Palermo, 11 luglio 2024 – Con l’accusa di associazione mafiosa aggravata e ricettazione, il gup di Palermo Clelia Maltese ha condannato a 14 anni di carcere Rosalia Messina Denaro, sorella del boss Matteo, arrestato il 16 gennaio 2023 dopo una latitanza trentennale e morto nel settembre scorso per un male incurabile.
“Aiutò il fratello nella latitanza”
Il processo si è svolto con il rito abbreviato. Secondo l'accusa avrebbe aiutato per anni il fratello a sottrarsi alla cattura e avrebbe gestito per suo conto la "cassa” della “famiglia” mafiosa e la rete di trasmissione dei 'pizzini’, consentendo così al capomafia di mantenere i rapporti con i suoi uomini durante la sua lunga latitanza.
L’accusa aveva chiesto 20 anni
L'accusa – sostenuta dai pm Giancluca De Leo e Pierangelo Padova nel processo col rito abbreviato – il 29 marzo scorso aveva
chiesto la condanna a 20 anni di carcere per Rosalia Messina Denaro, sorella maggiore del padrino, arrestata nel marzo 2023, poche settimane dopo il blitz in cui "Matteo" fu sorpreso e arrestato dal Ros alla clinica La Maddalena di Palermo.Gli errori di Rosalia e l’arresto del boss
Dalle indagini – coordinate dal procuratore Maurizio de Lucia, dall'aggiunto Paolo Guido e dai sostituti Padova e De Leo – emerge la "figura" di Rosalia, quale "alter ego" del fratello: è lei la custode dei suoi segreti. Ma è da lei che partono le indagini che porteranno all'arresto del boss. In casa sua infatti il Ros, entrato per piazzare alcune microspie, rinviene alcuni appunti contenenti, tra l'altro, la condizione clinica di Messina Denaro e la scoperta della sua grave malattia. Un "errore" che costerà la libertà al fratello e successivamente a Rosalia stessa.