I Cavalieri del Lavoro interpreti della funzione sociale dell’impresa, il lavoro come mezzo di integrazione e l’Italia che torna a crescere nel Pil, nell’occupazione e nei contratti a tempo indeterminato. Sergio Mattarella parla di economia in occasione della cerimonia di consegna delle onorificenze ai 25 Cavalieri del Lavoro nominati il 2 giugno scorso. Tra loro spicca Marina Berlusconi, che dedica questo riconoscimento al padre, "che nel 1977 ricevette lo stesso titolo. Silvio Berlusconi resterà per sempre “il Cavaliere”".
GLI ALFIERI
Mattarella consegna anche un attestato d’onore agli Alfieri del Lavoro, ovvero a 25 studenti che hanno terminato la scuola superiore con il massimo dei voti, e i distintivi d’oro ai Cavalieri d che appartengono all’Ordine da 25 anni. "Vorrei dire ai giovani: prendetevi il futuro. Non è un gesto di egotismo. Al contrario, è risposta all’appello alla responsabilità e all’impegno", dice, per poi segnalare che l’ingresso dei giovani nel mondo della produzione rispetto alla media dell’Ue "è di 13 punti percentuali a danno dei giovani italiani. Questo squilibrio accresce i rischi di emorragia verso l’estero di energie preziosissime. Non sono gli egoismi e le chiusure a promuovere e governare crescita e progresso".
LA CRESCITA DELL’ITALIA
E IL PNRR
L’Italia però è tornata a crescere, aggiunge il presidente: "Se consideriamo gli ultimi cinque anni, il Pil nazionale è aumentato percentualmente più di quelli francese e tedesco. Irragionevole non venga notato dalle agenzie di rating nel valutare prospettive e affidabilità dell’economia italiana". Anche se le istituzioni devono "colmare ritardi accumulati nel tempo: a cominciare dalla produttività, dal funzionamento della pubblica amministrazione, dalle riforme necessarie per far crescere le opportunità. Il Pnrr è un’occasione straordinaria e, come tale, va colta appieno".
LO SVILUPPO SOSTENIBILE
E IL NUOVO WELFARE
Poi il presidente chiede all’Ue di "integrare meglio l’economia europea, con l’unione bancaria, una politica comune di bilancio, investimenti per l’innovazione", affinché il Vecchio Continente diventi "un modello produttivo e di sviluppo sostenibile a livello globale". E alla politica chiede "un nuovo welfare che sappia confermare l’universalità dei diritti sociali affermati dalla Costituzione", mentre il lavoro "è uno strumento di integrazione e penso ai tanti immigrati e alle necessità del mondo produttivo".
NEL NOME DEL PADRE
Marina Berlusconi invece, dopo i ringraziamenti di rito a Mattarella, torna a ricordare il padre: "Sono passati più di quarant’anni, ma ricordo come fosse ieri quella giornata a Roma in cui mia madre, io e mio fratello Pier Silvio lo accompagnammo alla cerimonia per questa onorificenza: ero una bambina, e quel momento resterà per sempre nel mio cuore". Poi ringrazia "tutte le persone che lavorano nel Gruppo Mondadori e più in generale in Mediaset e in tutto il Gruppo Fininvest. Questo cavalierato è anche per loro e con loro desidero condividerlo, perché è un riconoscimento al loro impegno, alla loro energia, alla loro passione". Al termine della cerimonia posa insieme a Gianni Letta e con il marito Maurizio Vanadia si concede alle strette di mano e ai selfie: "Mio padre era simpatico con tutti. È e resterà per sempre “il Cavaliere”".