Giovedì 31 Ottobre 2024

Marmolada, il ghiacciaio sta morendo. "Non ha più di 15 anni"

L'allarme è dei geografi e glaciologi dell'Università di Padova, che confermano il monitoraggio di Legambiente

Il ghiacciaio della Marmolada durerà solo altri 15 anni (Ansa)

Il ghiacciaio della Marmolada durerà solo altri 15 anni (Ansa)

Padova, 31 agosto 2020 - Allerta clima per il giacciaio della Marmolada, che potrebbe 'morire' entro 15 anni. La riduzione delle emissioni di Co2 indotta dalla pandemia di coronavirus è una buona notizia per il clima planetario, ma è poca cosa per invertire un trend che sembra essere ormai fuori controllo. La conferma arriva dalle misurazioni annuali al ghiacciaio della Marmolada condotte da geografi e glaciologi dell'Università di Padova.  "Il ghiacciaio negli ultimi 70 anni ha ormai perso oltre l'80% del proprio volume passando dai 95 milioni di metri cubi del 1954 ai 14 milioni attuali - afferma Aldino Bondesan, coordinatore delle campagne glaciologiche per il Triveneto - e le previsioni di una sua estinzione si avvicinano sempre di più: il ghiacciaio potrebbe avere non più di 15 anni di vita". 

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Le misurazioni del ghiacciaio

Le misure sono state condotte negli ultimi 15 anni da Mauro Varotto, Responsabile scientifico del Museo di Geografia dell'Università di Padova. "La superficie del ghiacciaio - osserva Mauro Varotto - è passata dai circa 500 ettari stimati da Richter nel 1888 ai 123 ettari del 2018. Dal 2010 al 2020 la fronte è arretrata in media di 10 metri l'anno sui 9 segnali di misura. Se estendessimo il trend di riduzione di superficie degli ultimi 100 anni (3 ha/anno), la fine del ghiacciaio è fissata per il 2060; se consideriamo il trend di contrazione degli ultimi 10 anni (5 ha/anno), la fine viene anticipata al 2045; ma il trend degli ultimi 3 anni è ancora più allarmante (9 ha/anno) e potrebbe portare alla scomparsa di buona parte del ghiacciaio già nel 2031".

Il ghiacciaio della Marmolada sta morendo (Dire)
Il ghiacciaio della Marmolada sta morendo (Dire)

Monitoraggio di Legambiente

Risulati molto simili (solo un filo più ottimisti) vengono dal monitoraggio effettuato nella quarta tappa della Carovana dei ghiacciai di Legambiente sulla Marmolada, tra Veneto e Trentino Alto Adige. Tra il 1905 e il 2010 ha perso più dell'85% del suo volume e lo spessore è passato da 50 a pochi metri. Nell'ultimo decennio si è assistito a un'accelerazione dei fenomeni della fusione glaciale e  la tendenza che sino al 2000 consentiva di prevedere un esaurimento nell'arco di un secolo si è successivamente modificata, tanto da far presagire la scomparsa del ghiacciaio entro i prossimi 20 o 30 anni. 

Nel corso delle osservazioni sono stati osservati gli effetti di valanghe, crolli e colate detritiche rapide, risultato della recente denudazione dei versanti e dei fenomeni atmosferici estremi che hanno colpito la regione dolomitica. "Le rigorose previsioni degli esperti sulla repentina scomparsa del ghiacciaio ora più che mai dovrebbero indurre a scelte innovative di sviluppo locale con forti azioni di mitigazione e adattamento per il turismo invernale come per tutti gli altri ambiti", dice Legambiente, che ha presentato ieri i risultati a Malga Ciapela, nel Comune di Rocca Pietore (Belluno), nel corso di una conferenza stampa con Vanda Bonardo, responsabile Alpi Legambiente, Marco Giardino e Aldino Bondesan del Comitato glaciologico italiano, Luigi Lazzaro, presidente Legambiente Veneto, e Mauro Valt di Arpa Veneto.