Roma, 11 gennaio 2025 – Ha i contorni di una spedizione punitiva in piena regola l’ennesima aggressione ai danni di un medico in ospedale. L’ultimo episodio in ordine di tempo si è verificato all’ospedale di Biancavilla, in provincia di Catania, dove una mamma di 25 anni ha picchiato una dottoressa del reparto di Pediatria, prima di essere arrestata in flagranza di reato dai carabinieri della locale stazione.
La spedizione punitiva
Secondo una prima ricostruzione, l’aggressione sarebbe maturata in seguito alla visita medica cui era stata sottoposta in precedenza una delle figlie della 25enne. La “ritorsione” della donna nei confronti della pediatra sarebbe maturata in un ambito familiare complesso, che sarebbe già all'attenzione del Tribunale per i minorenni di Catania.
L’arresto
Prima di essere fermata dai militari, tempestivamente intervenuti in ospedale, la 25enne si è scagliata contro il personale medico intervenuto per difendere la pediatra. Colpite anche un infermiere e una guardia giurata. Assieme alla 25enne sarebbe arrivata in ospedale anche una familiare, che però non ha avuto alcun ruolo nell’aggressione.
“Atto vile e intollerabile”
"L'intervento della guardia giurata ha evitato più gravi conseguenze” si legge in una nota dell’Asp di Catania che condanna la violenza contro chi svolge con professionalità e correttezza il proprio servizio a tutela dei minori" ed esprime solidarietà e vicinanza alla dottoressa e al personale sanitario coinvolto nell’aggressione. “Saremo a loro fianco nelle sedi opportune per condannare questo atto vile e assolutamente ingiustificabile – si legge nella nota dell’Asp –. Non è tollerabile entrare in ospedale con l'obiettivo di imporre con la forza e la violenza una presunta ragione. In questo caso non sono invocabili neppure giustificazioni emotive. Nessun piccolo paziente o familiare era ricoverato nel presidio”.
L’episodio si aggiunge al lungo elenco di aggressioni in ospedale registrate negli ultimi mesi del 2024, soprattutto nel periodo estivo, e per il quale i sindacati chiedono con forza più sicurezza e garanzie a tutela del personale sanitario.