Bologna, 18 settembre 2024 – Faenza, Modigliana, Tredozio, Rocca San Casciano inondate. Migliaia di persone fuori casa tra Ravenna e Bolognese. L’incubo del 2023 torna realtà. La pioggia continua a cadere incessante, anche in Appennino, e si allunga la lista dei che hanno superato la soglia rossa, come registra Arpae: Idice, Sillaro, Senio, Lamone, Savena e Montone. Prossimi o superiori alle soglia arancione: Samoggia, Reno, Santerno e Ronco. Zone di Castel Bolognese sono andate sott’acqua. I vigili del fuoco sono tornati sui gommoni, gli elicotteri hanno tratto in salvo persone intrappolate. Migliaia le persone fuori casa in tutta la regione, centinaia le frane.
Maltempo nelle Marche: tanti danni / Scuole chiuse anche nelle Marche
Oltre a Rastignano, Botteghino di Zocca, Budrio e Castenaso e Monzuno, torna la paura anche a Bologna città. Sale il livello del torrente Ravone e i cittadini della zona Saffi (e della zona collinare di via Felice Battaglia e via del Genio) vengono avvisati dal Comune che potrebbero verificarsi nuovi allagamenti nei negozi e nei garage. A causa della piena del Reno, il Comune dispone l'evacuazione dei piani interrati, seminterrati e i piani terra delle case più vicine al fiume in zona Birra.
All'1,45 circa le acque dei fiumi Marzeno e Lamone entrano a Faenza e salgono rapidamente: pare abbiano abbattuto il muro di contenimento costruito nel pomeriggio proprio per evitare una nuova alluvione. Nello specifico vanno sott'acqua il quartiere Borgo, in via Cimatti, la zona rossa delle due precedenti alluvioni del 2023. L'acqua continua a crescere, i residenti in strada vengono allontanati dalle forze dell'ordine. E molte zone vengono colpite da blackout elettrici.
Il fiume Montone a Forlì all'1 è a 8,33 metri: la soglia rossa è a 7,5 metri. E sta continuando a piovere anche nelle zone sopra alla città.
È una notte di apprensione quella che sta vivendo Faenza. Il livello del Lamone continua a salire velocemente e la piena è attesa per le 2.30. Tutte le zone già alluvionate nel maggio 2023 sono state evacuate e al PalaBubani, allestito per le emergenze, non ci sono più brandine disponibili, tanto che è stato aperto il PalaCattani. Gli sfollati nel territorio comunale sono 20mila. In città per ora non ci sono esondazioni, anche se si teme soprattutto per la zona di via Cimatti. Il Marzeno ha tracimato vicino al ponte verde, nella zona di via San Martino: la speranza è che il muretto e il terrapieno costruiti in tutta fretta nel pomeriggio reggano, evitando che chi ha già visto la propria casa sommersa due volte debba subire per la terza volta questa ferita. Lo spirito è amareggiato e sconsolato: “Ho già speso tutto per rifare casa una volta - dice Maurizio Minardi in via Ponte Romano -, non li ho per risistemarla un’altra volta”. Sono state chiuse una quindicina di strade, tra cui la circonvallazione, il ponte delle Grazie e il ponte Bailey posizionato recentemente, dopo l’alluvione di maggio 2023.
La piena del Lamone è ormai arrivata anche a Faenza e vengono evacuate le zone già colpite dalla tragedia del 2023. Sott'acqua anche la zona di via Lapi: qui il Lamone sale dalle fogne. Il pala Bubani, già attrezzato, è pieno di persone che passano la notte qui. Ci sono una novantina di sfollati: tra loro persone che stanno vivendo la terza alluvione. Aperto anche il secondo palazzetto, il pala Cattani, più ampio.
"L'acqua ha raggiunto la chiesa di Biacanigo e presto raggiungerà Castel Bolognese", avvisa il Comune che torna a chiedere ai cittadini di raggiungere i piani alti, non stare né in strada né negli scantinati.
Aggiornato l'elenco delle strade chiude in provincia di Bologna: provinciale 7 “Valle dell’Idice”, chiusa al km 24, Fondo Valle Savena, chiusa al km 18, SP 34 “Gesso”, chiusa dal km 11 al km 13, SP 610 “Montanara”, chiusa dal km 49 al confine con la regione Toscana. Chiusi i ponti sul fiume Sillaro delle SP 253 "San Vitale" a Sesto Imolese, SP 50 "San Antonio" a Portonovo di Medicina e SP 51 “Medicina-Bivio Selice” al km 10.
