Rimini, 23 febbraio 2025 – È solo questione di tempo. Di qualche giorno, prima che tra martedì e mercoledì Manuela Bianchi torni ad essere ascoltata da chi indaga sull’omicidio di Pierina Paganelli a Rimini. E la nuora della vittima, ex amante di Louis Dassilva – unico indagato per la morte della pensionata lo scorso 3 ottobre 2023 – ha già le idee chiare su come andrà il prossimo confronto con la polizia.
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Manuela, cosa si aspetta da questa nuova testimonianza che sarà chiamata a rendere al magistrato sul caso?
“Mi aspetto che possano chiedermi delle delucidazioni su argomenti che però sono stati già trattati. Non ho idea di che cosa vogliano mettere sotto la lente gli inquirenti, ma qualunque cosa sia io sarò sincera a dirò la verità, come ho sempre fatto”.
La sua convocazione arriverà a qualche giorno di distanza da quella di Valeria Bartolucci, moglie di Louis, della quale in questi giorni è circolato un audio in cui sembra tirarla in ballo – senza mai nominarla – collocandola sulla scena del crimine.
“Valeria sta mentendo, parlando di una cosa che non è mai avvenuta. Sono 17 mesi che continua a dire che il delitto è colpa nostra, mia e di mio fratello Loris. Ma lo dice solo da dopo che è emersa la relazione che io avevo con Louis, perché nel primo mese ci considerava entrambi innocenti. Bisognerebbe chiedere lei come mai ora in questo audio ha cambiato idea. D’altronde se Louis è in carcere ora, questo non è a causa mia, come sostiene sua moglie”.
E di chi allora?
“Ho sempre sostenuto che per la persona che avevo conosciuto io, Dassilva non potesse aver fatto una cosa di quel genere. La causa per cui Louis ora è in carcere è semmai perché sia lui che lei (Valeria, ndr) hanno detto diverse bugie e inesattezze. In particolar modo Valeria, che addirittura è stata considerata dal Tribunale del riesame totalmente inattendibile”.
Crede che l’inchiesta stia per svelare la verità dietro l’omicidio?
“Secondo me siamo vicini a una svolta, perché questo audio di Valeria mi dà l’idea di rappresentare un bello scossone per nuove indagini approfondite”.
L’11 febbraio scorso Louis Dassilva è tornato in via del Ciclamino per sottoporsi all’esperimento giudiziale della camminata sotto la cam3 per consentire gli accertamenti sul video che per la procura lo riprenderebbe pochi minuti dopo il delitto. Come lo ha trovato?
“Quel giorno io non ho visto Louis direttamente. Ho solo guardato le immagini della camminata e mi è sembrato sempre molto sereno. E questo mi fa pensare che o era contento di fare quella prova... oppure non saprei. Non sono nella sua testa e non so cosa stesse provando in quel momento così particolare”.