Giovedì 14 Novembre 2024

Coronavirus e mascherine, Arcuri: "Punire chi specula. Il prezzo? Supera 10 volte i costi"

Continua lo scontro sui presidi a mezzo euro. E intanto il gruppo Crai ritira la vendita: "A noi costano di più". Gualtieri: "Da gennaio 2021 Iva a regime al 5%"

Coronavirus, mascherine (ImagoE)

Coronavirus, mascherine (ImagoE)

Roma, 29 aprile 2020 - Alle soglie della fase 2, l'emergenza Coronavirus si declina anche sui costi delle mascherine. E dopo la scelta d'imporre il prezzo del mezzo euro, continua lo scontro tra aziende e governo, tra la necessità di fare profitti e quella di calmierare i costi per i cittadini. E c'è chi, come il gruppo Crai, ritira la vendita delle mascherine perché sono pochi i 50 cent. Intan to il ministro dell'Economia

FOCUS / Quando una mascherina costava 8 centesimi

Ma circa la carenza di mascherine, il commisario Arcuri in video-audizione alla Camera precisa: "La gente dice che non ha mascherine? Io più che darle alle categorie indicate e alle farmacie non posso fare. Il commissario non distribuisce mascherine ai cittadini, deve metterli in condizione di comprarle al prezzo più conveniente possibile". E avverte: "Ho chiesto che vengano previste delle sanzioni per chi, malgrado la norma, vende le mascherine a un prezzo più alto". 

Il tema riguarda tutti, visto che in molti - come il governatore dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini - tornano sull'obbligo delle mascherine.

Arcuri: il prezzo è 10 volte superiore ai costi 

Il commissario Domenico Arcuri in video audizione alla Camera, fa una breve cronistoria: "Durante i primi giorni della crisi il prezzo delle mascherine, di 8 centesimi prima dell'emergenza, era arrivato almeno a 5 euro. Non esisteva una produzione nazionale di beni considerati marginali e diventati di consumo primario".  Sulla questione del prezzo calmierato a 0,50 centesimi, Arcuri interpreta così le polemiche: "Ci sono gli strepiti dei pochi danneggiati e il silenzio dei tanti cittadini avvantaggiati, ma che non hanno voce mediatica al contrario dei primi". "Il costo di produzione della mascherina - spiega ancora Arcuri - è di 5 centesimi secondo le nostre analisi: il prezzo di mezzo euro è dieci volte superiore al costo di produzione".

Arcuri ha ricordato che il prezzo di 50 centesimi "è stato fissato sulla base di alcuni parametri: cinque aziende ce ne stanno già fornendo, e arriveranno a darcene 660 milioni, a un prezzo di 0,38 euro. E' possibile che alcune aziende abbandonino l'idea di riconvertirsi perché non trovano il prezzo compatibile con lo startup delle loro attività, ma noi abbiamo fissato solo il prezzo massimo di vendita, non il prezzo massimo di acquisto. L'obiettivo di calmierare non è ostile a quello di assicurare che una filiera produttiva italiana vada a sostituire quella estera".

Le mascherine per le Regioni

"Le Regioni hanno già in deposito sul territorio 47 milioni di mascherine fornite da noi, più di quante ne utilizzano - sottolinea poi Arcuri - Gli uffici del commissario hanno quattro depositi di stoccaggio dei materiali da distribuire a seconda delle necessità".

Crai: 50 cent? A noi costano di più

Intanto il Gruppo Crai - Crai, Pellicano, Caddy's, IperSoap, Pilato, Proshop, Risparmio Casa, Saponi e Profumi, Shuki e Smoll - è passato dalle polemiche ai fatti e ha annunciato che "si vede costretto a ritirare dalla vendita, dai negozi del Gruppo, le mascherine chirurgiche" a causa del prezzo imposto massimo di 50 centesimi. "Siamo nell'impossibilità - si afferma - di vendere le mascherine a un prezzo inferiore al loro costo di acquisto. Confidiamo che il governo voglia risolvere al più presto tale situazione". 

Iva al 5%

Il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri annuncia: "Per sostenere le spese dei cittadini e delle imprese per l'acquisto di presidi e dispositivi sanitari di protezione individuale esenteremo integralmente dall'Iva le cessioni di questi beni per tutto il 2020 e a regime dal 1 gennaio 2021 ridurremo l'aliquota Iva al 5%".

Accordo con le Farmacie

Sarà siglato, nel giro di pochi giorni, un accordo per garantire la fornitura a farmacie e parafarmacie delle mascherine chirurgiche. Arcuri ha anche assunto l'impegno di distribuire dispositivi di protezione destinati ai farmacisti operanti nelle farmacie e nelle parafarmacie. 

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