Strade percorribili solo in caso di emergenza: SP 15 “Bordona”, SP 21 “Sillaro”, SP 33 “Casolana”
Strade percorribili con limitazioni: SP 22 “Valle dell'Idice-SS 65”, al km 2, SP 36 “Val di Zena”, al km 4, SP 37 “Ganzole”, al km 8, SP 59 “Monzuno”, dal km 10 al km 18, SP 68 “Val d’Aneva”, al km 1.
Sono 120 le persone evacuate a Budrio nel bolognese a causa del maltempo. E non sono le sole: nel bolognese altre otto sono a Loiano, quattro a Fontanelice, otto a Molinella, sei a Monterenzio, quattro a Imola, otto a Castel Maggiore, sei a Castel San Pietro Terme, una a Medicina. Totale, 165. A San Lazzaro di Savena sono "decine" le famiglie interessate dalle ordinanze, ma rifugiate ai piani alti. L'aggiornamento è della Città metropolitana di Bologna.
Il sindaco di Forlì Gian Luca Zattini richiama tutti i cittadini alla prudenza, mentre sulla città risuona il rumore degli elicotteri in volo: "Chi abita vicino al Montone salga al piani alti, pensate prima di tutto alla salute vostra e a quella dei vostri familiari: le previsioni non sono certe ma fino alle 4 o le 5 del mattino non sono esclusi eventi di estrema gravità. Chiamate chi è solo, chi è in condizioni di disabilità, diamoci una mano. Siamo pronti a ogni evenienza: potrebbe ripresentarsi una situazione estremamente grave".
"Abbiamo richiesto il soccorso aereo per alcune persone in difficoltà. Sarà una notte lunga e difficile, saremo qui a sostenere i nostri sindaci". Così il prefetto di Ravenna, Castrese De Rosa, a Rainews24. "I comuni più in difficoltà in questo momento sono quelli della fascia della Romagna faentina, Casola Valsenio, Faenza, Riolo, Brisighella "vedremo i corsi d'acqua nel corso della notte che livello raggiungono".
"L'allerta meteo si sta aggravando, c'è una situazione molto complessa in tanti bacini, dall'Idice al bacino del Montone. Mi raccomando - prosegue Irene Priolo -, in queste ore è necessario che tutti i cittadini seguano le indicazioni che i sindaci stanno dando perché abbiamo superamenti di soglia 3 importanti", ha detto. "E' importante che vi teniate il più possibile lontano dai fiumi, non transitiate in auto nei vostri territori e se possibile stare sempre ai piani alti. Avremo un deflusso a valle, bisogna stare attenti nel bacino del Lamone, quindi Faenza, ma anche nel Bolognese, con Idice, Savena e Sillaro. C'è una situazione complessa anche a Forlì dove arriverà la piena del Montone", ha riassunto.
La situazione maltempo sta subendo un rapido e inaspettato peggioramento. Nelle prossime ore è atteso il passaggio della piena del fiume Montone e non si escludono esondazioni. Si dispone che tutta la popolazione, soprattutto quella alluvionata nel maggio 2023, si trasferisca ai piani più alti dei propri edifici. Se questo non è possibile, evacuate ora recandovi presso amici o parenti o presso il Palazzo di Vetro della Fiera di Forlì in via Punta di Ferro n.2/a. Si chiede a tutti la massima attenzione e la collaborazione anche condividendo l’informazione con quante più persone possibili.
Si allunga la lista dei fiumi che hanno oltrepassato la soglia rossa: il Samoggia a Bazzano (Bologna), il Savena a Pianoro e San Ruffillo (Bologna), l’Idice a Castenaso (Bologna), il Sillaro a Castel San Pietro, Sesto Imolese e Portonovo (Bologna), il Senio a Tebano, Cotignola e Castel Bolognese (Ravenna), il Marzeno a Rivalta (Ravenna), il Montone a Castrocaro (Forlì), il Rabbi a Ponte Calanca (Forlì), Marecchia a Rimini.
