Mercoledì 4 Dicembre 2024
GRAZIANO MASPERI
Cronaca

Omicidio di Parabiago: chi è Marcello Trifone, il rampollo decaduto amante di Adilma arrestato per il delitto

Era legato all’azienda Sft, che per decenni è stata un punto di riferimento sul territorio, fino al crac del 2018 che ha lasciato senza lavoro un centinaio di persone

STF1

La ditta Stf di Magenta fu fondata dal siciliano Franco Trifone nel 1937

C’è anche il cinquantunenne di Magenta Marcello Trifone tra gli arrestati per l’omicidio di Fabio Ravasio. Un nome noto sul territorio, associato alla storica ditta Stf, fallita nel 2018. Le indagini rivelano che su quella Opel Corsa che ha travolto e ucciso Ravasio a Parabiago, guidata da Igor Benedito, figlio 25enne di Adilma Pereira Carneiro, c’era anche lui.

Una notizia che ha scosso la città, già provata per la scomparsa di Ravasio, conosciuto per il suo carattere cordiale, che a Magenta lavorava da anni. Sulla saracinesca del negozio Mail Boxes di via Manzoni, di cui era titolare Fabio Ravasio insieme a un socio, c’è ancora il cartello di chiuso per lutto. Ma chi è Marcello Trifone? Ha avuto una relazione proprio con Adilma, terminata nel peggiore dei modi. Hanno convissuto in una villa in via Walter Tobagi, di proprietà di Trifone, poi venduta qualche anno fa. Aveva perso tutto, Marcello, i beni che aveva si erano volatilizzati.

Era stato adottato in giovanissima età da Giacomino Trifone, entrando così a far parte di una delle famiglie che contano nel Magentino, a capo di un impero creato da Franco Trifone, originario della Sicilia. Il piccolo Marcello cominciò le scuole medie dai padri Somaschi, poi l’ingresso in ditta dove non ha mai ricoperto incarichi importanti. Il suo carattere difficile era emerso precocemente e veniva impiegato, più che altro, nelle mansioni semplici. Marcello era però uno degli eredi e possedeva una parte delle quote. Finché le cose andavano bene, la vita gli sorrideva.

Poi è arrivato l’incontro con Adilma, l’amore, le prospettive di poter costruire una vita insieme. Ma col passare del tempo tutto è finito e la storia si è conclusa anche con un tracollo economico. Niente più villa, niente più beni di lusso. Marcello viveva in una modesta abitazione nel Magentino. Tutto finito, come è arrivata all’epilogo anche la storica Stf, dopo il crac che ha lasciato un centinaio di persone senza lavoro, finito anche sotto la lente della Guardia di finanza. Sembrava che la relazione con Adilma fosse tramontata. Invece eccola ricomparire, con lui che partecipa a un incontro per preparare l’omicidio. E, dopo il delitto, le frasi che lo inchiodano. Lei lo incalza con una telefonata. “Tu avevi i guanti?”, chiede. E lui risponde: “Guidava Igor e i guanti li aveva lui”. Lei incalza: “Ma la porta del passeggero l’hai toccata?”. E lui: “Ma sai quante volte sono salito su quella macchina li? Eh si, per aprire la porta si”.