Sabato 21 Dicembre 2024
RICCARDO JANNELLO
Cronaca

Mamma sparita con la figlia. Si è lasciata annegare. I due corpi abbracciati trovati su un isolotto

Treviso, la bimba aveva 3 anni: era epilettica. La 45enne soffriva di depressione. La tragedia vicino a un ponte in cui nel 2021 un’altra madre si tolse la vita.

Treviso, la bimba aveva 3 anni: era epilettica. La 45enne soffriva di depressione. La tragedia vicino a un ponte in cui nel 2021 un’altra madre si tolse la vita.

Treviso, la bimba aveva 3 anni: era epilettica. La 45enne soffriva di depressione. La tragedia vicino a un ponte in cui nel 2021 un’altra madre si tolse la vita.

Si è lasciata trasportare dalla corrente del Piave in piena abbracciata alla bimba di tre anni. E abbracciate mamma e figlia sono state ritrovate morte arenate su uno dei tanti isolotti che affiorano lungo il corso del fiume. Annegate, vinte dalla depressione della madre quarantacinquenne che ha portato con sé nell’ultimo viaggio la piccola malata di epilessia. Un dramma al culmine di una vita, quella della donna, costellata di dolori acuiti dalla recente separazione dal compagno e padre della piccola.

Il luogo del ritrovamento dei corpi è ad un paio di chilometri da dove presumibilmente Susanna Recchia, igienista dentale, si è abbandonata alla gelida corrente e dove aveva lasciato la sua auto il cui ritrovamento sabato verso le 19 aveva fatto temere il peggio. Susanna si era allontanata dalla casa dove viveva a Miane, in provincia di Treviso, venerdì, probabilmente nel tardo pomeriggio, mandando un messaggio sul telefono dell’ex: "Vieni a prendere la bambina domattina alle 8,15". Ma quando il padre della piccola è arrivato ha trovato solo il portafoglio e il cellulare della donna e una lettera: cinque pagine scritte a mano che annunciavano la tragedia. Susanna e Mirko De Osti, meccanico titolare di una piccola officina, si stavano lasciando dopo un rapporto durato cinque anni "fra alti e bassi" come sottolineano gli amici. Era stato lui due settimane fa a lasciare casa; la piccola Mia era la loro unica figlia. La donna invece ne aveva già tre dal suo precedente matrimonio. Nella mente di Susanna pesava ancora un tragico incidente d’auto avvenuto sulla Pontebbana nella notte del 29 settembre 2003 durante un black out che aveva oscurato tutta la Marca: lei alla guida, la sua migliore amica, Patrizia Masutti, seduta accanto. Quest’ultima ebbe la peggio nello scontro e morì.

Mirko quando ha trovato la lettera è andato nel panico. Ha chiamato i carabinieri del paese e il commissariato di Conegliano che hanno avviato le ricerche. Chissà dove Susanna ha vagato a bordo della sua auto prima di parcheggiarla nei pressi del ponte di Vidor, poco distante dalla strada provinciale 2 in località Covolo di Pederobba, sedici chilometri da Miane. Chissà se ricordava che il 21 febbraio 2021 da quel ponte si era gettata un’altra madre, Margherita Bandiera, 31 anni, col figlioletto in braccio: lei morta, lui sopravvissuto. Quando sabato sera la macchina è stata ritrovata lì ai soccorritori quell’evento è tornato in mente. Le ricerche si sono dirette sia nei dintorni sia lungo il Piave che stava scorrendo tumultuoso.

Ieri mattina i timori sono diventati triste realtà: sul bordo dell’isolotto un elicottero dei Vigili del fuoco ha individuato i corpi senza vita di Susanna e della bimba. Annegate, senza nessun trauma apparente a conferma che non si sono gettate dal ponte come in un primo tempo si era creduto. Ma sono scivolate via dal greto, lentamente. Per una di quelle tragiche coincidenze, mamma e figlia si sono arenate poco prima dell’Isola dei Morti, all’altezza di Moriago della Battaglia. La procura di Treviso ha aperto un fascicolo per l’omicidio della bambina al fine di disporre gli esami medici. Susanna soffriva di "una forma di depressione – dice il procuratore Marco Martani – che fa vedere solo tragedie nel futuro e che, come probabile gesto protettivo, spinge a portare con sé quanti si amano".