Il fiume Senio ha esondato pochi minuti fa all'altezza della diga di Steccaia che si trova a nelle campagne di Castel Bolognese: il sindaco chiede a tutti di salire ai piani alti e ribadisce il divieto a stare in strada o, men che meno, negli scantinati
"La situazione in collina è molto rapidamente e gravemente peggiorata, con precipitazioni in quelle aree di gran lunga superiori al previsto: pertanto, abbiamo predisposto un'ordinanza di evacuazione per le case entro 50 metri dagli argini dei fiumi e per quelle che hanno solamente il piano terra entro un chilometro dall'argine. Per chi ha più piani, c'è l'obbligo di salire ai piani superiori. Le maggiori criticità relative al fiume Senio arriveranno nel corso della notte per cui, per precauzione, si è reso necessario disporre queste misure", scrive il comune di Alfonsine.
A Valmaggiore sono state salvate due persone bloccate da una frana. In piazzale Foro Boario a Rocca San Casciano, due anziani sono stati recuperati dai vigili del fuoco con gommoni a seguito dell'allargamento della loro abitazione. In corso altri interventi per persone isolate.
La Provincia di Ravenna ha disposto la chiusura della strada provinciale 302R, da San Cassiano fino al confine con la provincia di Firenze. La chiusura della strada sarà mantenuta fino al ripristino delle normali condizioni di sicurezza per la circolazione stradale.
I pompieri stanno procedendo a piedi a Botteghino di Zocca, vicino a Pianoro (Bologna) che è completamente allagata dalla piena dello Zena che ha superato gli argini: invase dall'acqua anche le case popolari. I pompieri sono in attesa dell'arrivo dei mezzi anfibi. A Rastignano è stata disposta l'evacuazione dal civico 2 al 32 di via Andrea Costa.
"Tutti salgano ai piani alti delle abitazioni, nessuno stia in strada né negli scantinati". E' imperativo il sindaco di Castel Bolognese, nel Ravennate, paese che sta a valle di Tebano. "La situazione è rapido peggioramento - scrive il sindaco di Castel Bolognese, nel Ravennate -. Il livello del fiume Senio è in costante monitoraggio e ha raggiunto i 6,19 metri a Tebano. È stata mobilitata l'UCL dei Vigili del Fuoco e la Polizia Locale sarà in giro con il megafono per allertare la cittadinanza sulla grave situazione che stiamo vivendo". Luca della Godenza avvisa: "La situazione è molto più grave rispetto allo scorso anno - ha sottolineato a Rainews - stiamo con il fiato sospeso, il rischio è che ci saranno molti più danni dello scorso anno. Noi con i pochi mezzi che abbiamo a disposizione cerchiamo di fare del nostro meglio, di mettercela tutta, di salvare persone, ma la vedo più brutta dello scorso anno".
A Tebano, frazione collinare fra Castel Bolognese e Riolo Terme, in provincia di Ravenna, sta per esondare il fiume Senio. Il livello della piena ha toccato i sette metri, l'esondazione è data ormai per certa.
Il fiume Savena è ampiamente oltre il livello 3, tanto che anche il Comune di Bologna dispone l'evacuazione immediata degli edifici posti in zona San Ruffillo-Lungosavena nelle vie: via Bosi - tutti i civici; via Pietro d'Anzola - tutti i civici; via Toscana civici 157, 159, 161, 209, 211, 213 e dal civico 175 al civico 181; via del Paleotto - ai civici dispari dal’1 al 9/4. "E’ necessario - scrive il Comune di Bologna - evacuare le abitazioni nelle suddette vie i cui residenti in questi minuti stanno ricevendo informazioni dalla Polizia locale e dalle Forze dell’Ordine dalla Protezione civile del Comune".
Nelle ultime ore la situazione ha subito un rapido peggioramento - scrive il Comune di Faenza -. Durante la notte è atteso il passaggio delle piene del torrente Marzeno e dei fiumi Lamone e Senio. A titolo precauzionale e a tutela della incolumità della cittadinanza, dispongo da subito che tutta la popolazione alluvionata a maggio 2023 si rechi ai piani più alti del proprio edificio. Quando questo non è possibile, evacuate ora recandovi presso amici o parenti o presso il Pala Bubani di Faenza.
