Roma, 19 giugno 2018 - Un tema impeccabile con un enorme strafalcione? E' uno degli incubi ricorrenti anche di questa maturità 2018 e in particolare della prima prova, lo scritto d'italiano. A volte infatti lo studio matto e disperatissimo non basta, perché l'emozione può giocare brutti scherzi e far vacillare le nostre certezze, soprattutto in tema di ortografia, in un attimo. Certo, avere una buona base di grammatica ci mette al riparo da lacune e lapsus dell'ultimo minuto, ma un margine di errore in quello che è uno degli esami più difficili di tutta la vita pùò esserci sempre.
Maturità 2018, consigli (e metodo) contro l'ansia da esame - di A.MALPELO
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Prima prova maturità 2018, le tracce di italiano
Ecco allora un breve promemoria degli errori di ortografia e grammatica più comuni da non commettere durante la prima prova. Un rapido ripasso non può che far bene.
- Po' con l'apostrofo: non si scrive po, e neanche pò con l'accento: la forma giusta è po', con l'apostrofo.
- Qual è: quante volte vi sarete chiesti 'perché non è scritto con l'apostrofo?'. La risposta è che su qual è l'apostrofo non va, trattandosi di un troncamento e non di un'elisione.
- Un'auto. Ecco, dopo un l'apostrofo si usa per i nomi femminili che iniziano per vocale. Non fatevi ingannare quindi dalla o finale di auto, auto è femminile e quindi vuole l'apostrofo.
- Dà e do. La prima con l'accento e la seconda senza, se si tratta del verbo dare. Da senza accento quando si usa come preposizione semplice.
- Sé e se stesso. Quando usiamo sé come pronome riflessivo, serve l'accento, che può essere tolto quando diventa se stesso. Ma anche la forma sé stesso è definita corretta.
- Entusiasta sempre. Mi raccomando, in entrambi i casi, sia che l'entusiasta in questione sia un uomo o una donna.
- Ha piovuto o è piovuto. Vanno bene entrambe.
- Accelerare. Una l sola, attenzione, non due e tantomeno tre.
- Tuttora. Tutto attaccato, non c'è dubbio.