Roma, 7 luglio 2017 - NON SOLO ‘traccie’. Gli strafalcioni in questa maturità 2017 si sono sprecati, e non solo a causa di sviste del ministero. Come da miglior tradizione, gli errori tragicomici dei maturandi pronti a qualsiasi azzardo pur di conquistare l’agognato diploma non sono mancati. Dagli ‘evergreen’, ormai ricorrenti in aule d’esame di tutta Italia (chi non ha mai sentito parlare del famoso ‘estetista’ – anziché esteta – Gabriele D’Annunzio?), a veri e propri lampi di genio (o quasi...) del tutto originali. Come le guerre ‘intestinali’ tra Guelfi e Ghibellini a Firenze (pochi scontri, tante toilette affollate). Largo poi alla tragedia di Renzo e Lucia, sfortunati amanti che muoiono alla fine dei Promessi Sposi (ma quelli non erano Romeo e Giulietta?), fino alle gesta di Napoleone Bonaparte durante la Seconda guerra mondiale (un leader quantomeno longevo, dato che dovrebbe essere campato almeno 170 anni), passando per le nozioni di anatomia, con il Vello d’oro che anziché mitologico manto dell’ariete Crisomallo rubato da Giasone, diventa un muscolo del corpo umano. È IL NOTO sito internet dedicato agli studenti, Skuola.net, ad avere raccolto le testimonianze – e forse anche qualche autodenuncia – dei maturandi 2017 riguardo le loro invenzioni più fantasiose. Che spaziano dalle scienze alla letteratura, dal latino alla geografia. Tacito, per esempio, lo storiografo vissuto a Roma a cavallo tra il I e il II secolo d.C. e autore tra l’altro degli Annales e delle Historiae, secondo un convinto studente nel suo La Germania avrebbe scritto nientemeno che della vita di Adolf Hitler, nato la bellezza di diciotto secoli più tardi. E a proposito di storia, che guerra sarebbe senza un po’ di azione interstellare? Probabilmente ha esagerato con i film di George Lucas l’aspirante diplomato che, interrogato, avrebbe rivelato ai professori che «già durante la Seconda guerra mondiale si utilizzavano le navicelle spaziali»... DEL RESTO, a porre fine al conflitto mondiale avrebbe contribuito il famoso «terremoto di Hiroshima del 1945», a causa del quale sarebbe crollata un’importante centrale nucleare, con conseguenti «rischi per le persone e l’ambiente». Per non dimenticare la storia dell’arte: celeberrimo, ma evidentemente non abbastanza, è ‘L’urlo’ del pittore norvegese Munch, che però in sede d’esame è stato attribuito all’olandese Vincent van Gogh (forse un lapsus con l’Autoritratto realizzato dall’autore dopo essersi mozzato un orecchio?); il belga René Magritte, poi, avrebbe completamente cambiato settore, e dalla pittura sarebbe passato alla scrittura. Infine, una nota di geografia: la capitale dell’Inghilterra? Berlino, naturalmente. Alla faccia della Brexit.
CronacaMaturità 2017, tutti gli errori e strafalcioni degli studenti