"L'intensificazione delle precipitazioni nelle ultime ore sulle zone collinari di Idice-Savena, Sillaro, Santerno, Senio e Lamone e Montone, con cumulate medie sui bacini tra i 120 ed i 170 mm nelle ultime 48 ore, ha generato nuovi incrementi dei livelli idrometrici sulle piene già in atto nei suddetti corsi d'acqua, che si propagheranno verso valle raggiungendo colmi prossimi o superiori alle soglie 3. Nelle prossime ore si prevedono precipitazioni moderate sul settore centro-orientale della regione, localmente elevate nelle zone collinari del bolognese, ravennate e forlivese, che alimenteranno ulteriormente le piene in corso", avvisa Arpa.
A Faenza, da metà pomeriggio, è stato costruito in fretta e furia un muro che blocca la strada sotto al ponte della circonvallazione, proprio dal punto da dove è arrivata l’acqua del Marzeno a maggio 2023, dopo aver attraversato i campi. Tutte le idrovore sono in funzione e per gli sfollati è stato allestito il Palabubani.
"La situazione è più grave rispetto al 2023. Abbiamo evacuato alcune persone, stiamo verificando ora. Siamo in contatto con la prefettura. Il fiume Marzone è esploso in questi minuti". E' disperato il bilancio del sindaco di Modigliana, nel Forlivese, Jader Dardi. Il piccolo comune era già stato devastato da un'infinità di frane nel maggio 2023, quando l'alluvione dei fiumi colpì la Romagna.
La strada provinciale 7 “Valle dell’Idice” è temporaneamente chiusa tra Bisano e ca’ Corradini. Le squadre di pronto intervento della manutenzione strade della Città metropolitana di Bologna sono sul posto per liberare da fango, sterpaglie e detriti il tratto, che potrebbe riaprire già domani in mattinata.
La provinciale 34 "Gesso" e la 15 "Bordona" sono temporaneamente chiuse per presenza di fango sulla carreggiata. Chiusa anche la 21 "Sillaro" da intersezione SP 35 "Sassonero" al confine con la regione Toscana. Sulla provinciale 51 "Medicina Bivio Selice" è chiuso il ponte sul Sillaro al km 10+240 per innalzamento del livello del fiume.
"Da Modigliana sta arrivando un'onda improvvisa e di grande entità passando dalla frazione di Marzeno. Si chiede a tutti i residenti di via Moronico via Moto delle Balze e via Molino Vecchio di evacuare le proprie abitazioni e mettersi in sicurezza". Lo scrive sui social il Comune di Brisighella (Ravenna), dove si sta allestendo la scuola Marzeno in via Bendandi per gli sfollati.
Ingrossati dalla pioggia caduta incessante per tutta la giornata anche sugli Appennini, continua a crescere il livello dei fiumi anche se nelle ultime ore le precipitazioni si sono affievolite. Nell'ultimo rilievo di Arpa, sono sopra alla soglia rossa il Senio a Casola Valsenio (nel Ravennate), il Lamone a Strada Casale, vicino a Brisighetta sempre nel Ravennate, il Corecchio nell'Imolese e il Savena a San Ruffillo, alle porte di Bologna.
A Forlì gli occhi sono tutti puntati sul fiume Montone in piena. Al momento al ponte Braldo la soglia è quella arancione e la Protezione civile mette a disposizione sacchi di sabbia che possono essere ritirati alla Fiera in via Punta di ferro fino a esaurimento scorte. "Non sono previste situazioni di gravità", scrive sui social il sindaco Gian Luca Zattini, invitando comunque alla massima prudenza.
Cresce l'allerta nel comune di Castel Bolognese, nel Ravennate, a causa delle forti precipitazioni che stanno interessando la zona. Nelle ultime ore la situazione del fiume Senio è peggiorata sensibilmente: a Tebano, il livello del corso d'acqua ha raggiunto la soglia rossa, toccando i 5,5 metri. Il sindaco Luca Della Godenza ha emesso un'ordinanza di evacuazione per i residenti delle abitazioni situate nelle vicinanze del fiume, invitando la popolazione a lasciare le case per ragioni di sicurezza. A supporto dei cittadini sfollati è stato allestito il Palazzetto dello Sport come centro di accoglienza.
Intervento di emergenza dei pompieri di Monghidoro a Roncastaldo di Loiano, in via Molino Mingano: una famiglia di cui fanno parte anche bambini è rimasta intrappolata nella casa, ormai invasa da una colta di acqua e fango.
