Martedì 12 Novembre 2024
RICCARDO JANNELLO
Cronaca

Mattarella ai politici. "Caldo record e catastrofi. Non c’è tempo da perdere". Altri 5 capi di Stato con lui

L’allarme lanciato dai presidenti: effetti devastanti, il futuro per i nostri figli è a rischio. Anche il Papa sprona da Lisbona per "azioni urgenti". Intanto il Mediterraneo ribolle.

Mattarella ai politici  "Caldo record e catastrofi  Non c’è tempo da perdere"  Altri 5 capi di Stato con lui

Mattarella ai politici "Caldo record e catastrofi Non c’è tempo da perdere" Altri 5 capi di Stato con lui

Se la massima autorità spirituale dei cattolici e quelle politiche di cinque Stati che si affacciano sul Mediterraneo lanciano un allarme così forte lo stesso giorno vuol dire che il cambiamento climatico in corso è molto grave e troppo spesso sottovaluto. Papa Francesco da Lisbona fa appello al milione di ragazzi che partecipano alle Giornate mondiali della gioventù: "Siete la generazione che può vincere la sfida del clima. È drammaticamente urgente prenderci cura della casa comune, ma ciò non può essere fatto senza una conversione del cuore e un cambiamento della visione antropologica alla base dell’economia e della politica".

Da parte sua il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – coi colleghi Marcelo Rebelo de Sousa (Portogallo), Zoran Milanovic (Croazia), Katerina Sakellaropoulou (Grecia), George Vella (Malta) e Natasa Pirc Musar (Slovenia) –, ha rivolto un appello all’Unione Europea, agli altri Stati che si bagnano sul Mare Nostrum e alla comunità internazionale perché il tema del clima sia in cima a ogni agenda politica come già richiesto dall’Onu. "In un clima di ebollizione globale – dice la nota del Quirinale – il Mediterraneo è gravemente colpito e a rischio immediato non soltanto di scarsità di acqua ed elettricità, ma anche di inondazioni, diffuse ondate di calore, incendi e desertificazione. I fenomeni naturali estremi stanno distruggendo l’ecosistema e minacciando il nostro stile di vita quotidiano". Basta coi compromessi "politici ed economici", dicono i capi di Stato, l’impegno deve essere collettivo per "adottare politiche concrete e sensibilizzare l’opinione pubblica, educare e ispirare in tutti l’etica della responsabilità ambientale. Non solo per il presente, ma anche per il futuro dei nostri figli e delle generazioni che verranno". L’appello parla di "dimensioni esplosive" e lo dimostra ciò che sta accadendo nel nostro Paese dal punto di vista del meteo, direttamente legato alle condizioni del Mediterraneo: nei giorni scorsi le rilevazioni ufficiali della comunità scientifica internazionale hanno segnato il record di temperatura mediana giornaliera dell’acqua: 28,71 gradi, che supera il precedente del 23 agosto 2003 che era di 28,25 gradi, in quello che fu un anno del tutto record. Ma quello che stupisce è che questa temperatura è stata quest’anno raggiunta ben prima e che i picchi registrati lungo le coste italiane parlano anche di 31-32 gradi contro i 26 di media che già ci facevano considerare l’acqua "calda". Non può essere una consolazione che la temperatura dell’oceano Atlantico nel sud della Florida, a Mantaee Bay, abbia raggiunto i 38,33 gradi con un rischio molto pesante per la barriera corallina. Il Mediterraneo aveva già toccato punte elevate nella sua porzione occidentale a giugno, adesso il calore si è espanso verso l’Italia e la Grecia.

"Il rosso con cui il nostro mare è rappresentato sulle mappe – spiega Lorenzo Tedici, meteorologo di ilmeteo.it – è direttamente proporzionale al tempo che si sta sviluppando. Questo calore latente fa evaporare l’acqua vicino alle coste; l’arrivo delle perturbazioni crea nubifragi che possono essere molto forti, come quelli previsti sulle Marche". Intanto ieri il Senato ha dato il primo via libera al decreto caldo col quale si tutelano i lavoratori in caso di emergenza climatica e in termini di versamento. I sì sono stati 86, 47 i no, 4 gli astenuti. Ora l’esame passa alla Camera.