Lunedì 1 Luglio 2024

Frane, esondazioni, paesi isolati: il maltempo flagella Piemonte e Valle d’Aosta. Maxi evacuazioni a Cogne e all’Alpe Veglia

Le situazioni più critiche in alta valle Orco dove ci sono paesi isolati per le frane sulla strada provinciale del Gran Sasso. Isolata anche Macugnaga

Torino, 30 giugno 2024 – I centri abitati di Noasca e Ceresole Reale, nell'alta Valle Orco (Torino), sono isolati dalla tarda serata di ieri per via di due frane che si sono verificate nel corso dell'ondata di maltempo. La strada provinciale 460 del Gran Paradiso è stata chiusa. Le frane si sono abbattute nelle località Zaunere e Fornolosa. A Noasca, dove risultato caduti 172 mm di acqua, la cascata formata dal torrente Noaschetta, molto conosciuta da turisti ed escursionisti, si è ingrossata al punto da coprire il ponte sulla strada prima di gettarsi nell'Orco. 

Isolata anche Cogne, dove 300 persone sono state evacuate in elicottero. Maxi evacuazione anche nel Verbano-Cusio-Ossola, all’Alpe Veglia. A Cervinia il vicesindaco parla di “danni per milioni di euro”.

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Maxi-evacuazione nel Verbano-Cusio-Ossola

Per le abbondanti piogge che hanno colpito l'area settentrionale del Piemonte squadre dei vigili del fuoco sono impegnate nelle province del Verbano e di Torino per frane, smottamenti e soccorsi a persone in difficoltà: 80 complessivamente quelli portati a termine. Sono in corso nel Verbano-Cusio-Ossola le operazioni di evacuazione di 120 persone bloccate nella zona dell'Alpe Veglia. 

Famiglia bloccata in auto

Da segnalare l'intervento dei vigili del fuoco di Torino effettuato stanotte tra Montanaro e San Benigno Canavese per il salvataggio di due adulti e di una neonata di 3 mesi bloccati in auto per l'innalzamento dell'acqua del torrente Orco. A Noasca (Torino) esperti nella conduzione di mezzi per il movimento terra sono al lavoro per liberare da frane la strada che porta a Ceresole Reale. Nell'alto Verbano a Macugnaga per l'esondazione in più punti del torrente Anza squadre hanno operato per evacuare e portare in zona sicura di diverse persone. Dalle ore 5:30 di stamattina l'elicottero Drago del reparto volo Piemonte sta effettuato ricognizioni aeree sulle aree interessate dal maltempo.

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Macugnaga isolata

Circa 90 persone sono state evacuate nella notte a Macugnaga, località del Verbano-Cusio-Ossola ai piedi del monte Rosa, a causa dell'esondazione del torrente Tambach. Le località colpite sono Staffa e Pecetto, dove l'acqua è uscita dagli argini riversandosi nelle vie del paese. I disagi dovuti alle forti piogge delle scorse ore hanno spinto il sindaco del paese, Alessandro Bonacci, ad aprire il municipio per ospitare le persone in difficoltà. Altri sono stati ospitati nella caserma dei carabinieri. Sul posto diverse squadre dei vigili del fuoco. Per ragioni di sicurezza, nella frazione di Isella è stata imposta la chiusura al traffico della strada statale 549 della valle Anzasca: Macugnaga è in questo momento isolata.

Esonda la Dora Baltea: Statale 26 chiusa

La statale 26 "della Valle D'Aosta" è temporaneamente chiusa al traffico a causa dell'esondazione del fiume Dora Baltea, tra il km 50,600 e il 56, in località Bard. Il personale Anas, i Vigili del Fuoco e le Forze dell'Ordine sono sul posto per la gestione dell'emergenza e per riaprire al traffico la statale non appena ripristinate le condizioni di piena sicurezza.

Valle d’Aosta: isolate Cogne e Cervinia

Situazione critica per il maltempo anche in Valle d'Aosta, dove, a causa dell'esondazione di diversi torrenti e della caduta di alcune colate detritiche, il paese di Cogne è rimasto isolato già da ieri sera. Oggi circa 300 persone sono state evacuate, delle quali 200 dalla Valnontey e 100 da Cogne. Si tratta di "residenti e turisti”, ha detto il presidente della Regione Valle d'Aosta, Renzo Testolin, durante un punto stampa. Gli albergatori di Aosta (associazione Adava) stanno raccogliendo disponibilità per offrire camere gratuitamente agli sfollati. 