Si alza ancora il livello del fiume Idice: nella rilevazione Arpa delle 18,30 a Castenaso era a passo dalla soglia rossa con una portata di 10,5 metri. Nella zona di Monterenzio, è uscito in più punti
Comuni del Bolognese in ordine sparso dopo l'annuncio della Regione che aveva decretato la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado nella zona dove, per domani, è stata emessa una allerta meteo rossa. Ma se la Romagna (Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini) hanno aderito, Bologna e provincia hanno risposto a macchia di leopardo. A Bologna città resteranno chiuse solo le medie e le superiori. Nell'Unione Reno Galliera (Argelato, Bentivoglio, Castello d'Argile, Castel Maggiore, Galliera, Pieve di Cento, San Giorgio di Piano, San Pietro in Casale) saranno invece tutte aperte. A Imola, invece, tutte chiuse.
Il Dipartimento della Protezione Civile ha mobilitato le colonne mobili del servizio nazionale affinché siano pronte ad intervenire in caso di necessità in Emilia Romagna, in vista dell'ondata di maltempo attesa nelle prossime ore.
Una famiglia, genitori e un bimbo, ha deciso di abbandonare momentaneamente la propria casa a Dovadola, sull'Appennino forlivese, dopo che una frana ha interrotto la strada che collega l'abitazione col resto del paese. Questo per non correre rischi, se la situazione dovesse peggiorare, di rimanere isolati col bimbo piccolo. La famiglia, vista la frana, ha contattato i soccorsi per far liberare la sede stradale dalla terra e massi che la ostruiva. Effettuato l'intervento la famiglia, però, ha deciso di non rimanere, trovando rifugio da parenti in attesa che cessino le piogge e la situazione possa migliorare.
Nelle ultime 48 ore si sono registrate precipitazioni su tutto il territorio regionale - fa sapere Arpa Emilia Romagna -, che si sono concentrate in particolar modo sul settore centro-orientale nelle zone collinari, dove hanno raggiunto mediamente cumulate superiori ai 100 mm, localmente superiori a 180-200 mm. Nelle prossime ore si prevede la persistenza delle precipitazioni nelle stesse zone. I corsi d'acqua attualmente interessati dalle piene sono l'Idice, il Quaderna, il Sillaro, il Senio, il Lamone, il Montone e il Bevano, con livelli superiori alle soglie 2, con possibile ulteriore crescita nelle prossime ore.
A causa di caduta massi e in forma preventiva per verificare l’effettivo stato della zona, viene chiusa via Monte Adone poco dopo il bivio per Badolo. Per coloro che provengono da Monzuno e devono raggiungere Brento, possono transitare per via Brento, Via Val Verde e rientrare in paese, e viceversa. Per coloro che devono raggiungere Pianoro si consiglia di percorrere la Fondovalle.
Inoltre, nella zona di Monterenzio è stata chiusa la provinciale 7 Idice nel tratto che va da Bisano a Cà di Corradini.
Il livello del fiume Idice è in rapido e continuo aumento. Al rilevamento di Castenaso ha superato la soglia arancione e si dirige verso quella rossa. Per questo, a scopo precauzionale, il Comune ha stabilito l'evacuazione delle abitazioni in alcune zone a ridosso dell’Idice, si tratta di circa 120 persone. In particolare: Via Budella 8-9-10, Via Donzone 3-4-5-8-10-11-12-13-14, Via Larghe Vedrana 1-2, Via Ponti 3-6-7-8-11-12-13-14-15-16-17, Via Rondanina 2-4-6-6A-7-8-9/A-9/B-9/C-10-11-11A-12-13-14-15, Via Spino Bianco 2-3-4, Via Zenzalino Nord 154. Le famiglie coinvolte stanno venendo avvisate direttamente da polizia locale
A Faenza "il torrente Marzeno ha superato la soglia 3 all'altezza del sensore di Rivalta". A segnalarlo, sul suo profilo Facebook è il sindaco, Massimo Isola. Nella città romagnola, osserva, "sono diverse le strade già completamente allagate, soprattutto in zona San Biagio, Santa Lucia e Sarna. Stiamo disponendo la loro chiusura". Quindi aggiunge Isola, "invito tutti a restare a casa e a non percorrere, per nessun motivo, le strade già allagate". Alla luce delle condizioni atmosferiche, puntualizza il primo cittadino faentino, "raccomando nuovamente di limitare gli spostamenti solamente a quelli strettamente necessari e di non recarsi per nessuna ragione in prossimità di fiumi o sopra agli argini degli stessi. I dipendenti della Romagna Faentina e la Polizia Locale sono sul posto in tutte le zone critiche e tutte le idrovore previste dal piano di emergenza per le fogne di Hera - conclude - sono posizionate e in funzione".
