Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Maltempo Italia: allerta senza fine. Venezia allagata, acqua alta e niente Mose

Sott'acqua la basilica di San Marco. Pioggia e vento andranno avanti fino al prossimo weekend. Neve al Nord, allerta rossa in Lazio

Acqua alta a Venezia e Mose inattivo: danni alla basilica di San Marco (Ansa)

Acqua alta a Venezia e Mose inattivo: danni alla basilica di San Marco (Ansa)

Roma, 8 dicembre 2020 - Continuano le allerta meteo: il maltempo non smette di flagellare l'Italia, e il giorno dell'Immacolata porta piogge e temporali in gran parte dello stivale, che al Nord si traducono in abbondanti nevicate. Tutta colpa del vortice ciclonico in formazione sul Mar Ligure, che 'guida' l'intensa perturbazione generale. Ma pioggia e vento non si limitano a imperversare nel ponte dell'Immacolata: andranno avanti fino al prossimo weekend.

Drammatica la situazione di Venezia, dove nonostante l'alta marea (145 cm di acqua alta nel pomeriggio), non è stato attivato il Mose. Risultato: la città allagata, danni alla basilica di San Marco. Per il resto si registrano forti nevicate sulle Dolomiti bellunesi (con 16 persone bloccate in rifugio tra Passo Giau e Passo Valles); tromba d'aria e mareggiata sul litorale romano; blackout in Alto Adige (3.400 utenti ancora senza corrente). Oltre due metri di neve hanno isolato il paese di Foppolo (Bergamo), mentre in periferia di Sondrio una frana di terra e sassi si è abbattuta su diverse case sottostanti a un terrazzamento che ha ceduto. E a Napoli 200 persone sono 'prigioniere' in casa a Giugliano per l'apertura di una voragine.

Acqua alta e previsioni: allarme a Venezia

L'acqua cresce a Venezia, con parte della città che è di fatto allagata. Ma la barriera del Mose non si è attivata. L'acqua alta (dopo che si paventavano 145 cm) oggi pomeriggio si è fermata a 138 cm, ma sta scendendo molto lentamente. Alle 17.40 era ancora a 131 cm, un calo di marea molto lento a causa dei venti di scirocco, che hanno rinforzato nel corso della giornata, e così buona parte del centro storico di Venezia è finito sott'acqua, dato che il Mose oggi non è stato attivato.

Il fatto è che le previsioni del Centro Maree del Comune per oggi pomeriggio davano un picco massimo di 120 cm e a questa quota le 78 paratoie mobili non vengono alzate , visto che il Mose è ancora in  fase di sperimentazione. Il completamento e la consegna definitiva dell'opera sono previste per il 31 dicembre del 2021.   In ogni caso, dato che anche nei prossimi giorni è prevista ancora acqua alta, e fin dalle ore 8 di domani mattina, è stato dato il pre-allarme per alzare le paratoie questa notte.

Carlo Alberto Tessein, Procuratore della Basilica di San Marco, è prepccupato: "La situazione è terribile, siamo sotto l'acqua in maniera drammatica - spiega, raccontando i danni nell'edificio sacro - Il nartece è completamente allagato e se il livello sale ancora andranno sotto anche le cappelle interne".

Si dispera Claudio Vernier, responsabile del Bar Gelateria al Todaro e Presidente dell'Associazione Piazza San Marco: "Sto correndo in Piazza San Marco: se la marea arriverà a 145 centimetri io avrò almeno 15 mila euro di danni". E sulla mancata attivazione del Mose: "È drammatico e vergognoso non considerare un'acqua alta eccezionale di questo tipo - accusa -. La previsione di almeno 125 centimetri di massima c'era già da ieri, quindi non alzare le paratoie è stata una decisione quantomeno opinabile".

Brugnaro: stanotte alziamo il Mose

"Il Mose è in preallarme, stanno arrivando gli operai", annuncia il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro sulla base delle previsioni meteo, che danno per domattina una massima di marea di 120 centimetri. "Speriamo che si scarichi in mare l'acqua della laguna - aggiunge - per poter alzare il Mose verso mezzanotte e mezzo o l'una". La marea, rileva il Centro maree del Comune, dopo il picco di 138 centimetri a causa dell'insistenza del vento defluirà molto lentamente. È previsto un prossimo massimo di 125-130 centimetri alle 7 di domani. I tecnici rilevano che permangono condizioni favorevoli al fenomeno dell'acqua alta per tutta la settimana.

Neve e frane in Appennino

Emilia Romagna: allerta meteo per il 9 dicembre. "Pericolo frane"

Una forte nevicata ha provocato danni nell'Alto Appennino emiliano, anche se le strade sono in gran parte percorribili. In quota sono caduti 50-60 centimetri di neve. Nel Bolognese, a Chiesina Farné, nel Comune di Lizzano in Belvedere, la forte nevicata ha provocato il cedimento di circa 200 metri di una strada secondaria che ha isolato alcune case disabitate. Sull'Appennino Reggiano, invece, una slavina caduta sulla strada in mattinata in un momento in cui non passavano auto, ha reso necessaria la chiusura della strada del passo di Pradarena, che in un paio d'ore è stata liberata. 

