Milano, 23 aprile 2015 - "Quello guidato da Renzi mi sembra molto più un governo di parole che un governo di parola". Marina Berlusconi, intervistata dall'Ansa, ha spaziato dai temi di governo, alla giustizia, alla presunta trattativa per la cessione di una quota del Milan. "Promesse fin troppe, impegni mantenuti poco o nulla. Anche se come imprenditore ho l'obbligo di ottimismo, 'non c'è da star sereni'", spiega il presidente di Mondadori e Fininvest.
"Quest'anno l'esecutivo prevede una crescita dello 0,7%, dietro di noi nell'area euro c'è solo Cipro, non mi sembra un risultato esaltante", continua Marina Berlusconi. "Bisogna vedere come evolverà la crisi greca", dice poi sulla situazione economica generale il presidente di Fininvest e Mondadori, "ma mi pare che, a livello generale, dal quantitative easing della Bce, con il crollo del cambio euro-dollaro, fino al calo del prezzo del petrolio, si stiano creando opportunità uniche. Opportunità per le quali l'Italia non ha meriti e che non dureranno in eterno. Per approfittarne appieno ci vorrebbe in primo luogo un governo all'altezza della situazione, che faccia quello che è necessario. La ricetta è sempre la stessa: veri sgravi fiscali finanziati da veri tagli alla spesa, liberalizzazioni, sburocratizzazione, riforme", aggiunge.
"Un Paese in cui non funziona la giustizia è un Paese che non funziona", commenta la vicenda del 'processo Ruby' terminata nell'assoluzione definitiva del padre Silvio. "Un processo senza prove e senza reato", aggiunge.