Continua a piovere anche in Appennino: per precauzione è stata chiusa la strada statale 65 della Futa: lo stop alla circolazione è stato disposto a Loiano all’altezza di via Mulino del Luna: tutti i mezzi vengono fermati al bivio per Barbarolo.
Nel ravennate, e in particolare nei Comuni di Castel Bolognese e Faenza, i cittadini residenti nelle aree più a rischio inondazione sono in fase di evacuazione. Lo annuncia la Prefettura, dopo la riunione del primo pomeriggio del Centro coordinamento soccorsi, coi sindaci della Provincia, la Protezione civile, i Vigili del Fuoco, i Consorzi di Bonifica e le Forze dell'ordine, per "delineare le strategie operative contenitive delle criticità derivanti dall'attuale situazione meteo".
Condizioni meteo avverse: sospesa circolazione ferroviaria tra Faenza e Marradi.
Strade allagate, alberi e rami caduti, smottamenti che hanno interessato alcune strade, in particolare, nelle zone di Pianoro, Monghidoro, Monterenzio, Loiano, Casalfiumanese, Borgo Tossignano. Nel Bolognese continua a piovere, sono diversi gli interventi dei vigili del fuoco che, da questa mattina, hanno messo in sicurezza i punti dissestati dall'ondata di maltempo.
"Quello che stiamo cercando di mettere in atto sono i comportamenti migliori per la nostra popolazione: evitare tutti gli spostamenti in questo momento riteniamo che sia la cosa migliore", lo ha detto la presidente facente funzione della Regione Emilia- Romagna Irene Priolo, spiegando il perché della scelta condivisa con i presidenti delle province di chiudere le scuole domani. "Chiedo anche di consentire eventualmente a tutti i lavoratori che possono usufruire dello smart working domani di evitare degli spostamenti e quindi di rimanere nelle proprie abitazioni", aggiunge Priolo.
La presidente della Regione Irene Priolo ha deciso di chiudere le scuole domani, giovedì 19 settembre, a causa del maltempo. Rimarranno chiuse le scuole a Bologna, Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini, le zone dove è prevista l'allerta rossa.
Sul territorio comunale di Cesenatico, "sono caduti 125mm di pioggia e continua a tirare molto vento". In località Valverde "sono stati posizionati i sacchi di sabbia a difesa dell'abitato ed è stata allestita la duna per proteggere il territorio dalle ingressioni marine". Lo fa sapere il sindaco di Cesenatico, Matteo Gozzoli, in un post sui social aggiungendo che per il pomeriggio di oggi è stata convocata una riunione con il prefetto e tutti i sindaci della Provincia di Forlì Cesena per fare il punto della situazione.
Sarà un campo pesantissimo, questa sera al Dall'Ara, per la prima assoluta del Bologna in Champions League contro lo Shakhtar. Piove da ieri in città (che dalle 12 è in allerta rossa per il maltempo) e il prato del Dall'Ara è stato lasciato scoperto come da disposizioni ricevute, data la necessità di ultimare in mattinata i preparativi tecnici e tecnologici per il match. Ma stando a quanto filtra dal quartiere generale rossoblù non c'è rischio rinvio, almeno per ora. Non resta che attendere l'ingresso degli arbitri sul terreno di gioco intorno alle 17.30, per la verifica della praticabilità, dato che il calcio d'inizio è in programma per le 18.45: a sei ore dal fischio d'inizio i delegati Uefa non hanno dato comunicazioni ai due club e sono quindi orientati a non considerare in dubbio lo svolgimento del match nonostante il maltempo.
Arpae ha diramato un'allerta rossa valida da oggi pomeriggio fino a domani (giovedì 19 settembre) per frane e livello dei fiumi. Dunque i fiumi, dopo le consistenti piogge, sono ancora di più osservati speciali.
"Con rammarico, informiamo che le iniziative previste per la giornata odierna nell'ambito della Festa dell'Unità sono state annullate a causa delle avverse condizioni meteorologiche". L'annuncio è del Pd di Bologna che sta valutando di riprogrammare alcune delle iniziative annullate nei prossimi giorni, "compatibilmente con le condizioni meteorologiche". Intanto si sa già che il candidato alla presidenza della Regione Michele De Pascale, che doveva partecipare ad un'iniziativa questa sera, tornerà domenica 22 alle 18.30 per il comizio finale della Festa.
