Trento, 3 luglio 2023 – Luca Miotti, 54 anni, nel crollo della Marmolada, il 3 luglio 2022, ha perso il fratello Davide, 51enne, e la cognata Erica Campagnaro, 44 anni. Risponde al telefono mentre sta arrivando alla giornata del ricordo.
“Non mi arrendo all’imprevedibilità”
“Non mi arrendo alla logica dell’imprevedibilità – ripete Luca Miotti -. Sono sempre più convinto che qualcuno non abbia fatto bene il proprio lavoro”. L’inchiesta però è stata archiviata... “Continuo a pensare – insiste il fratello di Davide – che si dovesse fare prevenzione per quello che tanti glaciologi affermavano, e cioè che anche la Marmolada è una montagna malata. Si sapeva che sarebbe accaduto qualcosa di molto grave, non si sapeva quando”.
“La montagna deve rimanere aperta ma...”
Il presidente della Provincia Maurizio Fugatti ha dichiarato: la montagna deve rimanere aperta. Cosa ne pensa? “Sono perfettamente d’accordo, sono contrario alla logica della chiusura delle vette. Semplicemente la Marmolada va messa in sicurezza, questo è un obbligo delle istituzioni pubbliche”.
"Cosa vuol dire mettere in sicurezza la Marmolada”
Ma che cosa significa nel concreto mettere in sicurezza la montagna? “Tenere conto di quello che hanno dichiarato i glaciologi – è il pensiero di Luca Miotti -. La Marmolada a causa del cambiamento climatico perde altezza e spessore. Quindi da aprile a giugno 2022, con le temperature fortemente anomale, le istituzioni avrebbero dovuto disincentivare o addirittura impedire l’accesso”.
Il monito di Messner sulla preparazione
Il re degli ottomila Reinhold Messner però ha ricordato: non esiste montagna sicura, chi la frequenta si deve preparare… “Ma basta mettere delle indicazioni, sconsigliare o anche proprio impedire l’accesso nelle ore più calde – ribatte il fratello di Davide -. Ricordiamoci che il crollo della Marmolada è avvenuto il 3 luglio alle 13:43, quindi nell’ora di massimo innalzamento delle temperature. Io non mi arrendo”.