Isolata anche Cervinia, dove una frana ha bloccato la strada regionale e diverse case e attività commerciali sono rimaste allagate dopo che è straripato un torrente. Evacuato un campeggio: gli ospiti sono stati distribuiti tra le varie strutture ricettive della zona. A Cervinia il vicesindaco Massimo Chatrian, vicesindaco di Valtournenche, parla di danni per “milioni di euro”. 

I turisti: “Spostati ai piani alti dell’albergo”

"Ieri mattina noi siamo riuscite a uscire con il cane, poi ha cominciato a piovere, e nel pomeriggio è venuta giù. Eravamo in un hotel" in Valnontey e “ha cominciato a piovere forte, all'ora di cena ci hanno chiamato perché ha esondato. Fango...ci hanno spostate nel piano più alto”. E’ il racconto all'ANSA di Cinzia Consonni, turista di Genova, evacuata con l'elicottero nel primo pomeriggio da Cogne, comune isolato a causa dell'alluvione di ieri, e portata nel paese più a valle, Aymavilles. La donna, insieme alla sorella Sandra, si trovava in un albergo della Valnontey, tra le zone più colpite dal nubifragio. “Stamattina eravamo senza luce, senza cellulare, ma tanto di cappello per l'attenzione che abbiamo ricevuto dall'albergo. Noi siamo di Genova, stamattina siamo uscite, la nostra macchina è rimasta là, le nostre valigie sono rimaste là. Fortunatamente l'auto era nel piazzale grande e non ha avuto danni, a parte il fango, però me la dovrò andare a riprendere”. L'altro ieri, afferma, il suo telefono segnalava un'allerta per maltempo a Cogne, ma “abbiamo chiesto anche a gente del posto” che ha riferito di non aver ricevuto segnalazioni dalle autorità.

Persone salvate dal campeggio

“Ieri sera dopo che la situazione è peggiorata è stato evacuato il campeggio Gran Paradiso. Nel nostro albergo abbiamo accolto gli sfollati, quelli che abbiamo potuto, circa 30 persone”, ha spiegato all'ANSA Christine Cavagnet, che con la sua famiglia gestisce l'hotel Herbetet, in Valnontey. L'albergatrice ieri sera non era a Cogne e, quando l'unica strada di collegamento con il paese è stata chiusa per un dissesto, attorno alle 20, non è potuta rientrare. 

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Cirio: “Chiederemo stato d’emergenza”

"Siamo in contatto con i sindaci delle zone colpite: abbiamo monitorato per tutta la serata e nella notte l'andamento della perturbazione che ha colpito alcune zone del Piemonte – sottolinea il presidente della Regione, Alberto Cirio – i danni più seri di sono registrati sul fronte del Gran Paradiso, nel Canavese, nelle valli Orco e di Lanzo e nella zona di Macugnaga. La Sala regionale è operativa e i nostri tecnici sono al lavoro e stanno raggiungendo le zone colpite per una prima conta dei danni e per individuare con i Comuni i primi urgenti interventi di ripristino. Sono in contatto con la Regione Valle d'Aosta e questa mattina ho sentito al telefono il Capo dipartimento della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, per la richiesta dello stato d'emergenza".

Morti in Svizzera e Francia

Ci sono almeno due morti accertati e un disperso nel Canton Ticino, in Svizzera, territorio colpito da violenti nubifragi che durano da giorni, mentre anche in Francia si registrano tre morti, vittime della caduta di un albero per il forte vento. "I corpi di due persone sono stati ritrovati dai soccorritori in una località colpita da una frana, nella zona di Fontana”, rende noto la polizia nel cantone elvetico di lingua italiana. In Francia nella regione dell'Aube, a sud-est di Parigi, i temporali accompagnati da venti molto forti, hanno fatto crollare un albero che ha schiacciato e ucciso tre persone anziane che viaggiavano in automobile a Rosnay-l'Hôpital. L'incidente, precisa la prefettura locale, è avvenuto ieri sera fra le 19 e le 20.