Nel Riminese si sono verificate decise colate di fango sulla Sp35-bis, via Morciano, intersezione con via Trado dove dopo la Trattoria La Romagnola è stato bloccato il traffico su via Morciano.
Le forti piogge che stanno cadendo a Rimini hanno provocato l'allagamento del Tribunale.
Al momento nessuna criticità nei Comuni della Bassa Romagna a causa del maltempo, il livello dei fiumi è sotto controllo in tutta la Regione. Alcuni livelli stanno salendo perché sta piovendo tanto, ma la situazione è monitorata
Tutti i sottopassi a Rimini sono allagati a causa delle grandi piogge.
Resta ancora chiuso al traffico sulla A14 Bologna-Taranto il casello di Cesena, direzione Bologna, diversamente da quanto appreso. È interdetto per precauzione per allagamenti dalla serata di ieri e fino alle 23 di stasera. Lo precisa Autostrade per l'Italia.
A causa del maltempo cadono sassi sulla strada provinciale 7 al Fiumetto, frazione di Monterenzio nel Bolognese.
Il meteorologo Randi: "Grosso modo è al suo posto. Oscillerà di poco in giornata in base alla spinta dei venti sinottii dal nord-est (che andranno lentamente calando d'intensità dal tardo pomeriggio). Ora inizia la fase più rognosa, presumibilmente fino a domani tardo pomeriggio. Più interessate le solite aree che normalmente vengono penalizzate da queste dinamiche (collinari, pedecollinari, pianure limitrofe fino alla costa riminese lungo l'asse della Via Emilia) ma con una parziale estensione dei fenomeni verso nord e ovest col progredire delle ore".
Alle ore 9.50 il fiume Ronco a Meldola ha superato la prima soglia di attenzione, la soglia gialla di allerta con 0,77 m, in aumento. Soglia arancione posta a 1,1 metri.
I vigili del fuoco del comando di Forlì-Cesena sono stati impegnati nella nottata per diversi interventi sul territorio, una ventina, principalmente per alberi pericolanti e allagamenti.
Piove ininterrottamente da ieri in provincia di Forlì-Cesena ma al momento nelle zone pesantemente colpite dall'alluvione del 2023 la situazione non presenta importanti criticità. Forlì bagnata ma non allagata, i fiumi - Montone e Ronco - sono al momento sotto il livello di guardia. Anche il fiume Savio a Cesena è in piena, ma al momento il suo livello non è allarmante. Si segnala nei campi agricoli qualche parziale allagamento perché il terreno, intriso d'acqua, non la riceve più.
È stato da poco riaperto sulla A14 Bologna-Taranto il casello di Cesena, direzione Bologna, che era stato chiuso per precauzione per allagamenti dalla serata di ieri, inizialmente per 24 ore.
Nella serata di ieri, sulla A14 Bologna-Taranto, è stata precauzionalmente chiusa l'entrata di Cesena in direzione Bologna, a causa delle forti piogge. Il personale della 3 Direzione di Tronco di Autostrade per l'Italia presidia l'area interessata e ha attivato un monitoraggio costante dello svincolo che resta chiuso in attesa dell'evoluzione meteo che sta interessando l'area. Attualmente, nel tratto interessato non si registrano turbative alla circolazione. In alternativa, chi deve entrare in A14 in direzione Bologna può utilizzare la stazione di Cesena nord.
A Cesenatico è stata effettuata la rimozione di una pianta abbattutasi su un’abitazione. I soccorritori, con il supporto della piattaforma aerea di Savignano e dell'autogru di Forlì, hanno trattenuto l’albero che è stato progressivamente tagliato fino al completo ripristino delle condizioni di sicurezza.
Un lieve aumento, di 20-40 cm al momento, si riscontra nei fiumi Savena, Santerno, Lamone, Montone e Ronco, Savio e Marecchia sull'alto Appennino ma restano ampiamente sotto la prima soglia di attenzione, quella gialla. Per ora situazione tranquilla.
Piogge su tutta la Romagna ad esclusione dell'alto Appennino forlivese, piove anche su buona parte dell'Appennino emiliano fino al parmense e moderato sulla pianura bolognese.