presidenti. Gli insegnanti ritenuti "fragili" faranno parte delle commissioni, ma seguiranno l'esame a distanza.
Le aule
Le aule devono essere ben areate e saranno pulite alla fine di ogni sessione di esame, mattina e pomeriggio. Per garantire lo svolgimento delle prove in sicurezza sono stati stanziati 39 milioni per la pulizia ordinaria e straordinaria delle scuole, l'acquisto di gel igienizzanti e dispositivi d protezione, la predisposizione di percorsi di ingresso e uscita dall'edificio.
I numeri
La percentuale dei promossi è sempre altissima: lo scorso anno i diplomati totali sono stati il 99,7% rispetto al 99,6% dell'anno scolastico precedente. Continua poi ad aumentare negli anni la percentuale di ragazze e ragazzi che conseguono il diploma con lode e diminuiscono i voti più bassi. I 100 e lode sono stati nel 2019 l'1,5% (erano l'1,3% l'anno precedente). I 100 sono stati il 5,6% (nel 2017/2018 erano il 5,7%). I voti fra 91 e 99 sono saliti dal 9 al 9,7%. Gli 81-90 sono scesi al 16% (erano il 19,6%). I voti 71-80 sono il 28,7% (erano il 28,9% nel 2017/2018). I 61-70 salgono dal 27,7% al 31,4%. I diplomati con il minimo dei voti, 60, sono diminuiti dal 7,8% al 7%. In media lo scorso anno gli studenti si sono diplomati con un voto finale pari a 73,3.