Firenze, 23 novembre 2023 – Quando da Palazzo Vecchio arriverà il primo rintocco della martinella allora sarà il momento di fare rumore. Tutti insieme. Fare rumore, fare un baccano assordante perché – oltre ai fiumi d’inchiostro e alle migliaia di immagini che in questi giorni ci hanno ricordato, per un verso o per l’altro, a quanto la malvagità possa arrivare – ci resti qualcosa sottopelle, la cicatrice sonora di un pensiero in più, di un monito, della forza di un’intenzione, di un’idea.
Quando la celebre campana fiorentina – che all’alba dell’11 agosto del 1944 diede il via all’insurrezione popolare contro i nazifascisti – inizierà a suonare, alle dodici e trenta di sabato, prenderà il via simbolicamente l’evento organizzato da Quoti diano Nazionale, La Nazione, il Resto del Carlino, Il Giorno per dire basta – con un minuto di rumore – alla violenza sulle donne. Il rumore contro il silenzio, contro la paura. Il rumore come suono consolatorio, come una carezza che rimbomba e dice a ogni donna: ’Non sei sola’.
L’iniziativa, proposta dai quotidiani del gruppo Monrif con le parole della direttrice Agnese Pini, è figlia di un’"urgenza contro la rassegnazione ai femminicidi, dopo lo strazio inferto a Giulia Cecchettin".
In prima fila ci sarà il Comune con il sindaco Dario Nardella. Poi le istituzioni e tanti volti noti, dal mondo dello sport a quello dello spettacolo, che hanno già dato la loro adesione. Anche LegaCoop ha subito detto sì. In piazza della Signoria ci sarà anche Cinzia Th Torrini. Nel 1990 girò il film La colpevole , la storia di una ragazza che subisce violenza da parte di tre giovani di famiglie bene e, nonostante i genitori e il fidanzato le consiglino di non esporsi con una denuncia, la donna vuole che giustizia sia fatta e quando il tribunale si limiterà a emettere una condanna simbolica vedrà invece trionfare l’ingiustizia.
“È una giornata che avrà un significato particolare, importante – sottolinea la regista – Stiamo vivendo un momento delicato sul piano dei diritti civili e io voglio partecipare a questo evento anche per raccontare la mia storia".
Non potrà essere in piazza per motivi di lavoro invece l’artista Giorgio Panariello che comunque ha simbolicamente aderito affidando un messaggio importante in vista dell’appuntamento: "A noi uomini per primi spetta di essere partecipi e collaborativi per unirsi a un grido comune: basta con i femminicidi. Dobbiamo spronare, dire a gran voce che bisogna denunciare. Avere il coraggio di farlo alle prime avvisaglie".
Un invito accorato arriva anche da Nardella: "Lancio un appello agli uomini – esordisce il sindaco di Firenze–, di tutte le età e le condizioni sociali: facciamoci sentire". E durante l’iniziativa "annunceremo delle misure, molto forti ed efficaci – aggiunge –, che metteremo in campo, perché non basta solo la denuncia, la rabbia, occorre fare qualcosa di molto efficace, di concreto". All’ombra della Torre di Arnolfo ci sarà la campionessa di volley Veronica Angeloni, la cantante Sara Grimaldi, corista di Zucchero, l’attrice Annamaria Malipiero, la direttrice d’orchestra Gianna Fratta, il generale Gabriele Vitigliano, Grazia Biondi attivista ex vittima di violenza e Cristiana Buonamano, giornalista Sky. La collega Monica Peruzzi reciterà un monologo. Tutti sono invitati a portare qualcosa per fare un rumore fortissimo per un minuto, tutti sono invitati a indossare qualcosa di rosso, anche solo una spilla, un fazzoletto, un fiore.