Giovedì 3 Ottobre 2024
ELENA G. POLIDORI
Cronaca

L’appello di Mattarella: “Tutelare l’editoria a garanzia di libertà”

Il presidente della Repubblica alle agenzie di stampa europee: concorrere tutti al bene dell’informazione

Roma, 3 ottobre 2024 – Fare luce dove è buio, perseguendo l’interesse generale attraverso la pubblicazione di notizie verificate. È questo, per il capo dello Stato Sergio Mattarella, l’obiettivo principale delle fonti primarie dell’informazione. E la democrazia si nutre di verità e consapevolezza del presente che l’informazione di qualità garantisce come “diritto irrinunciabile dei cittadini”.

Sergio Mattarella, presidente della Repubblica
Sergio Mattarella, presidente della Repubblica

"La libertà e il pluralismo dei media – ha detto Mattarella, incontrando le agenzie di stampa europee – garantiscono il pieno dispiegarsi di alcuni dei diritti irrinunciabili per la democrazia e la misurazione della sua qualità: il diritto alla libertà di espressione e di informazione. L’informazione libera, indipendente e plurale è un diritto dei cittadini, un dovere per tutti esigerla. È l’antidoto per contrastare fenomeni manipolativi”. Anche per questo, secondo il presidente, “la sostenibilità delle imprese editoriali è essa stessa garanzia di libertà per la realizzazione del bene informazione. Coloro che scommettono sul bene informazione e coloro che ogni giorno con responsabilità lo realizzano, sono attori che svolgono un servizio irrinunciabile alla comunità”.

Dunque, il contrasto alle fake news passa attraverso il controllo delle fonti e delle notizie, ora che “nuovi protagonisti globali” intervengono “nella dimensione dell’informazione, con la pretesa di definire standard di accesso e linee guida a prescindere dalle legislazioni poste a tutela della integrità del settore”, ha aggiunto il capo dello Stato. “Rischi – ha avvertito Mattarella – che si aggiungono alle mai abbandonate tentazioni di poteri pubblici di fissare a loro volta limiti agli spazi di libertà di informazione, piuttosto che proporsi doverosamente di garantire e sostenere quei medesimi spazi di libertà”.

E qui il pensiero va alla guerra in Ucraina dove l’aggressore russo si avvale “di armi ibride giocate sul terreno delle fake news dirette alle opinioni pubbliche dei Paesi democratici per manipolarle. È un sovrappiù di responsabilità per le agenzie di stampa il compito di restituire verità contro le azioni di propaganda che puntano ad adulterare i fatti e a intossicare così le coscienze” ha concluso. ​​​​​​

Infine, un quadro sui cambiamenti del sistema informativo, che “vive una fase di forti cambiamenti in ragione delle repentine innovazioni tecnologiche che hanno mutato la stessa fruizione delle notizie da parte dei cittadini, rivoluzionando tempi e gli stessi controlli sulla loro accuratezza. La trasformazione digitale interessa ogni aspetto della nostra vita. Non vi è dubbio che offra straordinarie opportunità. Al contempo la sfida per le nostre società democratiche è quella di evitare che l’accelerazione dei mutamenti comporti la regressione di diritti fondamentali derivanti da quell’unità di valori, indivisibili e universali, sulla quale si fonda l’Unione europea”.