Napoli, 24 giugno 2023 – Malattie tropicali legate al cambiamento climatico e alla presenza di zanzare: dalla Dengue alla Chikungunya ai virus Zika e del Nilo occidentale. “Il passaggio da un caldo torrido a temporali che fanno precipitare le temperature rischia di compromettere la salute di molti pazienti anziani. È fondamentale che ai cambiamenti climatici, ormai evidenti, seguano cambiamenti nelle abitudini dei cittadini più fragili”. A parlare sono i medici di medicina generale Fimmg Napoli, Corrado Calamaro e Luigi Sparano, allarmati dall’enorme numero di richieste che loro stessi e centinaia di colleghi stanno ricevendo dagli studi di Napoli e provincia.
L’appello dei medici alle istituzioni
I medici lanciano un appello alle istituzioni locali affinché si dispongano piani specifici di bonifica ambientale. “Riuscire ad evitare il proliferare di questi insetti - avvertono - potrebbe rivelarsi essenziale e ormai non c’è più molto tempo per giocare d’anticipo”. “In questi giorni - dicono i medici - le temperature sono salite oltre i valori medi stagionali causando colpi di calore ed episodi anche gravi di affaticamento e disidratazione. A differenza di quanto accadeva in passato, però, le temperature a volte crollano a causa di improvvisi temporali e si moltiplicano in questo modo anche raffreddamenti e virosi”.
Le malattie tropicali
Alla preoccupazione per un clima ormai tropicale si aggiunge poi quella per l’arrivo di malattie con le quali difficilmente si doveva avere a che fare. Il timore dei medici di famiglia riguarda infatti la possibilità che questa estate si vedano malattie come Dengue, febbre gialla, Chikungunya, Zika e virus del Nilo occidentale. “Nelle scorse settimane - proseguono Calamaro e Sparano - il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie
( Ecdc) ha redatto nuovi rapporti epidemiologici nei quali si evidenzia la diffusione in Europa delle zanzare pericolose. Non possiamo ignorare questo allarme, è importante che i cittadini puntino sulla prevenzione che si può realizzare solo con comportamenti avveduti. Utilizzando repellenti, coprendo gambe e braccia e scegliendo per la casa zanzariere e zampironi”.L’allarme dell’Ecdc riguardava anche l’Italia. Nel 2022 nell’Ue e See sono stati segnalati 1.133 casi umani e 92 decessi di infezione da virus del Nilo: 1.112 acquisiti localmente in 11 paesi, con l’Italia in testa con 723 casi segnalati localmente.