Trento, 3 luglio 2023 – Crollo della Marmolada: oggi è l’anniversario. Domenica 3 luglio 2022, alle 13.43, si staccarono 63.300 metri cubi di ghiaccio. Il crollo provocò una valanga che travolse numerose cordate che stavano scendendo dalla montagna, le vittime furono 11.
Già ieri, con una messa in vetta, ai 3.343 metri di Punta Penia, sono stati ricordati i morti.
Chi erano le 11 vittime
Non ebbero scampo quel giorno Emanuela Piran, Gianmarco Gallina, Davide Miotti, Erica Campagnaro, Nicola Zavata, Filippo Bari, Paolo Dani, Tommaso Carollo, Liana Bertoldi, Pavel Dana, Martin Ouda.
I loro famigliari si sono uniti nella preghiera a mille metri più sotto, al passo Fedaia, in collegamento video.
Il giorno della memoria
Oggi alle 11 la commemorazione ufficiale, da parte del Comune di Canazei e della Provincia di Trento. L’arcivescovo Lauro Tisi concelebrerà una messa, ai piedi del ghiacciaio, se il meteo lo permetterà (altrimenti in chiesa a Canazei).
Sopra il Rifugio Cima Undici sarà inaugurato un luogo della meditazione, con una targa, una statua della Madonna e una panchina. Sarà presente anche un gruppo di giovani vicentini, amici di alcuni scialpinisti scomparsi, per lanciare l’Associazione “Un luogo in cui tornare”. Presente il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, per ribadire insieme al sindaco Giovanni Bernard che la Marmolada, come tutte le montagne, deve rimanere aperta.
Fugatti: “La montagna deve rimanere aperta”
“Oggi - ha dichiarato Fugatti - la Provincia è impegnata nei monitoraggi con sistemi avanzati per indagare la presenza di acqua liquida nel ghiacciaio, ma la montagna deve continuare ad essere vissuta. Le precauzioni sono necessarie, ma diciamo no alle ideologie: le precauzioni sono necessarie, ma allo stesso tempo le montagne non possono essere chiuse”.
Un anno fa il ghiacciaio presentava numerosi crepacci ormai aperti e niente neve da pare da copertura. Il rumore dei ruscellamenti si faceva ben sentire. “Oggi c’è ancora neve dai 2.700 metri in su - riferisce don Franco Torresani, salito ieri per celebrare la messa -. Rari i crepacci che si stanno aprendo. Ma il processo di fusione è già in atto, perché le temperature di stanno alzano”.