Roma, 7 marzo 2024 – Tra le infezioni respiratorie ce ne è una che si sta facendo spazio tra le altre. Si chiama ‘psittacosi’ ed è mortale per l’uomo. Ma di cosa si tratta? Questo è un batterio che infetta principalmente gli uccelli e sta colpendo particolarmente in Ue dove i casi nell’uomo dell’infezione respiratoria causata dalla Chlamydophila psittaci, sono in aumento e hanno già fatto le prime 5 vittime.
Le segnalazioni all’Oms
Tanto che l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha lanciato un alert per segnalare i rischi e fare il punto della situazione. La segnalazione all'agenzia Onu per la salute è arrivata a febbraio da Austria, Danimarca, Germania, Svezia e Paesi Bassi che hanno informato attraverso il sistema di allarme rapido e risposta (Ewrs) dell'Unione europea, di aver rilevato un trend in crescita di questi casi nel 2023 e all'inizio del 2024, "particolarmente marcato a novembre-dicembre 2023".
Come si verifica la trasmissione
Nella maggior parte di questi casi, informa l'Oms, è stata segnalata l'esposizione a uccelli selvatici o domestici.
Questa infezione può essere trasmessa mediante inalazione dei batteri da secrezioni secche di piccioni o gabbiani infetti o dal contatto con le loro penne o piume.
Il contatto con le secrezioni di uccelli infetti e sono per lo più associate a chi lavora con uccelli da compagnia o pollame, e a veterinari, proprietari di uccelli da compagnia e giardinieri nelle aree in cui la C. psittaci è epizootica nella popolazione di uccelli autoctoni.
Le misure sanitarie
"I paesi interessati – spiega l'Oms – hanno implementato indagini epidemiologiche per identificare potenziali esposizioni e cluster di casi". Fra le misure messe in campo l'analisi di campioni di uccelli selvatici sottoposti a test sull'influenza aviaria per verificare la prevalenza di C. psittaci tra gli uccelli selvatici. L'Organizzazione mondiale della sanità, si informa in una nota, "continua a monitorare la situazione e, sulla base delle informazioni disponibili", al momento "valuta basso il rischio rappresentato da questo evento infettivo”.