Venerdì 25 Aprile 2025
REDAZIONE CRONACA

Mantovano all’attacco: "I magistrati vogliono decidere le politiche". L’Anm: faccia ricorso

Una magistratura che "erode la sovranità popolare", "deraglia dai confini" e "decide le politiche", percepita come un establishment che punta...

Una magistratura che "erode la sovranità popolare", "deraglia dai confini" e "decide le politiche", percepita come un establishment che punta...

Una magistratura che "erode la sovranità popolare", "deraglia dai confini" e "decide le politiche", percepita come un establishment che punta...

Una magistratura che "erode la sovranità popolare", "deraglia dai confini" e "decide le politiche", percepita come un establishment che punta ad arginare l’esito del voto. Dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio arrivano duri commenti contro i giudici, diventati peggio delle "toghe rosse di cui aveva senso parlare trent’anni fa", perché la situazione di oggi è peggiore: "C’è un cronico sviamento della funzione giudiziaria".

Per Alfredo Mantovano (in foto) l’occasione dell’attacco è l’inaugurazione a Roma dell’anno giudiziario del Consiglio nazionale forense, dove l’uomo chiave del governo Meloni, ex magistrato di lungo corso, fa un indiretto riferimento alle bocciature dei provvedimenti di trattenimento dei migranti nei centri in Albania, dopo il protocollo di intesa tra Roma e Tirana.

Netta è la reazione del vice segretario dell’Associazione nazionale magistrati: "Se pensano che le cose stiano così ricorrano alla Consulta per il conflitto di attribuzione", dice Stefano Celli. Ma la polemica ormai è innescata e anche il guardasigilli Carlo Nordio rincara: "Adesso le problematiche non sono agganciate a una dottrina politica ma obbediscono ad altri criteri, che nella degenerazione correntizia sono criteri di potere".

"Quello che noi desideriamo – continua ancora Mantovano – non è delegittimare l’Unione europea, bensì che la nostra Repubblica continui a preservare il suo fondamento".