Lunedì 16 Settembre 2024

Mattarella: "Disagio giovanile grande e urgente questione nazionale"

Il presidente è intervenuto al Convitto nazionale di Cagliari per l'inaugurazione dell'anno scolastico a Cagliari

Roma, 16 settembre 2024 - "Il disagio giovanile è una grande e urgente questione nazionale" ha sottolineato detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Convitto nazionale di Cagliari per l'inaugurazione dell'anno scolastico dove è intervenuto assieme al Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, trasmessa in diretta su Rai Uno. Mattarella e Valditara sono stati accolti dagli applausi. La cerimonia ha preso il via dopo l'Inno di Mameli, poi il presidente ha salutato in dialetto sardo i presenti: "Ringrazio totu sa genti sarda". Il capo dello Stato ha esordito, prima del suo discorso, ringraziando in particolare le atlete isolane medaglie d'oro alle Olimpiadi francesi, Alessia Orro e Marta Maggetti.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico a Cagliari
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico a Cagliari

Disagio giovanile questione nazionale

"Il disagio giovanile è una grande e urgente questione nazionale, che va affrontata con tutto l'impegno e i mezzi a disposizione. Senza indulgenze o lassismi, che sono peraltro diseducativi, ma senza nemmeno nutrire l'illusione che tutto possa essere risolto attraverso un'ottica esclusivamente securitaria", ha affermato Mattarella.

Lo smartphone è uno strumento, non la vita

"Non possiamo e non dobbiamo abbandonare i ragazzi a una chiusura solitaria, in un mondo dominato dalla tecnologia in cui talvolta rischiano di essere imprigionati. Lo smartphone è uno strumento che aiuta nella vita quotidiana, ma non è, non rappresenta la vita, che è molto più complessa, ricca, emozionante. Non possiamo correre il rischio che lo strumento tecnologico, in continua evoluzione, assorba la quasi totalità delle attenzioni, delle relazioni, della vita", altro tema caro al presidente.

La scuola è una strada su cui camminare insieme

"La scuola riparte. E con essa ripartono speranze ed emozioni, si riallacciano amicizie, si fanno nuovi incontri. Il ritmo scolastico scandisce da sempre il calendario delle famiglie e rappresenta un momento di grande importanza per la vita dell'intera comunità nazionale", ha detto Mattarella rivolgendosi ai ragazzi. "L'avvio dell'anno scolastico si ripete alla fine di ogni estate, ma in realtà è un momento sempre nuovo. Le ragazze e i ragazzi sono cresciuti, nel fisico e nella mente. Sono cambiati. I loro insegnanti, vecchi e nuovi, hanno arricchito le loro esperienze, si sono posti nuovi e più ambiziosi traguardi. Anche la società è andata avanti, tra problemi annosi e sfide del tutto nuove. La scuola è movimento. Non si ferma. E' una strada su cui camminare insieme, giovani e adulti. E' palestra, innanzitutto, di vita. Per le conoscenze, indispensabili, che trasmette. Per i valori, preziosi, che propone: fiducia, responsabilità, dialogo, accoglienza, rispetto. Trasmette cultura e conoscenza, forma professionalità e competenze, sempre più necessarie in un mondo che reclama, sempre più, sapere e preparazione".

L'educazione fondamentale per la vita della Repubblica

"Talvolta, questo nostro tempo dominato dall'assillo del presente, del qui e ora, rischia di far dimenticare che l'impegno educativo rappresenta un pilastro fondamentale della vita della Repubblica. Dalla qualità del sistema educativo dipende strettamente il futuro della nostra società. A esso vanno dedicate indispensabili risorse adeguate, e idee, cura, attenzioni. La scuola non è una bolla, un recinto, un mondo a parte. Ma un organismo che vive nella società e concorre al suo progresso", ha ricordato il capo dello Stato durante la cerimonia.

Bullismo e cyberbullismo sono intollerabili

"Abbiamo ascoltato con profonda emozione, la testimonianza, il dialogo tra la signora Manes e il giovane attore che impersona suo figlio Andrea, vittima innocente di cyberbullismo. Ringrazio ancora la signora Manes per il suo impegno educativo, che ha dato una svolta condivisa al suo immenso dolore. Purtroppo, nonostante i tanti sforzi, bullismo e cyberbullismo sono tuttora diffusi tra i nostri giovani. Occorre rinnovare un'azione rivolta a reprimere e anzitutto a prevenire, incidendo sulle cause profonde – frustrazione, mancanza di modelli positivi, paura del futuro - che provocano momenti così gravi e inaccettabili. Non possiamo più chiudere gli occhi di fronte a tanti fatti di cronaca, a tanti episodi di varia gravità ma tutti intollerabili", ha esortato Mattarella.

L'omaggio a Ciampi

Infine l'omaggio alla memoria di Carlo Azeglio Ciampi, sottolineato dal caldo e lungo applauso della platea. Mattarella ha chiuso così il suo intervento per la cerimonia di avvio dell'anno scolastico che "è stata organizzata per la prima volta - ha ricordato - dal presidente Ciampi". "Oggi ricorrono gli otto anni dalla sua morte", ha aggiunto il Capo dello Stato tra gli applausi.