Giovedì 6 Marzo 2025
REDAZIONE CRONACA

Il giallo di Mara Favro: fratture post mortem nelle ossa trovate in Val di Susa

Gettata nel dirupo da morta? Dalle indagini emergono elementi compatibili con questa ipotesi. Si attendono i risultati del Dna

Mara Favro in una foto di 'Chi l'ha visto'

Mara Favro in una foto di 'Chi l'ha visto'

Torino, 5 marzo 2025 – Sono di Mara Favro le ossa trovate in un dirupo nei boschi di Gravere?  Per rispondere a questa domanda bisogna aspettare i risultati delle analisi genetiche. Le ultime novità emerse dalle indagini però sono compatibili con la pista che sta battendo la procura. 

Secondo quanto ha rivelato oggi l’edizione serale del Tgr Piemonte, le ossa repertate evidenzierebbero delle fratture multiple post mortem, ovvero procurate dopo il decesso, elemento che corrobora l’ipotesi secondo cui il corpo, privo di vita, sarebbe stato gettato nel burrone che costeggia il fiume Dora Riparia in alta Val di Susa, dietro al depuratore delle acque. E’ la zona dove si trova la cella che per l’ultima volta ha agganciato il telefono di Mara prima di risultare spento, la notte fra il 7 e l’8 marzo 2024. 

Gli occhiali da sole come quelli di Mara

Dopo un primo ritrovamento, sono stati recuperati altri resti ossei, tanto che sarebbe possibile comporre uno scheletro. L’autopsia  sarà effettuata solo dopo l’esito dell’esame del Dna. Oltre agli occhiali da sole, rinvenuti durante una prima ispezione del luogo, che sarebbero simili a quelli di Mara, gli inquirenti hanno trovato anche indumenti e capelli. Il puzzle, insomma, potrebbe essere presto ricomposto.

I due indagati

Nell’inchiesta per omicidio e occultamento di cadavere sono indagati il titolare della pizzeria di Chiomonte, in cui lavorava Mara Favro, Vincenzo Milione Cosimo Esposito, l’ex pizzaiolo del locale. Le versione dei due uomini, gli ultimi ad aver visto quella sera la 51enne, non concordano. Vincenzo Milione ha più volte ribadito che Mara quella sera, dopo il lavoro, si era fatta dare un passaggio da Esposito per rientrare a casa, a Susa, ma era poi era tornata al locale perché aveva dimenticato le chiavi. A quel punto Milione le avrebbe offerto, vista l’ora, di fermarsi a dormire, ma lei si sarebbe allontanata dicendo di voler chiedere un passaggio. Da parte sua Esposito nega di avere la patente. “Quella notte guidava Mara”, avrebbe detto. 

Gli strani messaggi

Dal telefono di Mara, nelle prime ore dell’8 marzo, sono partiti dei messaggi strani su cui più volte ha tentato di far luce la trasmissione ‘Chi l’ha visto’, uno contiene un selfie inquietante, in cui Mara appare con gli occhi sgranati, al buio. A un amico, intorno alle 6, Mara scrive che vorrebbe lasciare il lavoro: “Mi trattano come una pezza da piedi”. Ma poche ore prima, a un altro amico, aveva detto di trovarsi bene. Sempre nella notte tra il 7 e l’8 marzo, a persone che avevano chattato con Mara il giorno prima vengono inviati i link di canzoni e articoli. Ha davvero mandato lei quei messaggi o qualcuno ha usato il suo telefono per depistare?