Molto lavoro anche per il soccorso alpino, intervenuti al Corno alle Scale (Bologna) per soccorrere una donna che stava facendo sci-alpinismo che era caduta provocandosi un trauma a un ginocchio. Le squadre del soccorso sono intervenute anche a Pievepelago (Modena), per affiancare, vista la copiosa nevicata, il 118 nel soccorso di un uomo di 72 anni che ha avuto un malore mentre stava spalando la neve fuori da casa. Quando i sanitari sono arrivati, però, l'uomo era già morto.

Roma sott'acqua: allerta rossa

Stamattina è scatatta l'allerta rossa anche nel Lazio: la Protezione Civile che ha segnalato 'elevata criticità' per rischio idraulico sui bacini costieri del Sud e bacino del Liri. Critica la situazione a Roma, dove piove ormai da quattro giorni. In particolare preoccupa il livello del Tevere: da ieri la Protezione Civile ha disposto la chiusura delle banchine per l'innalzamento del fiume anche se oggi la situazione appare in miglioramento. 

Delfino spiaggiato a Ostia

La forte mareggiata che sta sferzando il litorale romano ha causato anche lo spiaggiamento, ad Ostia, di un delfino. Si tratterebbe di un esemplare di "Stenella", trovato senza vita sull'arenile non lontano dal canale dei Pescatori. Sul posto è intervenuta la Capitaneria di porto di Roma.

 

Veneto, Friuli, Alto Adige

Nel Veneto, che nei giorni scorsi ha subito notevoli danni, non si registrano particolari problemi, anche se a Vicenza, nel punto di rilevamento di ponte degli Angeli, il livello del fiume Bacchiglione è salito rapidamente durante la mattinata, sino a raggiungere i 3 metri, ben lontano tuttavia dal livello di guardia posto a 4 metri e mezzo e dal record di 5,23 metri registrato nella notte tra sabato e domenica. in Friuli Venezia Giulia l'allerta meteo proseguirà fino a domani, anche se attenuata a livello 'arancione'. Chiuso per neve, invece, l'asse ferroviario internazionale del Brennero, in Alto Adige. Sarà impraticabile almeno fino a venerdì dopo la frana caduta sabato scorso nella zona del Virgolo, a poche centinaia di metri dalla stazione di Bolzano.

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Lombardia, neve in quota

Foppolo isolato, caduti oltre 2 metri di neve: black out e telefoni guasti / VIDEO

Disagi anche in Lombardia dove si registrano due metri e mezzo di neve al passo del Tonale, due metri a Ponte di Legno in Vallecamonica e altrettanti sul versante bergamasco di Foppolo. Il maltempo non concede tregua tra Bresciano e Bergamasca dove in quota continua a nevicare da oltre 72 ore e le previsioni non sono in miglioramento. 

Belluno, recuperate 9 persone

Sono state recuperate nove persone rimaste isolate dalla neve sul Pian della Sussistenza, sopra Passo San Pellegrino, nel bellunese. Ieri era scattato l'allarme, lanciato dal gestore del residence che si trovava bloccato da tre giorni con sei ospiti, tra i quali un bambino, di Marcon (Venezia), e di Falzè di Piave (Treviso), ed era terminato il carburante del gruppo elettrogeno. In serata il Soccorso alpino della Val Biois era inoltre stato attivato per una coppia isolata con il proprio cane a Baita Vescovado, sempre Pian della Sussistenza.

Liguria imbiancata

Lo stesso vale per la Liguria dove prosegue la lunga fase di tempo perturbato. L'Arpal ha prolungato l'allerta gialla per neve per l'entroterra ligure compreso fra la Val Bormida e la Val d'Aveto fino alla mezzanotte. Nevicate comunque d'intensità debole hanno interessato le zone interne del Centro Ponente con accumuli di 7-8 centimetri in provincia di Savona. 

Abruzzo: allerta rossa

E' allerta 'rossa' per forti piogge e temporali in Abruzzo dove il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, dopo l'avviso della protezione civile ha chiesto di limitare gli spostamenti, se non per ragioni strettamente indispensabili. 

Piove ancora in Sardegna

Piove anche nella Sardegna colpita dall'alluvione della settimana scorsa che ha provocato tre morti a Bitti, nel Nuorese. Oggi l'allerta è soprattutto nell'Oristanese dove si registrano allagamenti e frane su alcune strade. Timori nella notte per la piena del fiume Temo a Bosa, ma la situazione sembra sia tornata sotto controllo. 

Campania tra 'rossa' e 'arancione'

Massima allerta meteo anche nella provincia di Salerno, tranne la zona 7 (Tanagro), a partire dalla mezzanotte e fino alle 23.59 di domani. La Protezione civile, considerato il peggioramento delle condizioni meteorologiche in atto, ha prorogato di ulteriori 24 ore l'allerta arancione in Campania già in essere, innalzando l'allerta al massimo livello, il rosso appunto, sulle zone 5,6,8 (Tusciano e Alto Sele, Piana sele e Alto Cilento, Basso Cilento), che saranno interessate da intense e diffuse precipitazioni. Su tutte le altre zone vige l'allerta arancione fino alle 23.59 di domani, ad eccezione della 2 e della 4 (Alto Volturno e Matese, Alta Irpinia e Sannio) dove l'allerta è di colore giallo. Su tutta la Campania continueranno ad insistere temporali, anche di forte intensità e raffiche di vento.