Giovedì 21 Novembre 2024
Erika Pontini
Cronaca

Caso Falcinelli, la battaglia legale. Pronto a entrare in scena il legale di George Floyd

L’afroamericano ucciso dagli agenti nel 2020: l’avvocato è un italoamericano. La mamma del 25enne di Spoleto vuole affidargli la difesa del figlio. Il Consolato italiano ha fatto da tramite: l’obiettivo è avere giustizia

Roma, 8 maggio 2024 – Potrebbe essere Antonio Romanucci, il legale italo-americano (la famiglia è originaria di Ascoli Piceno) del caso George Floyd ad assistere Matteo Falcinelli nella causa contro gli agenti di polizia di Miami. Esperto in diritti civili Romanucci avrà nelle prossime ore (la differenza di fuso tra l’Italia e Miami è di 6 ore, ndr) un colloquio preliminare con Vlasta Studenicova, la madre dello studente italiano arrestato Miami (VIDEOe sottoposto all’hogtied restraint nella cella di transito della stazione di polizia di North Miami Beach, prima di essere portato in cella.

A contattare lo studio legale di Chicago è stato il Consolato italiano in Florida che sta assistendo la famiglia in questa difficile e dolorosa battaglia per la verità. Floyd, 46enne afroamericano fu soffocato a morte durante l’arresto con la manovra del ginocchio sul collo, la stessa alla quale è stato sottoposto Matteo. E a nulla valse la voce flebile e disperata dell’uomo ("non respiro") per allenatare la presa. Un caso che incendiò l’America nel 2020, scatenando l’indignazione di milioni di americani e manifestazioni di proteste in nome del movimento per i diritti dei neri Black Lives Matter.

Intanto emergono altri dettagli dell’arresto e della liberazione su cauzione di Matteo (poco meno di 4mila dollari) che, nei prossimi giorni (a metà maggio) rientrerà in Italia con la madre per essere sottoposto ad alcune visite mediche e, una volta su suolo italiano, vorrà raccontare lo strazio che ha vissuto. Al tribunale di Miami è stato depositato un secondo rapporto di polizia, firmato dai colleghi dei primi due agenti intervenuti davanti allo strip bar dove la notte tra il 24 e il 25 febbraio scorso Falcinelli fu arrestato per resistenza, violazione di domicilio e opposizione all’arresto senza violenza, dopo essere stato buttato fuori dal locale.

"Siamo arrivati in emergenza in quanto gli ufficiali di polizia avevano bisogno di assistenza", è scritto. Altri quattro agenti si precipitano sul posto per ’contenere’ uno studente di 25 anni che chiedeva indietro i suoi cellulari (sottratti-rimasti) all’interno del club, come emerge chiaramente dalla bodycam dei poliziotti. "Quando entrambi gli ufficiali di polizia sono entrati in contatto con Matteo lui ha detto – è scritto nel report – che voleva indietro i suoi 500 dollari dal locale perché li aveva spesi lì dentro". Nelle immagini, audio-video, non c’è traccia della richiesta di denaro. Nel rapporto ufficiale i polziotti sottolineano anche che il carcere, il Tgk Center, non ha accettato il detenuto per le lesioni riportate e quindi hanno chiesto che venisse prima portato in ospedale, al Jackson Memorial Hospital. È stato in quel momento che – secondo quanto emerge da un altro video – Falcinelli ha tentato di opporsi per paura di ’morire’.

"Questo mi ammazza", avrebbe riferito in relazione alla presenza di uno degli agenti che, poco prima, lo avevano sottoposto alle violenze al Miami Date County Fire Rescue. Quando è arrivato in carcere però Falcinelli si è trovato nell’impossibilità di mettersi in contatto con i familiari perché non gli sono state consentite chiamate internazionali. Di lì – come aveva confidato a Qn – il terrore di non uscire mai più e la sensazione di sentirsi abbandonato. Era stato un bond agent, l’addetto di una delle agenzie che negli States pagano su garanzia, la cauzione per liberare i detenuti, a prestarsi a telefonare al fratello e alla madre per informarli che si trovava in prigione. Perché per uno studente straniero nemmeno le agenzie sono pronte a pagare la liberazione. Lo hanno fatto i compagni del college.