Malpensa, 3 dicembre 2014 - Avanzano i lavori per la costruzione del collegamento ferroviario tra il Terminal e il Terminal 2 dell’aeroporto di Malpensa. Un intervento atteso da anni che finalmente ha preso avvio anche se l’opera non potrà essere pronta per Expo 2015. L’altro giorno il sopralluogo al cantiere dei vertici delle aziende coinvolte nel progetto, col rappresentante del ministero delle Infrastrutture.
La visita è stata occasione per ribadire l’importanza di questo nuovo binario, lungo solo 3,5 km ma fondamentale per potenziare in futuro i collegamenti da nord per Malpensa e dunque allargare il bacino d’utenza dell’aeroporto, sempre più un hub raggiungibile in treno. La nuova opera permetterà di collegare in pochi minuti i due Terminal, agevolando in questo modo anche i passeggeri dei voli low cost che hanno quale riferimento il T2, ma rappresenta in prospettiva futura il tassello fondamentale per il progetto che prevede l’accessibilità a Malpensa da nord, dunque dalla Svizzera, in collegamento con le linee del Sempione e del Gottardo via Gallarate. Un progetto che qualche tempo fa, nel febbraio 2012, è stato accantonato per i costi eccessivi ma che ora torna ad essere al centro dell’attenzione proprio per l’importanza in funzione dell’allargamento del bacino di utenza di Malpensa.
Progetto che non ha mai raccolto i consensi degli ambientalisti e di alcuni sindaci del territorio, costretti a confrontarsi con interventi che avrebbero un impatto ambientale pesante. Lo ricorda Giuseppina Quadrio, sindaco di Casorate Sempione che dice: «Il progetto del collegamento ferroviario da nord a Malpensa avrebbe una ricaduta molto pesante nel territorio dl mio Comune. Noi ci siamo sempre dichiarati contrari, si tratta inoltre di un progetto dai costi faraonici e oggi, di fronte alla situazione di Malpensa e alle difficoltà economiche non mi sembrerebbe il caso di riproporlo». Contrario anche Dario Balotta, responsabile dei Trasporti per Legambiente Lombardia che afferma: «Oggi Malpensa è già ben collegata, ci sono più corse di treni che voli. Riparlare di quel progetto faraonico non ha senso. Bisogna pensare a far funzionare meglio l’aeroporto, non a nuove megainfrastrutture per l’accessibilità da nord».
Di progetto invece strategico parla il sindaco di Lonate Pozzolo, Danilo Rivolta secondo il quale «l’anello ferroviario va chiuso e questo lo si può fare proprio realizzando il collegamento da nord via Gallarate. L’accessibilità da nord per Malpensa è fondamentale: se si crede in questo aeroporto bisognarealizzare le strutture che servono per attirare passeggeri che altrimenti privilegiano gli scali concorrenti». Il progetto interessa anche il territorio di Gallarate all’interno del quale è previsto un tratto in tunnel, opera che aveva suscitato le proteste dei residenti nel rione di Moriggia. L’investimento sul collegamento tra i due Terminal, con la ferrovia in arrivo da Milano e la navetta Malpensa Express che portranno arrivare fino alla nuova stazione del T2, lascia comunque intravedere senza troppe incertezza la prospettiva di un collegamento verso nord con le ferrovie che scendono dal Sempione via Domodossola e dal Gottardo via Varese (una volta che verrà completata la Stabio-Arcisate). Il tutto con una bretella diretta che da Gallarate Nord giungerà al Terminal 2. Si vedrà.