Luigi Mangione si è dichiarato non colpevole dell’omicidio dell’amministratore delegato di UnitedHealthcare. Il 26enne accusato della morte di Brian Thompson è arrivato in tribunale a New York vestito in abiti civili. Pantalone chiaro, camicia bianca, maglione marrone. Polsi e caviglie incatenate, Mangione è apparso calmo e non ha lasciato trapelare emozioni. Ha presenziato all’udienza per le accuse presentate dallo Stato di New York, inclusa quella di terrorismo, accanto ai legali, con i quali ha avuto ripetuti scambi. Karen Friedman Agnifilo, l’avvocata che lo rappresenta, non ha nascosto le preoccupazioni per il suo assistito, riferendosi alla accuse statali e federali messe contro Mangione. Fuori dall’aula di tribunale, sfidando temperature sotto lo zero, decine di persone hanno manifestato a sostegno di Mangione al grido di ‘Free Luigi’ e agitando cartelloni contro le assicurazioni sanitarie. Con l’uccisione di Thompson, Mangione è divenuto una sorta di eroe: on line in migliaia si sono apertamente schierati con lui e lo hanno lodato.
CronacaMangione in aula per il delitto del ceo: "Non sono colpevole"