Roma, 3 maggio 2018 - E' cominciato il conto alla rovescia per la Maturità 2018: oggi sono state rese note le date ufficiali degli esami, stabilite da un'ordinanza firmata dal ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli. Si comincia, come da consuetudine, con la prima prova scritta, il tema d'italiano, fissata per mercoledì 20 giugno con orario di inizio alle 8.30. Ma prima ci sono altri due giorni da segnare sul calendario: sono il 15 maggio, data entro la quale i consigli di classe dovranno predisporre il documento da consegnare alle commissioni con tutte le indicazioni relative al percorso formativo seguito dalle studentesse e dagli studenti. Una sorta di presentazione dunque dei candidati, che servirà soprattutto per la terza prova e in sede di colloquio. Il 18 giugno si terrà invece la prima riunione plenaria delle commissioni: ed è in questa sede che saranno decisi i calendari dei colloqui (le date degli orali variano infatti da scuola a scuola: solitamente iniziano una settimana dopo la fine degli scritti).
Miur Maturità 2018, le materie e i commissari esterni
La seconda prova, diversa a seconda degli istituti, è prevista per giovedì 21 giugno, sempre alle ore 8.30. Avrà una durata variabile dalle 4 alle 8 ore, a seconda delle discipline. Nei licei musicali, coreutici e artistici, potrà invece occupare anche due o più giorni. La terza prova, decisa da ciascuna commissione d'esame, è in calendario lunedì 25 giugno.
Nei licei e negli istituti con progetti sperimentali di doppio diploma italo-francese Esabac ed Esabac Techno e nei licei con sezioni ad opzione internazionale spagnola, tedesca e cinese, è prevista anche una quarta prova che si terrà giovedì 28 giugno (8.30).
Materie maturità 2018, la lista completa del Miur per la seconda prova
LE TRACCE - Le tracce della prima e seconda prova sono già state decise dalla ministra Fedeli insieme al responsabile della struttura tecnica degli Esami di Stato, Ettore Acerra. Saranno naturalmente rivelate il giorno degli scritti. "Come ogni anno al MIUR abbiamo lavorato per garantire uno svolgimento ordinato dell'Esame di Stato e per predisporre delle prove in linea con il percorso formativo delle nostre studentesse e dei nostri studenti - dichiara la ministra Fedeli - facendo tesoro dell'esperienza degli anni scorsi, delle osservazioni di studenti e docenti, del collegamento con le attività didattiche che si svolgono ogni giorno. Le prove, quindi, sono state elaborate tenendo conto dei nuclei tematici fondamentali delle diverse discipline, ma sono anche in correlazione con tematiche fondamentali per la crescita educativa e civile dei giovani".