
A destra il padre e la madre di Andrea Durzu a Calamosca, Cagliari. Nel tondo Manola Mascia, 29 anni
Cagliari, 20 marzo 2025 – Che cosa è successo sugli scogli di Cala Fighera? Nelle acque cristalline di questo piccolo angolo del Cagliaritano, proprio sotto il promontorio della Sella del Diavolo, galleggiava ieri il corpo di Manola Mascia, 29 anni. I genitori la cercavano dal giorno precedente. Cosa ci faceva in quella zona impervia? E’ precipitata?
Sulla scogliera sopra la spiaggetta, frequentata d’estate da nudisti, la polizia ha trovato un borsello con dentro il portafogli e il telefono del fidanzato, Paolo Durzu, 33 anni. Ma il giovane non si trova. Il sospetto è che sia morto anche lui. I sommozzatori dei vigili del fuoco insieme alla Capitaneria di Porto lo cercano in mare, nella vicina Calamosca, dove il corpo potrebbe essere stato trascinato dalla corrente. A Cala Fighera sono stati recuperati anche una tracolla e un soprabito nero: non è chiaro se appartengano ai due giovani.
Ma cosa è accaduto alla coppia? Gli inquirenti tentano di ricostruire gli ultimi spostamenti. Come sono arrivati su quelle rocce? Il 33enne non ha un'auto o uno scooter. E se si prende il bus, c’è poi da percorrere un’aspra via costiera, a piedi.
Manola aveva una ferita alla testa, segno probabile della caduta. Ma chi indaga vuole accertarsi che non abbia altri traumi. E dunque sul cadavere sarà effettuata una tac. Nel frattempo gli esperti della procura stanno esaminando il telefonino del ragazzo alla ricerca di indizi che aiutino a ricostruire che cosa sia accaduto, mentre quello di lei non sarebbe stato ritrovato.
Secondo quanto riferisce La Nuova Sardegna, la madre del ragazzo allontana l’ipotesi dell’omicidio suicidio. “I ragazzi si amavano tantissimo, stavano insieme da due anni e mezzo ma erano amici da molto prima. Andavano d’accordo, non c’era alcun problema tra loro”. I coniugi Durzo ipotizzano un incidente: “Forse sono caduti insieme”. Anche per loro sono ore di angoscia.